capitolo 21: resta (*)

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Passammo il resto della serata insieme, mi aveva comunicato che doveva prendere una salsa messicana piccante che aveva finito perciò dato che anche io dovevo fare la spesa decisi di unirmi a lui, all'inizio era contrario ma non mi importava tanto si sarebbe arreso all'idea.
Dopo ci fermammo in giro per i bar a parlare del più e del meno, anche se mi sembra strano mi piace stare in sua compagnia.

Andammo anche in un cat cafè, dove le persone dello staff lo avevano obbligato a mettere un cerchietto sulla testa a forma di orecchie da gatto,
Tirai immediatamente fuori il mio telefono e feci tutte le foto che potevo mentre con aria incazzata se la prendeva con le povere ragazze che lavoravano lì.

"Sorridi katsuki, su!" Lo incitai e appena si girò verso di me non era molto entusiasta.
"Però Devo ammettere che non stai per niente male" dissi trattenendo una risata, peggio di jiro non appena vede Kaminari in corto circuito.

"Non. Dire. Una. Parola." rispose puntandomi il dito contro mentre entrava dentro il negozio a passo largo.

Iniziammo a sederci al tavolo mentre ci godevamo i nostri ordini, fino a che un gatto non si appoggiò sulle mie gambe.
Aveva il pelo di un colore insolito, sembravano i capelli di Bakugo,
iziai ad accarezzarlo e lui mi morse.

"Ahi! Sembri tu in versione gatto, accidenti che male" dissi guardando più lui che il gatto, che iniziò ad addormentarsi.

"Ah si? Ti sta bene allora" mi rispose sorridendo, avvicinandosi un po per accarezzarlo anche lui.
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Eravamo appena usciti dal cat cafè e stranemente era ancora giorno.

"Che si fa?" Mi chiese lui.
"Vuoi fare ancora qualcosa? Allora vedi che ti piace stare in mia compagnia eh? Katsuki"
Ci avevo preso gusto a chiamarlo così.
Si girò di lato per cercare una scusa con cui rispondermi e appena la trovo tornò a guardarmi
"Non pensare chissà chè, a casa mi annoierei e basta e uscire da solo è deprimente perciò l'unica solozione per quanto pietosa sia sei tu"
"Come vuoi biondino"

Ci pensai un attimo e poi decisi di portarlo in un posto dove non avevo mai portato nessuno, era il mio posto speciale ma sapevo che potevo fidarmi di lui.

"Posso portarti in un posto in cui non ci ho mai portato anima viva?"
Mi rispose con un cenno così ci avviammo.

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"Dove stiamo andando?" Mi chiese lui tutto d'un tratto.

"Da nessuna parte, voglio ucciderti e seppellire il tuo cadavere" dissi sarcastica mentre continuavo a camminare.

"Come se ne fossi capace" mi rispose "non potresti vivere senza di me"

"Ma sta zitto, se mai è il contrario, la tua vita sarebbe parecchio noiosa senza me intorno, chi è che ti farebbe vivere mille avventure altrimenti?" dissi gonfiando il petto orgogliosa di me stessa.

"Ah davvero? Come l'atro giorno in cui siamo caduti come due coglioni davanti a deku e todoroki?
O quando sei caduta dopo aver spintonato me alla corsa del festival sportivo?"
Improvvisamentè arrossì ripensando a quello che era successo.
"S-sta zitto! Non indendevo quello lo sai bene! Sono solo stati errori di percorso"

"Oh si come no, con te vivo solo disastri e figure di merda altro che" alzò gli occhi al cielo tirando fuori un mezzo sorriso.
Lo feci anche io e successivamente gli feci il verso facendolo arrabbiare.
"Cos'hai detto?!"

"Nulla nulla! Ho solo detto che Siamo arrivati" risposi dopo essermi schiarita la voce.

Lo avevo portato davanti alla tomba dei miei genitori, sapevo che di lui potevo fidarmi, e dopo oggi volevo che anche lui si fidasse di più di me.
"Sono i tuoi genitori?" Mi chiese avvicinandosi alle lastre di pietra.
Gli risposi annuendo.

Because i love you, idiot ||bakugoxreader||OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora