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È mattina.
Mi sono svegliata alle otto per andare ad Hollywood insieme ad Ella.
In tutto ciò Jenna non è accanto a me nel letto, così decido di mandarle un messaggio per chiederle se stanno bene e come risposta ricevo una loro foto sdraiate in una tenda enorme, insieme a quel gruppetto di californiani.

Dopo essermi preparata e aver indossato un vestito rosa pastello comodo, esco dalla stanza e busso in quella di Ella. Le mostro la foto e rotea gli occhi. Ella è quella più simile a me, sarà perché è timida, ma il nostro pensiero riguardo i ragazzi è più o meno simile.

«Taxi!» urla Ella richiamandone uno a caso. Entriamo nel taxi e si sente una puzza assurda, così decidiamo di scendere prima, scoppiamo a ridere perché il tizio ci guarda stranito e chiamiamo un altro taxi subito dopo, sperando profumi un po' di più.

Arrivate ad Hollywood dopo un quarto d'ora, paghiamo il tassista, lo ringraziamo gentili e poi camminiamo senza sosta alla scoperta di questo bellissimo posto.

Ci dirigiamo in un bar e facciamo colazione, qui i prezzi sono salatissimi ma ne vale la pena.

Assaporando la colazione di Hollywood ci accorgiamo subito di non essere sole, ma qualcuno ha avuto la nostra stessa idea stamattina e quel qualcuno è scuro di carnagione, riccio, simpatico e mi stava per baciare alla festa. «Joshua!» grido per chiamarlo. «Evie, Ella, anche voi qui?» chiede entusiasta. «Possiamo?» chiede il cugino californiano. «Piacere, Jason.» si presenta ad Ella ignorandomi del tutto. Al contrario, Joshua non smette di squadrarmi e poi si siede accanto a me. Ordinano la loro colazione e rimaniamo a chiacchierare nell'attesa.

Jason è proprio il tipo di Ella, biondo, occhi chiari, carnagione abbronzata, il tipico surfista dei film americani. Nemmeno il tempo di dirlo che Jason racconta delle sue esperienze divertenti sulla tavola da surf. «Domani ho una gara, potreste venire.» ci invita dolce. Quando ci siamo presentati l'ultima volta non mi ha nemmeno guardato in faccia, ed ora addirittura parla senza sosta e ci invita alla gara di surf, è cotto di Ella.

Usciamo dal bar con la colazione offerta da Joshua nello stomaco e decidiamo di visitare la città sotto la guida di Jason, ci ha raccontato che viene spesso ad Hollywood e non possiamo non visitarla.

«Evie e tu come sopporti mio cugino?» chiede Jason in modo simpatico. «Oh...in realtà ci conosciamo da poco.» sorrido imbarazzata. «Non siete f-» inizia a dire. «Guardate lì che bello!» lo blocca Joshua deviando il discorso. «Pensa che siamo fidanzati?» chiedo sussurrando. «Sì...Ho detto una piccola bugia, è che David voleva provarci con te e Page e allora ho detto una bugia per non farti molestare...» sussurra di rimando. «So cavarmela da sola Joshua, non ho bisogno della tua protezione, e poi...se fosse piaciuto anche a me?» sbraito mantenendo la tonalità di voce bassa. «Scusa.» si limita a dire.

Dopo una lunga passeggiata e dopo aver visitato ogni angolo di questo quartiere, Jason ci porta finalmente dove volevamo andare tutti: Sulla montagna dove c'è la famosa scritta HOLLYWOOD.

Il sole sta calando ed è il momento perfetto per osservare il panorama da quassù. Ci scattiamo qualche foto a vicenda e poi ne facciamo alcune di coppia e di gruppo.

«Vi va di scattare qualche polaroid?» propone Jason uscendo la sua fantastica macchina fotografica istantanea. Scatta due foto a me ed Ella e ce le regala, poi scattiamo una foto di gruppo e se la conserva nel suo zaino, «Facciamo una foto insieme?» mi chiede gentile. «Ok.» rispondo. Ci scatta due bellissime polaroid vicino la scritta e ce le regala affettuosamente.

Conservo le mie due polaroid nella cover del telefono e scendiamo per tornare a LA.

«Taxi!» urla Joshua. Entriamo tutti nello stesso taxi van e si ritorna a Los Angeles dove dovremmo trovare le nostre amiche vive e vegete. Di fronte a me ci sono Jason ed Ella che non smettono di flirtare, al contrario mio e di Joshua che a malapena ci parliamo.

Dopo venti minuti, approdiamo nella nostra amata Los Angeles e Jason saluta Ella con una dolce limonata, mentre io saluto Joshua con un abbraccio affettuoso in segno di pace.

«Ti piace il californiano eh?» la stuzzico tornando in hotel. «Sì e mi dispiace che la vacanza sia quasi finita.» afferma triste.

Entro in camera e sento il rumore dell'acqua del lavandino aperta, entro in bagno e trovo Jenna con il trucco sbavato che cerca disperatamente di tornare al suo stato naturale. «Che avete combinato?» chiedo anche se so già la risposta. «Ho solo pomiciato con uno dei californiani.» alza le mani. «Le altre?» chiedo ridendo. «Grace, lo sai già, Page ha esplorato il corpo del brunetto» ridacchia. «Voi?» continua domandandomi. «Abbiamo incontrato Joshua e suo cugino, siamo stati con loro ed Ella si è infatuata del cugino californiano di colui che non ha fatto altro che provarci con me.» riassumo. «Perché non ci sei stata? Joshua è il tuo tipo. È un bravo ragazzo, legge, intelligente, un po' nerd come te...Saresti perfetti!» cerca di convincermi quando arriva una notifica sul mio cellulare. Vedo la notifica a comparsa ed è Ethan che mi chiede come va. «Ho capito...» sussurra. «Ethan non mi piace.» sostengo. «Dimostramelo.» mi sfida.

Bussano alla porta e ancora in mutande e reggiseno vado ad aprire sperando non sia qualche ragazzo eccitato alla ricerca della mia amica. «Grace, menomale sei tu.» torno a respirare. «Scema, com'è andata?» chiede entrando per poi sedersi sul nostro letto. «Bene, perché?» chiedo confusa. «Ella ha detto che avete fatto conquiste, l'hai baciato?» indaga come una vera pettegola. «No, non ancora.» dico guardando Jenna con aria di sfida. «Wow allora lo farai stasera alla festa sulla spiaggia?» chiede maliziosa. Faccio spallucce e intanto indosso un vestito verde smeraldo scollato sulla schiena e i sandali bianchi abbinati ad una pochette.

Andiamo al McDonald per cenare e subito dopo andiamo sulla spiaggia per la grande festa che ci aspetta.

Jenna mi tiene d'occhio durante tutta la sera, segue ogni mio movimento e mi fa paura. Arriva Joshua e mi manda delle occhiate per farmelo capire, mi tolgo il pensiero subito e lo vado a salutare insieme ad Ella che però, vuole salutare solo il suo Jason.

«Oi. Come stai?» mi chiede offrendomi un bicchiere analcolico. «Bene, Hollywood mi è servita.» sorrido. «Per cosa?» chiede curioso e io rispondo avvicinando le mie labbra alle sue e faccio partire un lungo bacio sensuale. Dopo aver ottenuto la mia vittoria torno dalle ragazze fiera di me e Jenna si complimenta con me nonostante lei abbia perso.

«Mi è piaciuto.» sostengo compiaciuta. 

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora