11

306 8 3
                                    

«Ma vi ricordate quando io e Jenna siamo state mandate dalla preside per aver lanciato una pallina di polistirolo addosso alla Prof Peterson?» chiede Page prendendo il sole sul suo asciugamano nero. «Cazzo, sì.» intervengo io ridendo mentre mi riempio di crema solare. «Io ricordo quando siete state sospese per tre giorni per aver mandato a quel paese la prof di matematica.» afferma Grace sdraiata al sole come una lucertola cercando di abbronzare quella pelle chiarissima che si ritrova. «Quel giorno rischiava anche Evie di essere sospesa.» mi ricorda Jenna seduta con le gambe incrociate sul mio telo mare. «Non per colpa mia.» mi difendo. «Sono l'unica che non ha mai avuto nemmeno una nota disciplinare?» chiede Ella ridendo mentre si aggiusta il suo costume nero super sgambato. «Mi mancherà tutto ciò...» osserva Page pensierosa. «Continuerete a prendere note e sospensioni anche al College?» chiede Grace prendendole in giro. Rispondono con una simpatica linguaccia e poi decidiamo di fiondarci in acqua perché fa troppo caldo.

Stiamo nuotando nel silenzio totale fino a quando Ella trova un argomento di cui iniziare a parlare, sempre ricordano i nostri momenti migliori al liceo. Oggi va così.
«Mi viene da ridere al pensiero che noi andavamo alle partite di football solo per vedere i muscoli dei giocatori.» dice ridendo. «O solo perché Jenna era super infatuata del tipo dell'ultimo anno.» mi intrometto stuzzicando Jenna. «Intanto anche voi sbavavate sui giocatori di football.» si difende ridendo. Questa sua affermazione attira l'attenzione di due dei giocatori di football della nostra scuola: Marvin ed Ethan.
«Parlate di noi?» chiede Marvin avvicinandosi ad Ella.
«Non siete gli unici giocatori di football della scuola.» risponde Grace spiazzandolo. «Gli unici no, i più belli sì.» si difende Ethan. È assurdo come abbia la risposta pronta a tutto.
Marvin prende Ella dai fianchi e la butta sott'acqua ridendo, lei risponde con un gavettone facendosi aiutare da Page ed Ethan corre a prendere Page, la prende sulle spalle e la lancia in acqua provocando in lei sia un certo fastidio e sia un divertimento inaspettato.
Ethan è riuscito ad avvicinarsi alla sua cotta senza il mio aiuto, finalmente.
Esco dall'acqua, lasciandole con i ragazzi e mi sdraio di pancia in giù per leggere il mio libro. Metto le cuffiette con la musica ed inizio a viaggiare in altri mondi e sensazioni.

Sono quasi alla fine del libro e le ragazze si ricordano della mia esistenza. «Divertite?» chiedo infastidita. «Scusaci Evie, non abbiamo visto che te ne fossi andata.» si scusa Grace. «Sapete quanto io non li sopporti.» affermo ancora nervosa. «Però è stato divertente, non si sono comportati come al solito.» mi vuole convincere Page. «Page, non m'interessa. È okay.» concludo il discorso.

Riposiziono le cuffiette nelle mie orecchie e continuo a leggere il mio libro ignorandole.
Jenna si avvicina, mi toglie una cuffietta, chiude il libro e mi sorride.
«Dimmi.» sussurro. «Ti piace?» sussurra lei. «Ti ho risposto mille volte no.» rispondo sempre a bassa a voce. «Ho visto i tuoi occhi pieni di invidia quando Ethan si è avvicinato a Page.» afferma mantenendo la stessa tonalità. «Ethan mi aveva detto della sua cotta per Page, non sono rimasta sorpresa.» le dico.

Ethan può fare quello che vuole, non è il mio tipo e non lo sarà mai.

Tornata a casa, mi spoglio e sono nella doccia in cinque secondi, mi lavo per bene, togliendo la sabbia dal mio corpo, le lentiggini si confondono con la sabbia e mi metto a ridere da sola come una psicopatica, forse lo sono.

-I ragazzi ci hanno chiesto di uscire con loro nel pomeriggio, ci siete? -scrive Page.
A quanto pare Ethan non perde tempo.
-Ok. -rispondo in contemporanea ad Ella.
- Sempre troppo felici voi due! -scrive Grace.
- Non mi fa piacere uscire con un ragazzo che vuole solo la mia figa. -si difende allegando una foto del suo dito medio.
-Io ci sono. -scrive Jenna con la emoji dello smile.

Appena finiamo di parlare nel gruppo delle ragazze, mi chiama Jenna e mi avverte che prima di uscire passa da me e poi andiamo via con la sua auto. Acconsento, anche perché non era una proposta ma un obbligo e scendo in cucina per mangiare l'insalata di riso con i miei genitori.

«Abbiamo appuntamento tra due ore al bar.» dice Jenna entrando grazie a mio padre che le ha gentilmente aperto la porta. Quest'ultimo scoppia a ridere per la sua continua euforia e poi la saluta affettuosamente.




---------------------------------------
Ciao lettori e lettrici ❤️ ✨
Come state?
Vi sta piacendo il romanzo?

Oggi sono qui per presentarvi un altro personaggio femminile della storia.
Ecco a voi: Grace Lee!

Vi piace?


INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora