Capitolo 6

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Apro piano piano gli occhi e un forte mal di testa mi colpisce.

Quando metto a fuoco le immagini davanti a me mi trovo attaccata a Liam. Solo adesso inizio a ricordare cosa è successo la sera prima e questo mi porta a chiudere ancora gli occhi e a accoccolarmi di più vicino a Liam, come a proteggermi tra le sue braccia.

Lui apre gli occhi e inizia a guardarmi, apro i miei e restiamo a fissarci per un po'.

Veniamo interrotti dal bussare della porta.

"Joy? Per caso c'è lì Liam, non è in camera sua e tra poco tornano i nostri genitori"

Sto per rispondere quando Liam mi fa segno di non farlo. Richiude gli occhi e mi stringe più a se.

Io faccio la stessa cosa ma un improvviso senso di vomito mi obbliga ad alzarmi di colpo. Corro in bagno e vomito tutto quello che ho dentro. Liam si alza dal letto seguendomi e mi tiene i capelli. Mi volto verso di lui.

"Come va?"

"Sto bene"

Lui scuote la testa come se sapesse che sto mentendo.

"E io sono brutto. Facciamo a gara a chi dice più cazzate?"

Distolgo lo sguardo dal suo e cerco di non far vedere come mi sento veramente. Io sono molto brava a recitare e fingere di stare bene ma è come se lui riuscisse a capire tutto solo attraverso uno sguardo. Liam prende il mio mento tra le sua dita e mi obbliga a girarmi verso di lui.

"Non avevi detto che non avevi trovato la mia maglia?"

Mi guardo addosso, scioccata. Mi alzo di colpo e corro sul mio letto. Prendo la coperta e la metto intorno per non far vedere le gambe nude, anche se la maglia è così lunga da arrivarmi a metà coscia.

Lui esce dal mio bagno divertito e solo ora mi concentro per bene sui suoi addominale ben scolpiti che si possono vedere senza maglia.

"Vai fuori"

"è così che mi ringrazi?"

"Grazie. Vai fuori"

"Sissignora. La maglia"

"Cosa?"

"La rivoglio indietro"

"dopo essermi vestita te la porto"

"La voglio ora"

"Ma sono nuda sot"

Mi fermo a guardarlo sorridere.

"Stronzo! Vai fuori! Adesso"

Lo inseguo con un cuscino in mano lasciando andare la coperta che mi avvolgeva.

Lui scappa per un po', poi mi ferma e inizia ad inquadrarmi per bene.

Divento rossa come un pomodoro avendo i suoi occhi su di me. Mi tolgo dalla sua presa, apro la porta e lo fisso.

"Vai fuori. Ora"

Lui alza le spalle, sorride e si dirige verso la porta.

"Sei bellissima con la mia maglietta"

Mi sussurra all'orecchio prima che io gli chiuda la porta in faccia.

Raggiungo il bagno per lavarmi e dopo vado all'armadio. Decido di non mettere i nuovi vestiti che ho comprato con Simon e opto per dei semplici pantaloncini e una felpa.

Cerco di non pensare a quello che è successo ieri sera e mi dirigo in sala da pranzo trovando già i tre fratelli a fare colazione.

Appena entro l'attenzione si sposta su di me. Simon e James mi sorridono cercando di nascondere la loro preoccupazione mentre Liam mi guarda con sguardo indifferente. Mi siedo con loro però non mangio niente.

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora