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Sono in biblioteca, a leggere il libro consigliato da Charlotte, già da due ore e sembrano essere passati solo dieci minuti.
Oggi mi sono addirittura svegliata presto per venire ad assaporare questo meraviglioso libro.

"Ci ho riflettuto anch'io, sai. Mi sono chiesta dove saremmo stati, dove avremmo vissuto, che vita avremmo fatto... So che mi fa sembrare cinica, ma negli ultimi due anni ho cercato in ogni modo di convincermi che, anche se il nostro era vero amore, non sarebbe mai durato."

Nicholas Sparks

Leggendo questa parte del capitolo, mi sono resa conto di essere uguale alla protagonista, anche se non in amore. In ambito sentimentale non so come mi comporterei, ma credo che questa cosa di pensare in negativo prima ancora che tutto cominci davvero, mi accomuna molto con la ragazza del romanzo. Mi succede soprattutto a scuola.

A distrarre la mia appassionata lettura è il ragazzo dagli occhi marrone scuro che proprio non sopporto, pensavo non volesse più vedermi o parlarmi, o almeno ci speravo.
Il fatto che io mi sia chiesta come mai non mi abbia più rivolto la parola alla festa, non implica che io avrei preferito il contrario.
Il mio parere su di lui non cambierà mai, rimane il più stronzo e maleducato della scuola.
«Fammi indovinare...Nicholas Sparks.» mormora. «Già.» mi limito a rispondere mantenendo il tono della voce molto basso per non disturbare la ragazza che legge a due metri da me.
«Sottolinei le frasi? E puoi farlo?» chiede come se gli importasse davvero. «L'ho acquistato, questa copia non è della biblioteca.» gli rispondo tranquilla. «Inizio a leggerli qui, però poi li acquisto perché mi piace trattarli come voglio e soprattutto mi piace averli nella mia libreria bianca.» continuo sempre gentile. «Non volevo sapere tutta la storia.» mi spiazza.
Antipatico!

È mezzogiorno, la biblioteca sta per chiudere ed Ethan è ancora al mio stesso tavolo che finge di leggere un fumetto. Fissa le immagini.
«Non ti piace leggere, perché sei qui?» chiedo irritata dalla sua presenza. «Scappato di casa.» ridacchia, Charlotte ci rimprovera e usciamo immediatamente.
Non gli pongo ulteriori domande, lo saluto e vado verso il Mc Donald che si trova a tre isolati dalla biblioteca.
«Vuoi un passaggio?» domanda sforzandosi. «No.» rispondo acida. «Piove, i tuoi capelli potrebbero arruffarsi.» cerca di persuadermi. «Il massimo che può capitarmi è che i capelli si bagnino e diventino ondulati.» ribatto. «E una macchina potrebbe schizzarti, rendendoti impresentabile.» controbatte con il suo finto sorrisetto del cavolo. Mi arrendo, prendo il casco che tiene nella sua mano destra da venti minuti, lo metto ben stretto sulla testa e mi aggrappo a lui come un koala impaurito. «Paura?» mi chiede ridendo. «Non mi fido.» rispondo fredda. «Ok.».
Cosa significa ok?
Dammi conforto diamine!

Arrivata a destinazione sana e salva, gli lascio il suo amato casco, mi aggiusto la camicetta bianca bagnata fracida, controllo che le mie amate scarpe da ginnastica non si siano sporcate e mi avvio verso Jenna ed Ella che mi aspettano impazienti all'interno del Mc Donald. Le vedo attaccate alle vetrate come due falchi. Osservano tutto. «Almeno un grazie me lo meritavo!» urla dall'altra parte della strada. «Grazie Ethan» urlo annoiata. «Prego Rossa!» grida ancora.
O mi chiama rossa perché non si ricorda il mio nome o perché vuole solo darmi fastidio, sono valide entrambe le opzioni nel suo caso.

«Che devi dirci?» mi chiede Ella nemmeno il tempo di arrivare al tavolo. «Avete ordinato voi?» domanda cercando di evitare l'interrogatorio. «Sì, allora?» insiste. «È venuto in biblioteca, piove, mi ha accompagnato, fine.» replico. «Ethan Wilson in biblioteca?» chiede sconvolta Ella. «Sì.» mi limito a rispondere. «Ha una cotta per te.» ipotizza Jenna senza avere prove. «No, è soltanto un rompi palle, maleducato, egocentrico e stronzo.» lo descrivo. «Ti piace.» dichiara sicura delle parole appena uscite dalla sua bocca. «Jenna...No.» mi difendo.

Usciamo dal Mc Donald con le pance piene e fortunatamente ha cessato di piovere, possiamo fermarci un po' in giro prima della lezione di danza di Ella.
Durante tutta la passeggiata le ragazze continuano ad interrogarmi sulla questione Ethan e io cerco invano di cambiare continuamente argomento.
Sono implacabili.
Fin quando John chiama Jenna e riusciamo ad aprire un nuovo argomento: la loro frequentazione a distanza.
Jenna è innamorata di lui come la prima volta e lui è determinato a far durare il loro amore fino alla morte, anche se sono entrambi spaventati.
Lei non vuole fare il College lì e lui non vuole aspettare altri quattro o cinque anni per poter vivere il loro amore in modo normale e fluido.

«L'anno scorso in uno dei miei libri preferiti, ho trovato una frase che ho evidenziato in giallo che mi ha dato le risposte che cercavo, forse aiuta anche te.» mi rivolgo verso Jenna.

"Quando il battito del cuore supera le ombre del passato l'amore potrà trionfare sul destino."

Nicholas Sparks.



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Ciao lettori e lettrici ❤️ ✨
Come state? Spero bene.
Come sta andando a scuola o a lavoro?
Spero che la storia vi stia piacendo, aspetto i vostri feedback con ansia🦋

Al prossimo capitolo rivelerò il volto di Jenna, pronti?

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora