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Ci stiamo preparando per andare ad una festa sulla spiaggia aperta a tutti.
C'è il dress code: total white. Quindi sto sclerando con la mia migliore amica.

Per fortuna ho portato una gonna aderente bianca e l'ho abbinata ad un top laminato oro e ho messo i soliti sandali abbinati alla gonna e alla serata in generale.

Non porto né borsa né telefono, voglio essere libera e divertirmi.

Apro la porta della stanza per uscire quando ricevo una notifica inaspettata, dato che qui è mezzanotte ma a Detroit sono le tre di notte. Prendo il telefono con il consenso di Jenna, che mi aspetta sulla soglia della porta.

-Come sta andando? – Ethan ha risposto alla mia storia sul tramonto di Los Angeles.

Visualizzo senza rispondere e vado alla festa insieme alle mie amiche.

Arrivate all'ingresso della spiaggia c'è un uomo in giacca e cravatta che ci permette di entrare poco alla volta dopo averci perquisito qualsiasi cosa.

Mentre le ragazze raggiungo il gruppetto di stamattina, io mi fermo per salutare Joshua.

«Evie! Come sta andando la tua vacanza?» mi chiede entusiasta porgendomi un drink analcolico. «Bene, Los Angeles è bellissima.» affermo sorseggiando il drink. «Loro sono i miei due cugini californiani, Jason e David.» mi presento a mia volta, anche se loro sono molto indifferenti alla mia presenza. Dopo un po' vengo chiamata dalle ragazze e sono costretta a raggiungerle, nonostante mi facesse piacere chiacchierare con Joshua. Lo saluto e mi congedo.

«Il rosso ti aspettava.» mi sussurra all'orecchio Ella. «Non m'interessa.» sbuffo. «Qualcuna di voi è fidanzata?» chiede il biondino dagli occhi verde smeraldo. «Nah.» risponde subito Grace.

Chiacchieriamo e balliamo a lungo fin quando Page non ricorda ai ragazzi di non aver fatto alcuna presentazione e si scoccia a chiamarli senza nome. «Samuel.» dice il rosso. «Lucas.» dice il biondino. «Mike, Simon e Vincent.» dice Mike, il brunetto, indicando ognuno di loro. Di seguito, ci presentiamo noi e riprendiamo le danze.

Stanca di ballare, mi allontano dalla musica e mi siedo su un tronco sotto una palma a pochi metri dalle ragazze per tenerle d'occhio, ma mi rende conto che già abbiamo perso Grace che non si sa che fine abbia fatto.

«Tutto ok?» chiede Joshua avvicinandosi a me da solo. «Mi sono stancata di ballare.» ridacchio. «Io odio ballare, ti capisco.» sorride. «A me piace, adoro le feste, ma ho bisogno di fare qualche pausa.» affermo. «Chi di quei cinque californiani ci prova con te?» chiede curiosa indicando il gruppetto. «Samuel, credo si chiami così.» dico cercandolo con lo sguardo. «Ma non m'interessa. Non sono tipa da scopata fuggitiva.» continuo. «Sei fan di Nicholas Sparks, sei sicuramente romantica.» sostiene guardandomi dritto negli occhi. «Sbagliato.» lo stupisco. «Non sono interessata né al sesso né all'amore.» spiego alzandomi per gettare il bicchiere vuoto.

Appena getto il bicchiere nell'immondizia, Joshua mi blocca dal polso, mi fa voltare verso di lui, mi tiene ben bloccata dai fianchi e mi avvicina a lui per baciarmi, allontano il viso di scatto e mantengo lo sguardo basso per l'imbarazzo. «Scusa.» sussurra. «E' ok.» sussurro senza guardarlo.

Ella si accorge della situazione che sto vivendo e mi tira per andare a ballare con lei, che è rimasta attualmente sola con Jenna.

«Perché Grace ha detto che siamo tutte single? Tu non lo sei!» urlo a Jenna che balla amorevolmente con Vincent. «L'ho lasciato.» dice. «Cosa?!» chiedo sconvolta. «Ha confessato di avermi tradito durante una festa del College!» urla. «Quella puttana!» continua ubriaca. Questa sua frase detta con un tono di voce altissimo, fa ridere Vincent che subito dopo le prende il volto e le lascia un caloroso bacio sulle labbra.

«Recuperiamo le ragazze.» propone Ella vedendo che sono le cinque di mattina.

Riusciamo a trovare tutte tranne Grace.
Iniziamo a preoccuparci fino a quando non vediamo due figure venire verso di noi: Samuel e Grace. 

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora