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È mezzogiorno.
Abbiamo dormito l'intera mattinata, stanche per la festa sulla spiaggia e stanotte ne abbiamo un'altra simile.

Chiamo mio padre che sarà a lavoro e nel momento in cui mi chiede: «Come sta andando?» mi ricordo che devo ancora rispondere a Wilson. Gli racconto com'è andata la giornata di ieri, lui mi racconta la sua, abbastanza noiosa e mi confessa di essere uscito con Rose, la mamma di Ethan. «Papà, non hai la mia approvazione.» dico desolata. «Non puoi aver dimenticato la mamma così presto.» continuo. «Tesoro, è un'amica, non posso stare sempre in salone.» ridacchia. Annuisco e poi chiudiamo la telefonata.

Prima di immergermi nella vasca, rispondo al messaggio su instagram di Ethan e gli scrivo così:

-Los Angeles è bellissima.

-Solo Los Angeles o anche i suoi cittadini?

-Ti farò sapere. -scrivo con l'emoji dell'occhiolino.

Butto il telefono sul letto, mi spoglio e mi fiondo nella vasca con acqua fresca.

Passa qualche minuto e poi anche Jenna decide di farsi il bagno insieme a me, come quando eravamo piccole. Ci facciamo una foto ricordo e poi usciamo dalla vasca pulite e profumate. Ci asciughiamo i capelli a vicenda e chiedo a Jenna di lasciarmeli ondulati, tanto oggi pomeriggio si sarebbero rovinati al mare.

«Grace ha una cosa da raccontare.» dice Ella appena ci vede uscire dalla stanza per andare a pranzo insieme. «Ah no, già sapete quanto è troia, quindi non c'è bisogno di raccontarlo.» dice severa. «Che succede?» chiedo preoccupata. «Niente, Ella vuole fare la paladina della giustizia.» sbuffa Grace. «Spiegate.» insisto. «Si è scopata Samuel.» dice Ella senza pensarci due volte. «Non perde tempo a farsi tutti i ragazzi che le passano davanti, la sua vagina è free.» continua cattiva facendo innervosire Grace. «La mia vagina, hai detto bene, ci faccio quello che voglio. Ok?» dice con tono alto. «Ella, a me non interessava Samuel, se stai cercando di difendermi, non devi preoccuparti, è tutto ok. Grace è sempre stata così e in quanto sua amica dovresti saperlo e dovresti fregartene, al massimo ci ridi su. La vita è sua, può fare quello che vuole.» argomento cercando di calmarle senza riscontri positivi.

Le due ragazze mantengono il broncio per tutto il pranzo e anche per i primi venti minuti sulla spiaggia, fino a quando Jenna con le sue doti psicologiche innate riesce a farle riappacificare e possiamo tornare a goderci la nostra meritata vacanza.

Il sole è tramontato e noi facciamo ritorno nelle nostre stanze per uscire un po' e poi andare all'altra festa senza nessun dress code.

Mi lavo e successivamente indosso un vestito blu elettrico corto aderente, con i sandali bianchi e la borsetta bianca che sono costretta a portare poiché dobbiamo prima farci una passeggiata e cenare da qualche parte.

«Sei uno schianto rossa!» esclama Jenna uscendo dal bagno con una gonna lunga morbida nera, un top bordeaux e dei sandali neri molto carini.

Scattiamo una foto per la storia di instagram e ricevo immediatamente la risposta di Ethan, così iniziamo a parlare e lui non fa altro che prendermi in giro.

-Ti manco così tanto che non fai altro che rispondere alle mie storie su instagram?

-No, sto così bene...Non puoi restare lì?

-Magari Wilson!

-Detroit è una città migliore da quando non ci sei tu.

-Sì? Allora non scrivermi.

-Mi annoio, qui è mezzanotte, a breve devo andare ad una serata. Sto aspettando Carter.

-Non m'interessa. -scrivo velocemente.

Visualizzato senza risposta meritato.

«Andiamo?» chiede Jenna distraendomi dal telefono. «Andiamo.» rispondo subito.

Prendiamo l'ascensore, pigio sul tasto 0, ci dirigiamo verso l'uscita dove ci sono le altre che ci aspettano impazienti e c'è sempre il ragazzo che ogni volta che ci vede rimane imbambolato.

Se è interessato ad una delle mie amiche perché non fa il primo passo?

Camminiamo per le strade di Los Angeles e poi Ella propone di tornare presto a casa stanotte e andare ad Hollywood domani. L'unica che accetta sono io e quindi per la prima volta decidiamo di fare cose diverse. 

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora