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«California arriviamo!» urla Grace non appena si siede sul suo posto accanto al finestrino dell'aereo. Ovviamente tutti i passeggeri si girano verso di noi e ridono sotto i baffi per non provocarci troppo imbarazzo.

Atterriamo nell'aeroporto internazionale di Los Angeles dopo quasi cinque ore di volo e possiamo dichiarare di essere finalmente in vacanza.
Appena usciamo dall'aeroporto con le nostre valigie ci appare la scritta enorme "LAX" ed è ufficiale, siamo nell'ambita Los Angeles.

«Sono le otto di mattina. Possiamo dormire.» afferma Ella ridendo. «Che strano, a quest'ora mi sono svegliata stamattina.» rispondo ridendo. «Si chiama fuso orario fanciulle.» ci insegna la maestra Jenna.

Saliamo a bordo di un Taxi van per evitare di dividerci e perderci dopo solo cinque minuti, indichiamo la via dell'hotel al tassista e durante il tragitto osserviamo le strade californiane dal finestrino del van. Ci sono palme ovunque e si respira un'aria pulita e fresca incredibile.

«Da dove venite?» ci chiede il ragazzo che è all'ingresso dell'hotel per prendere i nostri bagagli. «Detroit.» risponde Grace sfoggiando la sua bellezza. «Benvenute.» sorride lui con i suoi denti bianchissimi e drittissimi.

Dopo il check-in, guardo la tessera che apre la porta della stanza mia e di Jenna e la casualità vuole che il numero della nostra stanza coincida con la stanza che avevo a New York dopo averla cambiata: 3045.

«Bellissimo, c'è la vasca con la vista su Venice Beach.» affermo con gli occhi a forma di cuore. «Se sto sognando, non svegliatemi.» dice Jenna ammirando la bellezza della nostra stanza.

Andiamo a vedere la stanza delle altre ed è uguale alla nostra, cambiano solo le lenzuola del letto, a loro sono blu mentre a noi sono rosse.

«Alle dodici ci vediamo giù, andiamo a mangiare qualcosa e poi dritte in spiaggia!» ci avvisa Ella.

Abbiamo più di tre ore per riposarci e sistemarci, menomale. Non sarei riuscita ad uscire adesso, sono stanchissima.

Ad interrompere il mio relax post viaggio è una notifica di instagram: "Ethan Wilson ha appena iniziato a seguirti.", mostro la notifica a Jenna che è sdraiata sul letto accanto a me e afferra il telefono con forza per ricambiare il follow. «Lo sapevo che quel bacio significava qualcosa!» urla entusiasta. «È stato uno stupido ed insignificante bacio a stampo, rubato.» le spiego sbuffando. «Gli piaci.» sostiene con certezza. Ignoro le sue ipotesi e ritorno al mio riposino prima dell'appuntamento con le ragazze.

«Che ti metti?» mi chiede Jenna scuotendomi per farmi svegliare. «Che ora è?» chiedo ignorando la sua domanda. «Hai un'ora.» mi tira giù dal letto.

Indossiamo entrambe un vestito morbido bianco con dei sandali alla schiava, io bianchi, lei fucsia abbinati alla sua borsetta dello stesso colore. Aggiusto i capelli che ho piastrato con cura anche se al mare diventeranno nuovamente ondulati, pettino con cura i capelli della mia migliore amica e scendiamo.

Il ragazzo dell'ingresso ci fissa come se fossimo statue appena rubate dal museo e noi ci limitiamo a sorridergli dolcemente.

Entriamo in un ristorantino carino a pochi passi dalla spiaggia di Venice Beach e ci sediamo al tavolo gentilmente indicato dalla cameriera con due trecce bionde perfette.

Ordiniamo i nostri hamburger e le nostre bevande analcoliche e quando ci arrivano le divoriamo in un baleno perché non vediamo l'ora di toccare la sabbia.

Tolgo il vestito bianco che copre il mio bikini nero laminato e mi siedo sul mio telo rosa posizionata a pochi metri dalla riva.

«Turiste?» si avvicina un gruppo di cinque ragazzi abbronzati e palestrati. «Sì.» risponde Page. «Di dove siete?» le chiede un ragazzo moro con gli occhi verdi piegandosi verso di lei. «Detroit, Michigan.» lo informa gentile. I due vanno al bar a bere un thé freddo mentre gli altri si allontanano timidi.

«Siamo appena arrivate e la nostra Page è già entrata nel cuoricino di un californiano.» la prende in giro Ella. «Gli occhi di Page conquistano chiunque.» rispondo io. «Sì...gli occhi...» dice Grace facendo il segno delle tette. Page ha una quarta di reggiseno e molto spesso si lamenta perché il suo seno attira più dei suoi occhi azzurri pieni di luce.

Dopo un paio di ore, Page si dirige in acqua con il suo nuovo amico, mentre io ed Ella decidiamo di andare a bere qualcosa al bar.

«Che coppia la rossa e la mora!» esclama uno dei ragazzi di prima facendo avvicinare i suoi amici a noi. «Ciao...» dice timida Ella. «Bevete?» ci chiede gentile il biondino con gli occhi verde smeraldo. «Sì, io un thè freddo.» rispondo felice. «Limone?» chiede ovvio. «Pesca.» lo correggo infrangendo le sue aspettative. «Brava, una che capisce!» s'intromette il ragazzo con il mio stesso colore di capelli e con delle lentiggini chiare sul viso. «Cazzo bro, sembrate fratelli.» dice il biondino. «Un po' è vero.» ridacchia Ella. «Fate festa senza di noi?» si aggiunge Grace ipnotizzando tutti con i suoi occhi color ghiaccio. «Drink?» le chiede un brunetto dal viso simpatico. «Ci sto.» sorride lei.

Il sole sta tramontando, il cielo diventa arancione con alcune sfumature rosa ed è bellissimo. I ragazzi appena conosciuti sono rimasti con noi ad osservare il tramonto e dichiarano essere il loro momento preferito della giornata.

Grace non perde tempo e bacia il suo brunetto sotto il cielo colorato mentre io mi allontano da sola con la mia macchina fotografica ed immortalo il momento.

«I ricordi più belli sono quelli che non fotografi.» mi dice una voce maschile familiare sulla mia sinistra. Mi volto per vedere di chi si tratta e appena mi rendo conto di essere super familiare, lo abbraccio felice e iniziamo a chiacchierare senza sosta. «Non ci credo, che ci fai in California?» gli chiedo curiosa. «Rimango agosto e settembre qui, c'è mia nonna.» risponde Joshua felice. «Che bello! Passeremo le vacanze insieme. Io rimango due settimane con le mie amiche.» lo informo indicandole. Annuisce e poi mi saluta poiché deve raggiungere i suoi due cugini poco più piccoli di lui, forse della mia età.

«Joshua Hill, eh?» mi chiede il rosso di prima. «Lo conosci?» chiedo confusa. «Sì, viene tutte le estati, eravamo amici, fin quando non mi ha soffiato la ragazza.» mi spiega sedendosi accanto a me sul bagnasciuga. «Mi dispiace...» gli sussurro continuando ad ammirare il cielo. 

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Ciao lettori e lettrici ❤️ ✨
Finalmente posso svelarvi il volto della protagonista del romanzo, colei che tutti adoriamo e ci sta facendo emozionare con le sue storie.

Pronti?

Ecco a voi: Evie Scott.

Vi piace? Rispecchia l'idea che avete avuto su di lei?

Vi ricordo di seguirmi su instagram in cui pubblico tante informazioni inedite sul romanzo e tutto ciò che c'è da saper inerente al romanzo e a tante altre cose: _diariodiunascrittrice_

Vi aspetto ❤️🦋

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora