Capitolo 23

1.2K 26 5
                                    

Liam's pov

La vedo uscire dalla stanza tra le lacrime. Sono rimasto scioccato dalle sue parole, davvero lei si odia così tanto? Non capisce quanto cazzo è speciale?

Resto per un po' fermo immobile e così fanno anche gli altri nella stanza.

Fisso i miei fratelli che sembrano essere senza parole. Joy sta soffrendo e noi non abbiamo fatto niente per farla stare meglio.

Mi sento una merda quando la vedo soffrire, e non so perchè. Dalla morte di mia sorella mi sono allontanato dalle persone, soprattutto dalle ragazze. Ma con lei è diverso, non capisco perchè ma ogni volta che lei parla io rimango incantato dalle sue parole. Qualunque cosa lei faccia è stupenda e io mi sento coglione quando la tratto male, ma sono fatto così. Per non soffrire allontano gli altri.

"Dobbiamo andare da lei"

Tutti guardiamo Debby che ha le lacrime agli occhi. Si vede che ci tiene a lei.

"Io non capisco perchè ha detto quelle cose"

"Perchè sta soffrendo, Simon"

"E perchè non ce ne parla?"

A me ha raccontato come stava e io non ho fatto niente per lei. Che cazzo, sono una merda.

"Dividiamoci, dobbiamo trovarla. In questo momento non è lucida"

Li interrompo uscendo dalla porta. Inizio a perlustrare il piano inferiore e a cercarla nei primi posti che mi vengono in mente, invano.

"Dove sei, Joy?"

parlo con me stesso controllando l'ennesima aula.

"Ok Liam, pensa. Dove potrebbe andare se sta male? In un posto in cui stare da sola, in silenzio. Ma siamo in una scuola di notte, dove cazzo può essere" ragiono ad alta voce "Dove andrei se volessi stare da solo? Di sicuro mi allontanerei da tutti prendendo la macchina. Ma lei non ha una macchina, quindi non può essere. Se non avessi la macchina cercherei un posto aperto. Di sicuro non fuori, non saprebbe dove andare. Potrebbe..."

Mi incammino velocemente nella scala esterna per salire sul tetto della scuola. All'ultimo gradino riesco a vedere di sfuggita i suoi capelli ed è come riniziare a respirare. Prendo il cellulare prima di salire e mando un messaggio a Simon:

"L'ho trovata"

Lo mando. Sto per scrivere dove ma dopo aver alzato lo sguardo su di lei mi accorgo che è appoggiata sul cornicione del tetto con i piedi sospesi nel vuoto.

Il mio cuore smette di battere per qualche secondo.

Non vorrà mica...

No, non lo farebbe. Ma in questo momento è ubriaca. Cazzo, Joy.

Sento l'ansia salire dentro di me e con calma mi avvicino a lei. Cerco di non farla spaventare, un minimo spostamento e potrebbe cadere giù.

Non so cosa farei senza di lei. Anche quando l'ho vista nel lettino dell'ospedale priva di conoscenza mi sono sentito così. Come se lei fosse diventata una delle cose più importanti della mia vita.

"Joy?"
Lei si gira lentamente verso di me e poi torna a guardare il paesaggio.

"Che cazzo ci fai qui?" perchè sono così aggressivo? Dovrei stare calmo ma non ci riesco.

"Ammiro il panorama"

Mi avvicino a lei e mi affianco in piedi per vedere il paesaggio.

"Lo potresti vedere anche da dove sono io"

"Da qui è tutto più bello. Prova"

Mi sorride ma ha ancora le lacrime agli occhi per prima. Anche se ho paura, lo ammetto, mi metto seduto vicino a lei con le gambe sospese nel vuoto.

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora