Capitolo 40

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La settimana è quasi finita e tra 2 giorni torniamo a casa. In questi giorni ci siamo divertiti un sacco, siamo usciti e abbiamo anche fatto shopping.

Io e Liam ci siamo avvicinati un sacco, certo litighiamo molte volte ma adesso ci sono più momenti dolci tra noi. Non stiamo insieme.

Cioè lui non me lo ha mai chiesto quindi deduco sia così. Però mi ha detto che mi ama. Non ci capisco assolutamente niente.

Ora siamo seduti nella stanza dei fratelli Williams e ognuno si fa i fatti suoi. Debby e Simon continuano a scambiarsi complimenti dolci, Paige e James continuano a guardarsi senza parlare per poi distogliere lo sguardo e fare finta di niente. Io e Liam invece stiamo usando il telefono.

Alzo lo sguardo quando sento il suo telefono suonare. Vedendo il messaggio la sua espressione cambia e alza lo sguardo subito verso i fratelli. Vedendo il suo sguardo i gemelli capiscono al volo e si alzano dal letto.

"Che succede?"

"Niente, Joy"

"Ma se hai guardato quel messaggio e hai cambiato umore"

"Niente che ti riguardi"

Lo sta facendo di nuovo.

"Perfetto allora io vado almeno potete parlare meglio tra di voi di cose che non mi riguardano"

Faccio per uscire dalla porta quando Liam mi prende il polso.

"Dove vai?"

"Sei serio? Io proprio non ti capisco. Facciamo una cosa, io mi faccio gli affari miei e tu i tuoi, ok?"
"No, non è ok. Non volevo farti arrabbiare ma sono serio, queste cose non ti riguardano"

"Neanche dove vado io ti riguarda"

Tolgo il mio braccio dalla sua presa e esco dalla stanza.

Quei tre mi nascondono qualcosa e in un modo o nell'altro scoprirò cosa. Non possono escludermi sempre.

Decido di andare all'entrata dell'hotel e mi siedo sulla poltrona più lontana per non essere vista. Adesso devo solo aspettare che loro escano dalle camere e seguirli.

Aspetto per 20 minuti e sto per perdere le speranze quando intravedo i capelli di James. Mi alzo di colpo e da lontano vedo i tre fratelli uscire dall'hotel e prendere un taxi.

Li seguo e prendo il taxi dopo.

"Dove la porto?"

"Segua quel taxi"

Il tassista mi guarda male.

"Fallo e basta, giuro che ti pago il doppio"

Lui non se lo fa ripetere due volte e parte. Seguiamo il taxi con su i ragazzi fino ad arrivare ad un deposito abbandonato. Il tassista parcheggia l'auto abbastanza lontano e quando lo pago se ne va.

Mi avvicino di soppiatto al magazzino ma dei tre fratelli non c'è più nessuna traccia.

Non possono essere andati lontani mi sono distratta solo per 2 minuti.

Sospiro e entro dentro il magazzino. è enorme pieno di scaffali e scatoloni. Inizio a girare tra i primi scaffali quando sento delle voci.

"Avevamo un patto. Vi abbiamo pagati e voi ci lasciate in pace"

Liam.

Mi avvicino silenziosamente alla voce ma non riesco a trovarli. Il suono rimbomba per tutto il magazzino e non si riesce capire da dove proviene.

"Vogliamo il doppio dei soldi"

"Non è possibile"

"Senti ragazzino, tuo padre ha mandato in galera il mio e ora noi ci troviamo nella merda per colpa vostra"

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora