Capitolo 66

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Apro lentamente gli occhi e una luce intensa mi acceca.

Ok, dove sono? Non mi ricordo assolutamente niente di quello che è successo. Perché ho un mal di testa assurdo? Ma soprattutto quando ho perso le capacità di parlare?

Oh, è solo dello scotch. Aspetta, cosa?! Perché ho dello scotch in bocca? Provo a muovere le braccia ma sono legate. Lo stesso vale per le gambe.

Ma che diavolo sta succedendo? Mi metto seduta con molta fatica notando di avere qualche dolore alle ossa, e mi osservo attorno: sono in una specie di magazzino abbandonato.

Bè normale, no? Faccio un respiro profondo e provo a ricordare quello che è successo. Mi ricordo che la mattina mi aveva accompagnato a scuola Nolan con il suo solito senso dell'umorismo. Ricordo...ah sì! Il litigio con Simon e Debby.... e poi quello con Paige e James. Il dolore al petto, le lacrime, il senso di solitudine....inizio a ricordare tutto. Sento di nuovo un peso nel petto ma cerco di ignorarlo, devo ricordare.

Ho...ho incontrato Beth. Ah vero l'espulsione... brutta cosa anche quella. Mi ricordo di essere scappata e di aver lasciato un messaggio a Nolan.

Poi...poi...cos'ho fatto poi? Andiamo devo aver pur fatto qualcosa! Forza cervello una volta nella tua vita funziona, per favore.

Chiudo gli occhi come se questo mi aiutasse a pensare meglio e in effetti funziona. Mi ricordo di essere tornata a casa e di aver fatto leggermente casino. Ma che ci posso fare?! Ero fuori controllo! Mi ricordo di essere uscita di casa pronta ad andarmene di qui. Ma non è andato secondo i miei piani perché ho incontrato occhi grigi. Sì adesso ricordo. Abbiamo avuto uno scontro e lui mi ha detto di essere mio fratello e poi mi ha colpita alla testa. Bè se è davvero mio fratello direi che non ha iniziato con il piede giusto.

I miei pensieri vengono interrotti da dei rumori. Qualcuno da lontano ha aperto una porta e si sta avvicinando. Sono 2 o 3 persone. Oddio e ora che faccio?! Provo a spostarmi ma i miei tentativi sono inutili, anzi faccio solamente più rumore.

"Allora sei sveglia!"

Il ragazzo dagli occhi grigi si avvicina a me con un sorriso smagliante. Non ricordo come si chiami... insieme a lui ci sono anche altri 2 uomini sulla trentina.

Il ragazzo si avvicina e si accovaccia davanti a me.

"Allora come ti senti?"

Lo guardo male. Come diavolo dovrei rispondere?!

"Oh giusto, non puoi rispondermi. Bè allora parlo io. Non so se ti ricordi quello che è successo. Bè in ogni caso ti spiego tutto da capo. Io sono Lucas e in poche parole sono tuo fratello"

Smette di parlare. Quindi? è tutta qua la sua spiegazione? Cioè adesso dovrei aver capito cosa ci faccio qui assieme a lui?

"Adesso ti tolgo lo scotch ma promettimi di non urlare, ok?"

Assolutamente no. Annuisco.

Mi toglie lo scotch con forza.
"Ahia!"

"Scusa"

"Aiuto! Qualcuno mi sente! Aiuto! Un pazzo psicopatico mi ha rapita e dice di essere mio fratel"

Lucas mi tappa la bocca e mi guarda male.

"Ma si può che fai sempre di testa tua!"

Mi limito a guardarlo male.

"Senti Joy io lo dico per te, non urlare. Io non ti farei mai del male ma loro due si e non gli interessa che tu sia una ragazza"

Mi guarda serio. Non so perché ma sembra preoccupato e perciò per una volta nella mia vita voglio dare ascolto a qualcuno perciò annuisco e lui toglie la mano.

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora