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È tutto buio, c'è solo qualche luce soffusa che ci permette di raggiungere il centro del giardino. Jenna è bendata e ride da sola per la confusione presente nella sua testa.
Le slego la benda e si ritrova una trentina di persone davanti ai suoi occhi: c'è tutta la sua famiglia, tutti i suoi amici e tutte le persone che le voglio bene.
Voltiamo entrambe le sguardo verso sinistra e notiamo entrambe un volto non sconosciuto.
È John, il suo ex fidanzato, si sono lasciati un paio di anni fa e dopo la rottura non è mai riuscita ad andare del tutto avanti, lui nemmeno. Si sono lasciati per la distanza, lui è andato a studiare a Washington e non riuscivano a viversi da lontano.
Non voglio immaginare come stia in questo momento Jenna.
Ad un certo punto sento afferrarmi fortissimo la mano che mi fa cadere la mia pochette nera rigorosamente abbinata ai miei tacchi scomodissimi.

«Che ci fa lui qui?» mi sussurra con tono insolito. «L'ho chiamato io, mi hanno detto di invitare tutte le persone che ti vogliono bene, lui te ne vuole tanto.» le dice la mamma con un sorriso contagioso.
John dopo aver aspettato che tutti le facessero gli auguri si avvicina a lei, l'abbraccia affettuosamente e le lascia un dolce bacio sulla guancia che fa arrossire la festeggiata.

«Bel vestito.» si complimenta Ethan. «Anche il tuo non è niente male.» rispondo senza mai guardarlo negli occhi.

Ho indossato un vestito verde pastello con uno scollo a V profondo che accentua il mio seno e grazie al colore i miei occhi brillano più del solito essendo dello stesso colore.

Tolgo i tacchi che mi hanno fatto gonfiare i piedi e mi siedo a bordo piscina con un drink soft tra le mani con la giusta accortezza per non cascare nell'acqua e fare una delle mie solite figure di merda davanti a tutti. Intanto vedo John e Jenna ballare vicini e sarei molto contenta se si rimettessero insieme, è sempre stata una coppia invidiabile.
«Posso?» chiede una voce maschile proveniente dalle mie spalle. «La piscina è di 7,5 m x 15 m e devi sederti proprio qui?» rispondo scontrosa, forse esagerando. «Ho visto una ragazza sola soletta e ho pensato di farle compagnia.» ha la risposta pronta a tutto ma sfida la persona sbagliata. «Hai pensato male.» dico facendolo andare via.
Volto lo sguardo seguendo i suoi passi e lo vedo sedersi da solo con la sua canna tra le mani a qualche metro da me con i piedi nell'acqua fredda della piscina.

Mi avvicino alle mie amiche per ballare e incominciamo a farlo tutte insieme divertendoci tantissimo.
Page e Jenna sono sobrie solo perché ci sono i genitori di Jenna e fingono di essere brave ragazze. Per questo motivo sia io che Ella le prendiamo in giro tutto il tempo.
«Le sorprese non finiscono qui Jenna.» sentiamo dire al microfono, è Grace che stupisce sempre. «Jenna, girati.» continua Grace con gli occhi emozionati.
Ci giriamo tutti e il tavolo bianco con scritto il suo nome in rosa viene arredato da un computer portatile abbastanza grande in cui è proiettato un video creato da Grace con l'aiuto della mamma di Jenna.

Arriva il momento della torta, ci avviciniamo al tavolo, scattiamo le foto in gruppo e singole e poi la divoriamo gustandocela come se non ne avessimo mai mangiata una. Page è una cuoca bravissima.

Al termine della festa, siamo finalmente sole e rimango immersa nei miei pensieri seduta sul prato accanto alle altre, sto pensando al fatto che Ethan se ne sia andato senza nemmeno salutarmi e non è da lui, non è nemmeno venuto a darmi fastidio dopo averlo mandato via, forse sono stata troppo cattiva con lui.

«A che cosa pensi? O a chi pensi?» sussurra Jenna entrando insieme nella stanza degli ospiti. «Niente, sono solo stanca.» rispondo fingendo uno sbadiglio. «Tu invece? Devi dirmi qualcosa?» cambio discorso girando la frittata. «Non ci siamo mai dimenticati.» afferma sospirando. «Qual è il problema?» si intromette Ella che dorme in stanza con noi. «Lo stesso problema che c'era quando due anni fa abbiamo deciso di rompere.» risponde con gli occhi pieni di lacrime che non vedono l'ora di strisciare sulle sue guance morbide. «E se ti iscrivessi al college a Washington?» propongo accendendole la lampadina. «E noi?».
Sarebbe tristissimo avere la migliore amica lontana, è la cosa peggiore che potesse capitare ad una qualsiasi persona, ma in quanto amica mi sembra giusto consigliarle qualcosa che faccia bene al suo cuore, sono sicura che lei farebbe lo stesso con me.
«Segui il tuo cuore.» le consiglio felice. «Ci sei anche tu nel mio cuore.» risponde facendomi sorridere a trentadue denti.

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Cari lettori e care lettrici ❤️ ✨
Come state?
Sono qui per svelarvi uno dei personaggi maschili del romanzo, ovviamente siete libri di immaginarlo come volete, io lo immagino così:

Il nostro donnaiolo più sexy della Central High School... MARVIN. ✨

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