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Arrivo a casa di Grace da sola con la mia tuta elegante comprata nel mio negozio preferito e incontro Jenna e Page con i loro bellissimi vestiti rispettivamente fucsia e bianco con dei fiori colorati, mi salutano con un bacio sulla guancia e poi mi lasciano sulla soglia del cancello poiché Grace annuncia severa di dover entrare necessariamente in due.

«Sola?» sento chiedere dalle mie spalle.

Mi giro disinvolta e davanti a me trovo Joshua Hill, è l'ultima persona che mi sarei aspettata a questa festa, ma ero sicura che non si trattasse di Ethan, riconosco la sua voce e il suo profumo tra mille.

«Entriamo insieme?» propone sorridente. «So che sei arrabbiata con me Evie, però dobbiamo salvarci il culo a vicenda.» ridacchia avvicinandosi. «Buonasera.» s'intromette Ethan all'improvviso, fulmina Joshua e poi prende la mia mano e mi porta con sé.

«Come vedi...Non puoi fare a meno di me.» dice vanitoso. «Sei tu che mi hai tirato di forza.» gli faccio notare. «Ti ho letto nel pensiero rossa.» ammicca.

Io e le mie amiche balliamo insieme nel bel mezzo del caos totale; c'è tantissima gente, così tanta che non riesco a vedere Ethan, non lo trovo più.

«Alla fine hai trovato l'accompagnatore eh!» esclama Grace prendendomi in giro. «Uno qualunque...» ironizza Page. «Come va tra voi due?» mi chiede Jenna portando l'intera attenzione delle ragazze su di me. «Andiamo a sederci.» propongo.

Ci sediamo sui lettini a bordo piscina con dei drinks in mano e parliamo della mia situazione confusa e poi ci accorgiamo di aver perso Ella, ma la nostra preoccupazione viene interrotta dalla voce di Marvin al microfono:

«Un momento di attenzione.» dice ubriaco. «Molti di voi frequentano il mio stesso liceo e probabilmente molti di voi sanno che il mio obiettivo è sempre stato uno: Ella Lopez, quella ragazza timida, figa, che tutti conosciamo.».

Nessuna di noi riesce a capire dove vuole andare a parare, Page inizia a scaldarsi, Grace prova a fermarlo ed io e Jenna stiamo cercando Ella.

«Che sta succedendo?» mi chiede Joshua vedendomi agitata. «Non troviamo Ella e quel coglione sta per dire qualcosa di cui si pentirà.» gli rispondo camminando avanti e dietro per la casa.

«Oggi ho finalmente raggiunto il mio obiettivo.» continua Marvin fiero di sé. «L'ho scopata.» conclude lasciando il microfono al dj.

Questo suo discorso lascia tutti di stucco e lascia noi impietrite e disgustate. Ha appena infangato la reputazione di una ragazza di diciotto anni solo per mostrarsi figo davanti la sua schifosa squadra di football, gli unici cretini che hanno applaudito orgogliosi del proprio compagno.

«Mi dispiace.» sussurra Joshua aiutandomi nella ricerca.

Ignoro le parole di Joshua e mi dirigo verso le stanze del piano di sopra insieme a Jenna. Entriamo nell'unica stanza chiusa e troviamo Ella che piange disperatamente sul letto.

«Ho sentito.» sussurra piangendo. «Non posso più farmi vedere, sono finita.» continua piangendo sempre di più. «No tesoro, devi reagire, devi fargliela pagare.» le consiglia Jenna.

La abbracciamo affettuosamente e poi mi propongo per portarla via dal retro, in modo tale da non passare in mezzo a tutta quella gente che punterebbe gli occhi solo su di lei.

«Ti accompagno a casa.» sorrido. «Evie non dovevi lasciare la festa per me...» dice desolata. «Sei la mia migliore amica Ella, pensi che una festa possa essere più importante di te?» chiedo ricevendo un sorriso sincero come risposta.

È inutile farle discorsi che potrebbero risultare patetici in questo momento, la migliore cosa da fare è quella di allontanarla da quel posto ed è così che ho fatto, domani a mente lucida io e le ragazze ci prenderemo cura di lei.

Sono appena le due di notte e sono già a casa e questa cosa fa preoccupare mio padre che è steso sul divano con un bicchiere di birra tra le mani.
Mi siedo accanto a lui e mi sfogo come avrei fatto con mia madre.

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora