capitolo 22: felice (*)

687 54 4
                                    


Aprii gli occhi, ero stesa atterra ed avevo tutto il corpo indolenzito, mi faceva tutto male.

Non capendo dove fossi cercai di tirarmi su a sedere con ottimi risultati e mi resi conto che ero dentro un edificio, strano da capire perchè era tutto distrutto.

'La mia testa' pensai toccando il punto in questione.
'Questo è sangue!?' Iniziai ad allarmarmi non appena vidi il liquido rosso sulle mie dita.

davanti a me c'erano macerie di palazzi, vetri rotti e pezzi di cemento ovunque guardassi.
C'era un chiasso enorme dovuto alla gente che gridava ma io la sentivo solo ovattata.

Ero come dentro a un muro, probabilmente ero ancora dentro al palazzo ma come cazzo ci ero finita?

Era molto buio e l'unica luce era dovuta allo spiraglio che c'era sopra la mia testa, dovevo uscire da qui.

Riprovai ad alzarmi e finalmente ci riuscì anche se un po barcollante, mi appoggiai ad un pezzo di marmo li vicino e lo usai per reggermi senza rischiare di cadere, avevo la testa veramente pesante, stavo per riappoggiarmi fino a quando non sentii dei passi corrermi incontro, e successivamente qualcuno afferrarmi la gamba.

"T/N! T/N! SEI SVEGLIA!" Urlò la persona stretta a me, sembrava la voce di un bambino e stava palesemente piangendo.
'Porca puttana ma che è successo?'
Mi era impossibile vederlo in faccia perchè rimaneva attaccato alla mia gamba senza smttere di piangere endi singilhiozzare.

"Chi sei?!" Cercai di dire ma dalla mia bocca non uscì nulla, non riuscivo parlare o neanche a muovermi e solo allora capii, mi resi conto di non essere dentro un sogno, questo era un ricordo, un ricordo che evidentementr avevo cancellato dalla mia mente, ma per quale motivo?.

Il bambino si staccò dalla mia gamba e mi afferrò la mano dicendomi di seguirlo, e così feci lo seguì verso il buio di quel grattacelo crollato per chissà quale ragione, mi fermai quando notai altre perone sedute tutte insieme, si stavano aiutando a vicenda.

Il mio corpo si mosse da solo verso qualcuna di loro e chiese spiegazioni, ma non riuscii a capire di cosa si trattava esattamente solo determinate parole come
'Avete... genitori... persi"
'Cosa dovevo capire?'

Il ragazzino con cui ero non perse tempo a strattonarmi il braccio e invitandomi ancora una volta a seguirmi in mezzo alla folla.

Quando finalmente ci fermammo lui caddè in ginocchio piangendo, il corpo si mosse in simultanea con il suo.
era sulle sue ginocchia che cercava di smuovere qualcuno, era il corpo di una donna ma non intravedevo il volto, non capii di chi si trattasse.

Il mio corpo si piegò in ginocchio come il marmocchio al mio fianco e guardò a terra, mi spaventai quando vidi delle lacrime scendere dalla mia visuale...

'Perchè sto piangendo...? Cosa sta succendendo?"

Il mio corpo si tirò su ma prima che potessi fare qualcosa mi svegliai di soprassalto.

"AH!" urlai tirandomi su a sedere immediatamente...
Era un ricordo...? Era tutto così dannatamente reale.

Mi toccai la testa e questa non sanguinava come avevo visto, perciò non poteva essere il presente... chi era quel bambino?
E il corpo su cui piangeva?
Perchè sapeva il mio nome?
Cielo, perchè tutto questo capita a me...

"Stai bene?" Chiese una volta in fondo al letto, solo in quel momento mi ricordai che dopo quello che era successo quello stesso giorno avevo chiesto al biondino di restare con me, già avevo incubi di mio, dopo una sera così sarei rimasta in after tutta la notte.

Because i love you, idiot ||bakugoxreader||OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora