capitolo 1: piccola omega? (*)

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10 ANNI PRIMA

quella mattina non potevo immaginare che tra poche ore la mia vita sarebbe cambiata completamente, in peggio.

"mi dispiace, ma sua figlia è un'omega" disse la signora con il camice bianco davanti a me e mia madre.

A quell'età non potevo capire il peso di quelle parole, ero una semplice  bambina si 6 anni,
Ma col tempo capii che non erano nulla di buono.

PRESENTE

"OH CAZZO NON POSSO FARE TARDI IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA!!"
urlai poco prima di cadere di faccia dal letto, al solito, ogni mattina la stessa storia.
Mi tirai su in fretta prendendo i vestiti dall'armadio e mi buttai all'interno del bagno, letteralmente

Poco dopo usci di casa con la felpa mezza addosso e un muffin  al mirtillo tra i denti, erano i miei preferiti.

Non abitavo molto lontano dalla UA, infatti potevo tranquillamente fare la strada a piedi e godermi il bellissimo panorama; la periferia
Stupenda vero?

Tutti i giorni potevo godermi quel bellissimo panorama,
Ma quella mattina no.
Ero in ritardo di 10 minuti pieni  ormai e non avevo assolutamente tempo da perdere.

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Ero in mezzo ai corridoi della UA
in cerca della 1A.
Accidenti ma questa scuola è enorme!

Ok, Non può essere così tanto pensai, appena trovai la 1A entrai senza pensarci due volte.
Come non detto

Mi trovai davanti un professore dentro un sacco a pelo giallo che mi guardava da testa a piedi, era furioso.

"Sei in ritardo" pronunciò con espressione scocciata "siediti vicino a bakugo" disse indicando un ragazzo con i capelli biondo cenere che mi guarava con le braccia dietro la testa.

Mentre mi sedevo ovviamente mi fissavano tutti.
Che bell'impressione che devono avere di me, primo giorno di scuola e già in ritardo pensai dandomi uno schiaffo mentale.
Sono un disastro

Per gentilezza rivolsi un sorriso al ragazzo biondo e mi sedetti al posto difianco al suo.
Dopo poco il proffessore continuò a parlare.

"Come ho detto poco fa, prima che ci interrompessero" mi guardò "oggi faremo un test per verificare i vostri quirk, mettetevi le uniformi e aspettatemi fuori"

In classe si alzarono tutti, presumo verso gli spogliatoi, così li seguii
Ma mentre mi alzavo andai a sbattere contro una persona.

"Oh, scusa non stavo guardan-" stavo per scusarmi ma il biondino mi femrmò.

"guarda dove vai la prossima volta ragazzina" sputò con tono acido.
Wow qualcuno è aggressivo
Da come si comportava e dai suoi profumi era sicuramente un alfa, ci avrei scommesso l'occhio della testa.

"Ehi ti ho chiesto scusa!" Dissi in modo che mi sentisse, oh si che mi aveva sentita, ma aveva deciso di ignorarmi.
Non oggi

"Stronzo" mi scappò,ma mi pentii subito quando fermò il suo passo, pregai con tutta me stessa che non lo avesse sentito e che si fosse fermato per allarsi la scarpa ma a quanto pare quella mattina andava tutto storto.
Grande t/n! Stamattina non volevi svegliarti? Tra poco non lo fari proprio più.

"COSA HAI DETTO!?" mi urlò contro pundando i suo occhi rubino su di me, aveva alzato la mano che sbrilluccicava, molto probbabilmente era opera del suo quirk.

È ovviamente opera del suo quirk! pensai fissandola terrorizzata.
Non sapevo quale fosse, ma non me lo feci dire due volte e corsi via, superandolo in fretta.

Quando girai l'angolo sospirai pensando non mi avesse seguita ma ripresi a correre più velocemtne quando vidi il biondino alle mie calcagna.

Oddio questo psicopatico mi uccide! Me lo sento oggi è il giorno in cui io, t/n t/c tiro le cuoia!

Girando un altro angolo vidi una strana porta e senza starci troppo a pensare ci entrai. Sembrava uno sgabuzzino.
Ew, puzza come uno sgabuzzino
Pensai tappandomi il naso, ero sensibile agli odori.

Rimasi li per qualche minuto, quasi andai in apnea quando sentii dei passi avvicinarsi, ma una volta allontanati ridiedi aria ai miei poveri polmoni.
Mi avvicinai alla porta per uscire da quel porcile ma la maniglia si abbasso prima che potessi fare nulla, procurandomi una serie di brividi... di terrore.

"Trovata" disse,con un ghigno in faccia.
Io indietreggiai fino a toccare il muro dietro di me, ero in trappola.

Si avvicinò pericolosamente a me e le mie guancie assunsero un colorito roseo, involontariamente abbassai la testa per non guardarlo in faccia.

"Tsk" disse semplicemente voltandosi per andarsene.

"Tutto qui?" Chiesi delusa, insomma, mi aveva seguita tutto il tempo giocando a nascondino e adesso se ne va?

Perche cazzo non mi sto mai zitta?!
Istintivamente mi morsi la lingua, impedendole di fare altri casini.

Il biondo si girò verso di me e mi ritrovai spiaccicata al muro con lui poggiato su di esso, dietro di me, eravamo tremendamente vicini e le sue braccia mi tenevano in gabbia, come un povero uccellino indifeso.

"Prova a ripererlo ancora" mi disse, sentivo il suo fiato vicinissimo e la cosa mi mandava fuori di testa.
Io ero pur sempre un omega di natura quindi evitavo costantemente il contatto il visivo con lui.

Cercavo il più possibile di trattenere i miei feromoni ma la natura ebbe la meglio.

"Non sfidarmi piccola omega" e se ne andò lasciandomi li, con la testa che esplodeva e le guance a fuoco.

Come diavolo mi ha chiamata?!

Piccola omega?

SPAZIO AUTRICE:
Hi evryone questo è il primo capitolo, mi scuso in anticipo per gli errori grammatali, è stato modificato perciò se lo trovate diverso è normale! Bye

Because i love you, idiot ||bakugoxreader||OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora