"Il primo giorno alla UA è stato molto stancante mamma, non puoi capire che fatica, Aizawa penso che mi odi...già decisamente" dissi mentre staccavo un petalo dalla margherita che avevo in mano."Ho fatto nuove amicizie, e devo dire che sono tutti simpatici li dentro" continuai.
"Apparte per un biondino sgorbutico, penso si chiami bakugo, è un alfa come te papà... non lo sopporto!" dissi mentre continuavo la tortura a quella povera margherita.
"È un 'so tutto io' che si crede superiore a tutto e tutti" abbassai lo sguardo e guardai l'ora sul telefono
"Accidenti! Ora devo andare, si è fatto tardi, vi voglio bene" dissi baciando la mia mano e appoggiarla al marmo freddo, delle loro lapidi.
Orano ormai 3 anni che i miei genitori non c'erano più e ogni tanto mi ritrovavo seduta per terra a parlare con le loro rispettive lapidi grigie, sperando che in qualche modo potessero sentirmi.
Ormai si era fatta sera e stavo tornando con passo svelto a casa.
Abitavo in un posto un pò rintanato infatti non c'era molta luce, e le persone che abitavano lì non erano proprio delle migliori.Mentre aprivo la porta del mio piccolo appartamento nascosto dai palazzi sentii una voce famigliare.
"Non è un pò tardi quest'ora per te tornare a casa?"
Mi girai "buona sera signor takeda" dissi con il sorriso "lo so, lo so, mi dispiace, so che è tardi ma non mi sono portata il telefono dietro" mentii, al povero vecchietto che mi guardava dal suo balconcino, amava quel balcone, molto probbabilmente aveva saltato la sua puntata serale della telenoveva che stava guardando per aspettarmi.
Non mi sembra una buona idea dirgli la verità; ovvero che ho passato tutto il pomeriggio a parlare con le lapidi dei miei genitori, mi avrebbe presa per pazza pensai
Il signor Takeda era un amico stretto dei miei genitori, conosceva mio padre da quanxo era in fasce e lo stesso con me, da quando erano morti lui aveva sempre cercato di essere un buon tutore, non avendo nessuno al di fuori di lui si prese cura di me, fino ad oggi, per me non era stato semplicemente un tutore ma un nonno paterno.
"Ti rendi conto del posto in cui vivi? È pericoloso quaggiù, lo sai che nelle tue condizioni a quest'ora dovresti già essere nel tuo letto al caldo" mi rimproverò.
Si a volte era molto protettivo... troppo protettivo, ma lo faceva per il mio bene, aveva promesso ai miei genitori di prendersi cura di me e ce la stava mettendo tutta.
"Si lo so, ero andata a trovare mamma e papà, non mi ero resa conto dell'orario" alla fine gli dissi la verità, per tutto quello che faceva per me, dirgli la verità era il minimo che potessi fare "mi dispiace"
"Non devi dispiacerti, devi solo fare attenzione, di certo i tuoi genitori si rivolterebbero nella tomba se sapessero che sei ancora in giro a quest'ora" mi disse ridacchiando, ma io non mi aggiunsi a lui.
"Buona notte t/n" mi disse entrando in casa.
"Buona notte"
-una settimana dopo-
Era ora di pranzo e io mi diressi verso un tavolo vuoto
Devo assolutamente studiare inglese, tra poco c'è la verifica e devo ancora-
Continuai ad avanzare, almeno finchè non mi sentii chiamare."ehi t/n dove vai?" Mi chiese il broccoletto sventolando le braccia, nella mi direzione.
Ed ecco che il mio tentativo di studio non va a buon fine, insomma io ci ho provato ok?
Ma se ogni volta c'è qualcosa che mi blocca vuol dire che è un segno del destino, io non devo studiare inglese.Mi diressi verso il loro tavolo, vicino a deku C'erano anche Uraraka, Iida e Tsuyu, dopo una settimana ero finalmente riuscita a imparare i loro nomi, e sinceramente ero fiera di me stessa, era un record, ci mettevo sempre dei mesi ad imparare i nomi dei miei compagni di classe.
Mentre continuavo ad avanzare il mio sguardo venne interrotto da una figura, e dopo pochi secondi me la ritrovai a dosso, finendo per terra, ormai io e il pavimento avevamo un certo fealing, ero perennemente lì."Auch! Ma si può sapere-" iniziai a parlare mentre mi massaggiavo la natica destra, sulla quale ero miseramente caduta.
"Guarda dove cammini" mi interruppe la voce del tizio che era davanti a me, un tono acido, terrificante e maleducato, poteva mai essere un altra persona se non-
"Katsuki..." sussurai a denti stretti mentre respingevo la rebbia nei suoi confronti, ci mancava un altro scandalo.
Tra tutti gli studenti presenti in questa scuola, perchè vado sempre contro di lui?
"Sai, dovresti imparare la parola scusa BAKA-GO"
Dissi alzandomi in piedi, mentre mi scuotevo i vestiti per torgliere la polvere."COME CAZZO MI HAI CHIAMATO!?"
"Che c'è? sei per caso diventato sordo ?
Ho detto che dovresti scusarti B-A-K-A-G-O!" risposi facendo lo spelling.
Avevamo gli occhi di tutti addosso."Figlia di puttana!"
Uhu! Passiamo alle maniere forti?
Camminò velocemente verso di me, ma venne immediatamentd bloccato da delle bende, che conoscevo bene... fin troppo bene, i giorni precedenti avevano causato in me un trauma che riguardavano quelle bende, e non solo, Aizawa e le sue bende mi spaventavano a morte."Bakugo cosa volevi farle?" Chiese il professore con gli occhi rossi, mentre utilizzava il suo quirk.
Infernale, se posso aggiungere."Ugh...non volevo farle niente!" Rispose il biondo cenere cercando di liberarsi.
Io stavo cercando di trattenere una risata ma non ci riuscì, guardare il biondo in quelle condizioni era troppo esilerante così scoppiai a ridere, senza trattenermi.
"In punizione" disse aizawa semplicemente guardando prima lui e poi successivamente anche me.
Perchè mi sta guardando così? Ho una brutta, BRUTTISSIMA sensazione...
"tutti e due"
Ecco, appunto.
Per poco non mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo."Ma andiamo io non ho fatto nulla!" dissi mettendomi sulla difesa ma ottenni scarsi risultati.
Aizawa mi guardava malissimo, e non riuscì a contrabbaterlo.
Se gli sguardi potessero uccidere, io a quest'ora sarei gia morta stecchita 3 metri sotto terra.
così senza dire nulla mi sedetti per continuare a pranzare, scocciata.Perchè tutte a me?!
Maledetto biondino!
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Because i love you, idiot ||bakugoxreader||Omegaverse
Fanfiction[ in corso ] Non innamorarti di me. in una società divisa in alfa, beta e omega t/n è una ragazza di 16 anni nata omega, da parte della madre. t/n abita da sola da quando i suoi genitori sono deceduti a causa di un incidente... o forse non è così...