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«Innanzitutto buon ultimo anno ragazzi.» afferma sorridente la professoressa di fisica. «Il vostro percorso sta per terminare, ma non possiamo parlare di una fine, bensì di un inizio.» sorride. «Andrete al College?» ci chiede interessata. Quasi tutti facciamo di "sì" con il capo e subito ci chiede quale College abbiamo scelto.

Il primo a cui rivolge la domanda è Wilson, che rimane in silenzio, è completamente immerso nel panico, come gli avesse chiesto un argomento di fisica difficilissimo. Charlotte lo richiama più volte per fargli dire la sua scelta, ma non obbedisce agli ordini dell'amichetta.

«Ethan vuole andare al College di giurisprudenza di Detroit, quella in cui devo andare io.» risponde Charlotte sorridendo verso l'insegnante. «Ethan non sa parlare?» chiede Jenna severa. «Che cambia...Giusto prof?» ribatte altezzosa. «Penso che l'unica cosa giusta di questa storia è che Wilson non sappia davvero cosa vuole.» la zittisce toccandola pianissimo.

«Lei signorina Scott, dove ha inviato la domanda?» mi chiede la prof con un bellissimo sorriso bianco. «Detroit Mercy Law.» rispondo sicura di me. «Ha deciso di seguire le orme di sua madre, complimenti.» mi sorride. «White, lei che mi dice?» si rivolge verso Jenna seduta poco distante da me. «Io...Detroit Mercy Law.» dice abbassando lo sguardo.

Dopo aver chiesto all'intera classe, io e Jenna usciamo dall'aula insieme e riceviamo contemporaneamente una e-mail dal College, sembra fatto apposta, due secondi fa ne stavamo parlando e adesso ci contatta; vuole che mandiamo loro una lettera di presentazione in allegato alla domanda per accedere alla loro università.

«Che ansia...» sussurra Jenna leggendo l'e-mail. «Che scrivo? Come mi presento?» blatero. «Che succede?» s'intromette Ella vedendoci in ansia. Le mostriamo l'e-mail ricevuta e ci tranquillizza fino al suono della campanella.

«Cheerleader oggi pomeriggio allenamenti!» urla l'allenatrice nei confronti di Ella che non ci aveva detto di essersi iscritta anche quest'anno, la abbracciamo felici e ci dividiamo nelle varie aule.

Finite le lezioni, Ella si ferma in mensa insieme alle altre cheerleaders mentre io e le altre torniamo a casa con la mia auto.

Stiamo superando il cortile della scuola, quando Marvin ed Ethan richiamano la nostra attenzione.

«Siete ufficialmente invitate alla mia festa.» dice Carter con molto entusiasmo. «Sabato sulla spiaggia, poi vi mando la posizione.» specifica. «Wow anche il nostro biondino compie diciotto anni!» esclama Page prendendolo in giro. «Ci conto eh!» ammicca.

«Evie.» mi chiama Ethan fermando i miei passi verso l'auto. «Si?» chiedo. «Ci sarai?» mi chiede interessato. «Ci sarò.» sorrido.

Dopo aver accompagnato le altre nelle loro rispettive case e dopo aver fatto da taxi a tutte le mie amiche, posso finalmente buttarmi sul mio amato divano in attesa che papà finisca di preparare il pranzo.

«Com'è andata?» mi chiede papà. «Ho ricevuto una e-mail dalle Detroit Mercy Law.» sorrido. «Devi già mandare la domanda?» chiede curioso. «Sì e una lettera di presentazione, che cosa scrivo?» chiedo preoccupata. «Sii te stessa.» sorride. «Non posso rischiare di perdere il futuro avvocato più importante dei Stati Uniti.» mi elogia un po'. «Addirittura papà!» lo riprendo ridendo.

Il suo sostegno è importante per me e sono sicura che avrai avuto lo stesso appoggio anche da parte di mia madre, quindi mi sento al sicuro.

È pomeriggio.

Dopo aver fatto quei pochi compiti assegnati, decido di dirigermi verso la biblioteca con la metro.

«Ciao.» dico entrando fredda verso Charlotte che ora fa l'assistente anche durante il periodo scolastico. «Ciao Evie, posso aiutarti?» si finge gentile davanti alla direttrice. «So già quale libro leggere oggi.» accenno un sorriso finto.

«Qualcosa mi dice che in realtà non hai la minima idea di che libro leggere.» afferma Joshua dalle mie spalle con il suo tono di voce pesante riconoscibile tra mille. «Joshua, come va?» chiedo sorridente. «Bene, allora? Indovinato?» insiste. Ignoro la sua domanda nel momento in cui vedo Ethan fuori dalla biblioteca con una bottiglia di vino in meno in pessime condizioni fisiche.

Lo raggiungo a passo svelto, ma arriva prima Charlotte di me e quindi decido di farmi da parte, si abbracciano e vanno via insieme.

«Evie mi daresti una mano al posto di Charlotte per oggi?» mi distrae la bibliotecaria. «Ok.» rispondo non entusiasta dell'idea.

«Signorina, lei quale libro mi consiglia tra questi due?» si avvicina Hill. «Nicholas Sparks...Come mai proprio lui?» chiedo alzando il sopracciglio sinistro. «Me ne hanno parlato bene.» sorride.

Annuisco e gli porgo "Le pagine della nostra vita" uno dei miei preferiti in assoluto.

Esce dalla biblioteca con il suo libro preso in prestito e uscendo si gira tantissime volte verso di me e mi sorride sincero ed io ricambio gentile. 

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora