Capitolo 49

1K 23 1
                                    

La giornata a scuola è passata abbastanza tranquillamente. La verifica di chimica è andata benissimo quella di matematica un po' meno. Liam alla fine si era arreso, ha detto che sono un caso perso si è alzato e se n'è andata. Poi però si è ricordato che faccio fatica a camminare con le stampelle ed è tornato indietro.

Abbiamo anche dovuto dire a Debby cos'è successo, la sua reazione è stata questa: prima è scoppiata a piangere perché Simon si era fatto male, lo ha abbracciato, gli ha tirato uno schiaffo perché le aveva mentito, gli ha dato un bacio in guancia perché era preoccupata e alla fine gli ha tirato un altro schiaffo perché era arrabbiata.

Aaron invece non si è ancora fatto vedere, l'ho chiamato 20 volte ma non risponde. Sono preoccupata per lui, ho paura che Dylan non si sia limitato a dargli una semplice lezione. Adesso siamo a casa e James sta cercando di farmi capire l'argomento di fisica di cui ho una verifica tra 3 giorni.

"Capito?"

"No"

Sbuffa per poi portarsi un cuscino in faccia e soffocare un urlo.

"é la terza volta che te lo spiego"

"è difficile"

"No, è un concetto semplice"

Nella stanza entrano Debby, Simon e Liam che erano in cucina.

"Come va lo studio?"
"Avevate ragione voi, non riesco a farle capire questo argomento"

Metto il broncio. Non è colpa mia se questi argomenti sono troppo difficili.

Liam si siede vicino a me e prende il libro dalle mani di James.

"Cosa non hai capito?"
"Tutto"
Inizia a leggere la prima pagina che dovrei studiare. Poi prende un quaderno e inizia a farmi degli schemini con degli esempi. Dopo 20 minuti per la spiegazione della prima pagina penso di aver capito. Simon, Debby e James sono stati tutto il tempo ad ascoltare e adesso tutti e quattro stanno aspettando che io dia la risposta dell'esercizio. Finisco di risolvere il primo problema e passo il quaderno a Liam.

Lui lo controlla e poi sorride.

"è giusto"

Tiro un urlo di vittoria seguito da quello dei miei amici.

"Adesso mancano solo le altre 30 pagine da studiare"

"è sempre un passo avanti"

I festeggiamenti vengono interrotti dal suono del campanello.

"vado ad aprire io, Jenna"

Urlo alzandomi dal divano e prendendo le stampelle.

"ma dobbiamo studiare"

"Serve una pausa per il mio cervello"

Mi allontano dal salotto andando alla porta. Quando apro trovo Aaron e sua sorella Alice. La bambina ha le lacrime agli occhi e appena mi vede mi si avvicina e mi abbraccia. La stringo tra le mie braccia poi mi giro verso Aaron che è pieno di lividi.

"Che è successo?"

"Ci serve un posto dove dormire"

Lo guardo negli occhi e vedo tutta la forza che ci sta mettendo per non scoppiare a piangere.

"Mio fratello ha comunicato a mio padre quello che ho fatto e lui non ha reagito molto bene. In casa è scoppiato un vero e proprio inferno. Io non posso più permettere che Alice assista a queste cose, non metterò mai più piede in quella casa"

Lascio andare Alice e mi avvicino a lui per abbracciarlo forte. Quando mi stacco dall'abbraccio noto alcune lacrime scendergli dagli occhi.

Prendo per mano Alice e faccio segno a Aaron di seguirmi. Li porto in salotto dove i tre fratelli e Debby stanno parlando.

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora