Capitolo 14

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Non ce la faccio più. Sono due ore che il prof di fisica spiega e la mia testa sta per esplodere. Debby mi ha pregato di stare attenta e di non dire cose di cui molto probabilmente me ne pentirò ma il prof me lo fa apposta, mi chiama in continuazione.

è giovedì e mancano ancora 40 minuti alla fine della lezione di fisica, uccidetemi adesso.

"Signorina Joy, cosa ho appena detto?"

Alzo lo sguardo dal foglio che stavo scarabocchiando e incontro lo sguardo del prof, non sembra molto tranquillo.

"Allora?"

"Emh..."

"è già la terza volta che la richiamo. Vada fuori dall'aula!"

"Cosa? Ma non ho fatto niente"

"Esatto, questo è il problema"

"seriamente in questa scuola mandate fuori gli alunni se non ascoltano?nella mia pregavano che i ragazzi stessero in silenzio"

"Non le ho detto di rispondere, si alzi e se ne vada"

Mi alzo arrabbiata dalla sedia e cammino veloce verso la porta.

"Si fermi"

Alzo gli occhi al cielo e mi volto verso il professore.

"è meglio che si tranquillizzi, il suo comportamento non mi piace"

"E cosa avrei fatto adesso? Io capisco che lei vuole in tutti i modi trovare un motivo per rimproverarmi ma si impegni di più"

"Non le hanno insegnato le buone maniere?"

"Si, mi hanno anche insegnato che se qualcuno fa qualcosa di ingiusto bisogna rispondere"

"Non ho più voglia di parlare con lei, esca"

"Io stavo uscendo, lei mi ha fermato. Vabbè, certa gente non la capirò mai"

Vedo Debby colpirsi la fronte con la mano e subito dopo esco dall'aula e mi dirigo nella biblioteca.

"Le hanno insegnato le buone maniere? A lei invece hanno insegnato a chiudere quella fogna" Imito la voce del prof.

Quando entro nella biblioteca il mio cuore si ferma qualche secondo vedendo Dylan parlare con la bibliotecaria.

Panico, solo panico. Non so cosa fare.

faccio per uscire dalla biblioteca quando qualcuno mi prende per il polso.

"Ei"

"Lasciami"

"Andiamo Joy, non fare così"

"Dylan lasciami andare"

"Volevo solo dirti che mi dispiace. La prossima volta ti chiederò il permesso prima di fare qualcosa"

"Tu non hai capito niente non ci sarà mai una prossima volta"
"Non essere così pessimista"

"Dylan, devo andare per favore lasciami andare"

"Fammi pensare... no. Voglio solo parlare, stai tranquilla. Puoi anche rilassarti, dai andiamo a sederci"

Mi tira per il braccio e mi porta su uno dei tavoli.

"Allora, come va?"

"Non bene. Adesso devo andare"

"Penso che tu possa trovare del tempo per me giusto?"

La presa sul mio braccio aumenta e annuisco più per la paura che per il dolore.

"Ho saputo che sei stata adottata ufficialmente dagli Williams, auguri"

"Già"

"Bè non fidarti di loro. Sono degli stronzi manipolatori"

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora