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Stamattina la sveglia di mio padre ha iniziato a suonare alle sette per poi finire alle otto quando ha deciso di spegnerla e alzarsi dal letto per andare al lavoro. Mi sveglio anche io e mi sistemo per andare in ufficio con lui e dedicarmi alle mie quattro ore lavorative.

Arrivo in ufficio e trovo Steve seduto alla sua scrivania con gli occhi rossissimi pieni di sonno, che cerca di leggere il libro che ha tra le mani.

«Buongiorno principessa. Come stai?» mi accoglie sbadigliando. «A te vedo che non si tratta di un "buongiorno".» ridacchio. «Nottata con un ragazzo.» dice malizioso. «Abbiamo fatto conquiste eh?» mi mostro curiosa. «Spero sia quello giusto, anche se mi ha detto che non ha mai avuto una relazione seria.» sbuffa. «Non correre, altrimenti ci rimani male.» gli consiglio.
Annuisce e riprende la sua lettura apparentemente noiosa.

Mi fiondo totalmente in una lettura gialla molto avvincente, non avevo mai letto un romanzo giallo così intrigante. È scritto benissimo. Sembra che lo scrittore sappia chi ha davanti e cosa si aspetta. Si chiama Emanuel Johnson, ha solo ventitré anni ed è il suo primo romanzo. Dopo aver letto tutto il libro di trecento tre pagine in due ore e mezza, lo cerco su instagram e decido di seguirlo, voglio complimentarmi con lui.

«Sai che non si può?» mi avverte Steve. «Lo so. Gli scrivo in incognito.» rispondo preparata. «Ti chiederà come hai la sua bozza.» mi fa notare. «Gli scrivo dopo averlo pubblicato.» cambio idea seguendo il consiglio di Steve. «Sei così decisa sorella! Sarà anche bello oltre che bravo?» chiede malizioso avvicinandosi al mio pc per sbirciare il suo profilo instagram. «E' fregno rossa!» afferma compiaciuto. «Non m'interessa la sua bellezza, il suo talento è sbalorditivo.» dichiaro. «Certo...il suo talento.» dice indicando i pettorali ben in vista in una foto sulla spiaggia. Ridacchiamo rumorosamente e questo causa il rimprovero da parte di mio padre che in quell'esatto momento passava dal nostro ufficio per prendere un caffè.

-Mc? -mi scrive Steve a cinque metri da me.

-Ci sto.

Arrivata l'ora di pranzo, raccogliamo tutte le nostre cose e raggiungiamo il Mcdonald's con la sua auto rossa.

«Colori sobri Steve!» urlo entrando nella sua auto. «Dai i tuoi capelli si abbinano perfettamente alla mia Mercedes.» scherza.

Ordiniamo i nostri panini e poi gli racconto cosa è successo ieri sera durante la festa a casa di Grace, raccontandogli di Ella e della sua scopata plateale con Marvin, rimane scandalizzato ma allo stesso tempo poco sorpreso perché Marvin abita accanto a casa sua e invita una donna all'ora e sa che non è un bravo ragazzo.

Nominandolo, vediamo fare il suo ingresso nel fast food insieme a Ethan, non ci hanno ancora visti e spero non ci vedano, altrimenti potrei uccidere il biondino.

«La tua amica come sta?» mi chiede Steve. «Male. Non vuole uscire di casa e non vuole tornare a scuola.» gli rispondo pensierosa.

Senza pensarci due volte, dopo aver divorato il mio Crispy Mc Bacon, mi alzo di scatto e mi avvicino al tavolo dove stanno seduti i due principini.

«Ehi rossa!» esclama Ethan sorridente. «Ciao.» rispondo acida. «Abbiamo gli animi bollenti oggi...» interviene Marvin. «Tu non parlare.» dico nervosa. «Non ti scaldare.» risponde lui.

«Sei consapevole di aver rovinato la reputazione di una ragazza che provavo semplicemente un sentimento nei tuoi confronti? Sei consapevole di essere una persona di merda? Anzi, non ti reputerei una persona...un animale forse ti si addice di più. Quegli animali sporchi, senza cervello, cattivi. È questo quello che sei Marvin.» mi sfogo.

«Come diavolo ti è venuto in mente di dire al microfono una cosa così intima e privata?» chiedo con tono alto prendendo una pausa.

«Hai ricevuto il tuo trofeo? E qual è? L'approvazione e la stima di quattro coglioni come te?» mi giro verso Ethan.

«Com'è portarsi sulla coscienza il dolore di una ragazza dolce e gentile come Ella? È stato facile prenderti gioco di lei nel momento in cui era ubriaca...Tutti sappiamo scopare così, ma chi te la darebbe da sobria? Nessuno.» sbraito urlando facendo girare tutti verso di noi. «Evie smettila.» risponde Marvin irritato. «Stai esagerando.» s'intromette l'amico.

«Sto esagerando?!» ripeto la sua affermazione. «Certo, tu sei esattamente come lui, sei una merda anche tu!» urlo.

In tutto questo Steve si gode lo spettacolo da lontano e mi incoraggia.

«Perché non te ne torni dal tuo amico gay?» chiede Ethan facendomi arrabbiare ancora di più. «Sei un coglione.» mi limito a rispondergli. «Tu rimani sfigata.» controbatte cattivo.

Dopo questa sua affermazione, mi allontano con le lacrime agli occhi e cercando di nascondere il mio viso, Steve mi porta via da lì.

«Gli hai fatto fare una figura di merda, sei stata brava.» mi consola. «Fossi in Ella sarei fiera di avere un'amica come te.» continua. «Il suo amico è il ragazzo che ti piace?» mi chiede pur sapendo la risposta. «Non ti merita Evie.» conclude accarezzandomi il viso. 

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora