Capitolo 51

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Spazio autrice:
Ciaooo ragazzi, prima di tutto ringrazio tutti quelli che stanno leggendo questa storia. Spero vi stia piacendo, se avete qualche suggerimento da darmi io sono qui per ascoltarvi.
Mi sono appena accorta che Wattpad non mi aveva pubblicato questo capitolo che sarebbe il numero 51. Spero riusciate a capire lo stesso la storia e scusate se non me ne sono accorta prima.
Grazie ancora, buona lettura

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La vigilia di natale.

Ho aspettato questo giorno con tanta ansia e finalmente è arrivato. L'unico problema è che non sono riuscita a dormire e sono stanca morta. Sono 3 giorni che non riesco a dormire, all'inizio pensavo che fosse per il fatto che Liam non avesse dormito con me, ma oggi lui è venuto a dormire in camera mia ma non ho comunque chiuso occhio. Ci ho provato ed ho capito che il motivo sono sempre quei due occhi grigi che mi torturano ogni volta che chiudo gli occhi. Non ho detto niente a Liam, non voglio rovinare le vacanze a nessuno per questo gliene parlerò finite le vacanze, forse.

Mi alzo dal letto lasciando Liam da solo e vado in bagno. Guardandomi allo specchio mi spavento da sola: ho due occhiaie da paura. I miei occhi grigi sembrano privi di vita.

Devo sistemare questo casino che ho in faccia. Metto un po' di trucco, prestato da Debby perché io non ne ho, e mi vesto.

Sono le 9 di mattina, di solito ci svegliamo più tardi ma oggi ho intenzione di andare a trovare i miei genitori al cimitero. è da quando abbiamo fatto il funerale che non li vado a trovare, non ci sono mai riuscita. Ma adesso mi sento pronta, sono più forte di prima e ce la posso fare.

Mi avvicino al letto lasciando sul comodino un bigliettino. Per quanto ami Liam ho bisogno di fare questa cosa da sola.

Sono uscita, torno per pranzo.

preferisco non dirgli dove vado, si preoccuperebbe troppo per come sto e non voglio rovinargli questa giornata.

Gli lascio un bacio sulla fronte per poi uscire dalla stanza. Mi dirigo in salotto dove trovo il signor Williams con il computer. è strano vederlo qui, di solito è sempre nel suo studio.

"Buongiorno"

"Oh, ciao Joy. Come mai sveglia a quest'ora?"

"Io avevo pensato di andare al cimitero"

Lo dico abbassando la testa. Non so perché ma mi fa male dirlo ad alta voce.

"Sono felice tu sia pronta per andare da loro. Vuoi compagnia?"

"No, grazie. Penso che sia meglio se vada da sola"

"Se hai bisogno di qualunque cosa, chiamami"

"Certo. Grazie"

Sorrido prima di dirigermi alla porta e uscire. Mi incammino aspettando che passi un taxi. Dopo qualche minuto passa e salgo.

"Dove la porto?"

"Al cimitero"

Ci mettiamo 30 minuti prima di arrivare. Pago prima di scendere e trovarmi davanti l'entrata del cimitero.

Sento il cuore battere a mille.

Forse non sono pronta, non riesco.

Ce la fai.

Come fai a saperlo tu?

Sono la tua coscienza, so che sei pronta. Ne hai passate tante Joy, ma sei forte. Sei un po' stupida ma sei forte. Puoi farcela, devi. Non per te ma per loro.

Strano ma la mia coscienza ha ragione.

Trattengo le lacrime che già minacciano di uscire e faccio un lungo respiro.

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora