36

227 7 0
                                    

Le dodici chiamate consecutive di Jenna mi svegliano e dopo averla insultata in silenzio la richiamo e le chiedo cosa succede.

«Tra mezz'ora al bar vicino la biblioteca.» inizia. «Abbiamo convinto Ella ad uscire, ha bisogno di noi.» continua. «So che è il bar in cui lavoro Hill, fregatene ed esci.» conclude. «A dopo scema.» roteo gli occhi chiudendo la chiamata.

Accendo internet e trovo tantissime notifiche inaspettate, sono stata invitata ad un evento su facebook: "BYE SUMMER" è la festa con gli studenti della nostra scuola nella villa di Grace per salutare l'estate. Ci sono anche dieci notifiche di whatsapp: quattro sono messaggi di Ella che mi chiede di raggiungerla al bar e mi ringrazia per averle fatto capire che deve superare il tutto a testa alta e i restanti messaggi sono da parte di Ethan, ma non ho voglia di leggere le sue stronzate, quindi mi preparo per andare dalle ragazze.

Arrivata al bar con un paio di jeans e un top azzurro con le margherite, saluto le ragazze e ordiniamo subito la colazione super calorica.

«Grazie ragazze, senza di voi non ce l'avrei fatta.» afferma Ella sorridente. «Noi ci saremo sempre brunetta.» risponde Grace facendole l'occhiolino. «Adesso come stai?» chiede Page. «Abbastanza bene, è un coglione, non devo dargli agio di godere vedendomi soffrire.» risponde sincera. «Alla festa per salutare l'estate gli dimostrerò che ha fatto male solo a sé stesso.» continua fiera. «Così ti vogliamo piccola!» esclama Jenna.

Io nel frattempo avvolta dai mille pensieri non riesco a dirle nulla di sensato se non un semplice "ti voglio bene".

«Che ti succede rossa?» chiede subito Page. «E' tutto ok.» mento. «Spara.» mi sprona Ella. «Ethan?» chiede Jenna. «Mi cercavate?» interviene proprio lui dalle mie spalle coperte dai lunghi capelli rossi appena allisciati.

Il mio viso diventa dello stesso colore dei capelli ed evito di girarmi fingendo di sorseggiare il mio frullato di fragole ormai finito.

«Evie devo parlarti.» dice Ethan serio cercando di attirare la mia attenzione verso di lui.

Le ragazze rimangono in silenzio con lo sguardo rivolto su di me e io continuo ad ignorare lo stronzo.

«Scott.» dice toccandomi la spalla. «Ethan vai via.» rispondo senza guardarlo. «Un minuto.» mi implora. «Sto con le mie amiche, un altro giorno.» continuo senza voltarmi. «Scott guardami.» mi invita. «Vai via.» ribadisco e questa volta se ne va davvero.

«Ora ci spieghi cosa è successo.» dice Grace.

Spiego cosa è successo al McDonald's ed Ella si sente in colpa anche dopo averle detto che lei non c'entra niente.

Usciamo dal bar e decidiamo di farci un giro vicino al mare per respirare un po' di aria pulita ma come non detto sulla spiaggia c'è una festa e ci sono sia Marvin che Ethan che ballano e fumano interrottamente.

«Andiamo via.» propone Page. «No.» rispondiamo io ed Ella simultaneamente. «Non vi fa bene stare qui.» continua Page preoccupata per noi. «Stiamo bene.» la rassicura Ella prendendomi la mano.

Ci togliamo i sandali e balliamo tutte insieme sulla sabbia bollente.

Si avvicinano dei ragazzi muscolosi e molto carini, ci offrono dei calici di vino rosso e nonostante io non beva, per dimostrare ad Ethan di non essere come dice lui, bevo il mio calice tutto d'un fiato.

«Bere alle undici di mattina non è proprio da brava ragazza.» mi dice Jenna ridendo. «È buono.» dico soddisfatta. «E' vino rossa sorella, è ovvio che è buono.» s'intromette Grace dopo aver bevuto già due calici di vino insieme al biondo muscoloso.

«Non devi bere per lui.» sussurra Ella vedendomi bere altri tre calici di vino rosso. «È buono.» mi limito a dirle. «Bevi?» mi chiede un tipo con i capelli scuri e gli occhi chiarissimi, annuisco e mi offre uno shot di vodka e questo shot mi ha dato la botta decisiva per non farmi capire più nulla, gira tutto, rido di continuo e ho un senso di nausea fortissimo.

«Stai bene?» mi chiede il tipo. «Sì.» rispondo ridendo. «Ok...» risponde insicuro andando via.

Barcollo, a mal la pena mi reggo in piedi, non riesco più a reggere le scarpe, sento le gambe tremare, non so cosa mi stia reggendo in piedi perché le gambe non le sento più.

«Evie!» grida Jenna. «Svegliati, ti prego!» grida ancora.



--------------------------------------------------

Ciao lettori e lettrici!!

Scusate l'assenza di questi giorni...Sono in piena sessione estiva e di conseguenza ho pochissimo tempo per dedicarmi ai mie hobby a causa dell'intenso studio. 

Farò il possibile per pubblicare più capitoli possibili!

Vi adoro.

INCASTRO (IM)PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora