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È pomeriggio.
Io e Jenna accompagniamo Ella nella sua accademia di danza in perfetto orario e poi Jenna lascia me in biblioteca che è praticamente a due passi dall'accademia.
«Fai la brava.» mi raccomanda la biondina. «Ok mamma.» la prendo in giro.
Con lo sguardo mi invita a guardare dietro di me e vedo Ethan che fuma una canna su una panchina posta nel cortile della biblioteca.
«Buona fortuna a me.» sbuffo provocando una rumorosa risata da parte di Jenna che vola via con la sua auto rossa.
Entro in biblioteca ignorando la sua presenza e come previsto mi blocca dal polso sinistro e mi saluta educato.
Apre la porta della biblioteca, mi lascia entrare e poi mi segue per tutto l'edificio, questa scena diverte molto Charlotte che sa perfettamente come la penso riguardo i ragazzi.
«Ethan ma che vuoi da me?» chiedo annoiata ed irritata dalla situazione. «Da te niente.» risponde. «Da Page molte cose.» ammette. «Se vuoi diventare mia amico per entrare nelle mutande di Page, mi dispiace hai puntato la persona sbagliata.» affermo sedendomi all'unico tavolo disponibile al secondo piano. «Ok.».
Solo ok?
Sbatte i pugni contro il mio tavolo, butta il mio libro per terra e questo scaturisce in me una reazione violenta inaspettata. La direttrice della biblioteca lo butta fuori dalla biblioteca e successivamente Charlotte mi raggiunge con un bicchiere d'acqua per calmarmi.
«Lo conosco.» dichiara. È drogato, non ci fare caso.» continua con tono pacato. «Frequenta il mio stesso liceo.» la informo. «Ah, allora lo sai meglio di me.» dice. «Viene qui spesso?» chiedo curiosa. «Da un paio d'anni due volte al mese, quando suo padre ritorna per passare del tempo con lui, possibile che non vi siete mai incontrati qui? Vieni nella nostra biblioteca da quando sei piccola!» chiede sorpresa. Faccio spallucce e riprendo la mia lettura con la testa confusa.

Esco dall'edificio e ritrovo la figura di Ethan seduto sulla panchina, con la schiena curva e gli occhi infuocati.
«Stai bene?» mi avvicino gentile. «Vaffanculo troia.» urla. «Ti porto a casa, andiamo.» lo invito a seguirmi verso l'autobus. «Non ci torno da quel coglione di mio padre.» urla ancora. «Smettila.» lo ammonisco. «Vattene.» dice con tono severo. «Chiamo Marvin.» dopo questa mia affermazione si alza di scatto, mi blocca la mano che digita il numero di Carter e ora non sono infuocati solo gli occhi, è completamente rosso. «Mi fai male.» mi lamento guardandolo impaurita. Molla la presa e corre via cadendo ogni tre passi.
All'improvviso Charlotte, l'assistente esce di corsa dalla biblioteca e lo raggiunge preoccupata, lo abbraccia fortissimo e mi obbliga ad andare via.

«In che senso ti ha trattata malissimo?» chiede preoccupata Jenna appena arrivo a casa sua agitata. Le racconto l'accaduto e mi stringe forte a sé senza dire una parola, credo sia spaventata quasi quanto me.
«Rimani a cena da noi?» mi domanda la mamma di Jenna con tono premuroso. «Va bene, grazie Sarah.» rispondo sorridendole. Sarah è come se fosse la mia seconda madre, è super disponibile ed è soprattutto dolcissima sia con me che con sua figlia.

Finita la cena, il papà di Jenna mi accompagna gentilmente a casa, nonostante casa mia sia vicino casa degli White. Lui è così premuroso, forse è per quello che va così d'accordo con mio padre. «Ciao Evie, salutami i tuoi.» mi lascia scendere dalla macchina.
Mi stendo nel letto con il mio fresco pigiama azzurro, attacco il telefono al carica batterie e sfoglio un po' la home di instagram prima di addormentarmi. Tra le svariate foto, incontro anche una foto di Ethan pubblicata dieci minuti fa, ci sono lui e Charlotte stesi sul divano con una busta di patatine in mano che ridono felici, magari sono fidanzati ed è per questo che lei ha reagito in quel modo nel vederlo distrutto fisicamente e psicologicamente.
Inoltro la foto all'assistente della biblioteca e le scrivo testuali parole:

-Ehi, scusami per oggi, non sapevo fosse il tuo ragazzo...
-Non è il mio ragazzo e non hai fatto niente di male. -risponde immediatamente.
-Ok...
-È il mio migliore amico Evie, ci conosciamo da quando abbiamo cinque anni, puoi stare tranquilla. E poi sapevo non ci fosse niente tra voi, non sei il suo tipo.

Spengo il telefono e provo ad addormentarmi dopo aver fatto chiarezza sui miei dubbi. 




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Ciao lettori e lettrici! ❤️✨
Come promesso sono qui per svelarvi il volto che ho assegnato e pensato per la nostra Jenna White, la migliore amica della nostra protagonista a cui tutti ci siamo già affezionati. 

Ecco a voi Jenna White: 

Ecco a voi Jenna White: 

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