Capitolo 41

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Oggi si torna a casa.

Queste due settimane sono state molto piene ma devo dire che mi sono divertita, non contando gli inconvenienti. Io e Liam in questi due giorni ci siamo avvicinati molto ed è meglio che non vi dico la reazione di Debby e Paige nel sapere che noi due adesso stiamo insieme. Le mie povere orecchie hanno sofferto molto a causa loro.

La cosa più strana in tutto questo è stata la reazione di Simon: non mi parla, mi guarda male e mi ignora quando mi avvicino a lui. Questo suo modo di comportarsi mi fa sentire male, lui è come un fratello e vorrei tanto condividere queste emozioni con lui. Appena torneremo a casa ne parleremo e sono sicura risolveremo tutto. O almeno lo spero.

Saliamo sul pullman e ci mettiamo negli stessi posti dell'andata.

"Joy stai vicino a me"

Guardo stranita Simon.

"Perché?"

"Perché mi va"

vedo Liam fulminarlo con lo sguardo. Sembra incazzato.

"Ma che problemi hai?"

"Io? Nessuno"

Simon guarda Liam quasi con odio. Non l'ho mai visto così, lui è sempre sorridente, divertente e scherza sempre. Questo Simon imbronciato e sempre incazzato mi fa preoccupare.

"A me non sembra. Da quando ho baciato Joy davanti a te sei cambiato"

"Ti sbagli"

"Non fingere Simon"

"Non sto fingendo, Liam. Voglio solo stare seduto vicino alla mia sorellina. Sai questi ultimi giorni siete stati incollati"

"Ma non è vero, li abbiamo passati tutti insieme"

Simon adesso guarda male anche me come chiedendomi in silenzio di stare zitta. Mi sta facendo arrabbiare.

"Simon smettila di fare il bambino e dimmi che problemi hai"

"te l'ho già detto Liam, nessuno"

"Allora Joy può restare tranquillamente accanto a me"

"No, non può"

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

"Liam, alzati"

"Cosa? no"

"Alzati, ora"

Lui si alza scocciato e io lo spingo sul sedile vicino a quello di Simon per poi tornare a sedermi.

"Ecco fatto, adesso siamo tutti più contenti"

Evito i loro sguardi incazzati e porto lo sguardo fuori dal finestrino. Distolgo lo sguardo dal paesaggio solo quando sento qualcuno vicino a me.

Mi giro e trovo Aaron. Vedo Liam e Simon irrigidirsi .

"Vattene"

"Stai tranquillo Liam, lui non è come Dylan"

Mi giro verso Aaron per potergli parlare meglio e solo ora noto lo stato in cui è ridotta la sua faccia: ha il labbro spaccato, un taglio sotto lo zigomo destro mentre in quello sinistro c'è un livido enorme. Spalanco gli occhi.

"Ma che hai fatto?"

Lui abbassa lo sguardo e sospira.

"Dylan"

"Che stronzo di merda. Mi dispiace"

"Non fa niente, ormai mi ci sto abituando. Dovevo aspettarmi che andargli contro non sarebbe stato semplice"

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora