Sentii bussare dientro la porta d'ingresso di casa mia.
"È aperto" dissi mentre finivo di smanettare in cucina.
Ero in una casa di campagna abbastanza grande, due colori predominavano;il marrone chiaro e marrone scuro, come il legno.
Il camino era acceso da un po' e in casa c'era calduccio, la tavola era apparecchiata per quattro persone."Ciao amore" mi disse una donna bionda, sulla quarantina dandomi un bacio sulla guancia, lasciandomi il segno del rossetto che portava spesso, io mi pulii con la mano mimando un 'ew' con la bocca.
era accompagnata da un'altro uomo."Ciao mamma" dissi io con un sorriso, dopo essermi pulita.
Avevo i capelli raccolti in uno chignon e adosso avevo il mio comodissimo pigiama con i quadretti rossi e neri e una maglia bianca enorme.
"Ciao piccola peste" mi disse mio padre accarezzandomi la testa prima di assaggiare con un dito la cena -ricevendo uno schiaffetto da parte mia- e raggiungere la tavola con la moglie.
Insieme a loro c'era una piccola sagoma di cui non ricordavo il volto e nemmeno l'esistenza ma non ci diedi molto peso, mi concentrai sui miei genitori.
Afferai la tegliera con dentro la nostra cena e raggiunsi la mia famiglia a tavola e versare a ciascuno di loro un
Il tempo si fermò e quella che era una normale cena di famiglia si trasformò in una serata orribile.I miei genitori erano andati a lavoro insieme, avevano avuto una chiamata d'emergenza ed erano stati costretti ad andarsene anche se erano le undici di sera, fu tutto tranquillo, rimasi sul divano della sala con in mano delle patatine a guardare un film, mentre la figura ignota di trovava in quella che doveva essere la stanza degli ospiti, continuai a sgranocchiare i miei snack finchè non sentii bussare alla porta di casa.
Mi azai svogliata, lasciando andare le mie adorate patatine sul divano, erano sicuramente i miei genitori, facevano sempre così, si dimenticavano spesso la roba e si davano la colpa a vicenda, erano assurdi! 'Caro ti sei dimenticto questo!' 'Cara hai preso questo?' Risi a quei ricordi.
"Vi siete dimenticati qualcosa? Tutte le volte la stessa storia, perdereste anche la vostra stessa testa se non fosse attaccata al collo siete-" dissi aprendo la porta con un sorriso pensando fossero i miei genitori, ma quel sorriso svanii non appena vidi 2 poliziotti davanti al portico di casa mia.
"P-perchè siete qui?" Chiesi preoccupata, non era mai una buona cosa nei film che guardavo.
"Sei t/n t/c?" Chiese uno dei due.
"Si sono io" dissi appoggiandomi alla porta, in procinta ad uno svenimento.
"Mi dispiace informarla ma c'è stato un'incidente che ha coinvolto anche la sua famiglia, un camion è andato adosso alla macchina dei suoi genitori" mi disse l'altro.
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Because i love you, idiot ||bakugoxreader||Omegaverse
Fanfiction[ in corso ] Non innamorarti di me. in una società divisa in alfa, beta e omega t/n è una ragazza di 16 anni nata omega, da parte della madre. t/n abita da sola da quando i suoi genitori sono deceduti a causa di un incidente... o forse non è così...