"È proprio uno stronzo!" dice Jimin dopo, con la testa appoggiata sul bancone, completamente distrutto.
Ha mangiato tre fette della torta "Sei Grande!" di Tae e quattro martini, e ha mal di stomaco, ma non si sente male come lo era stato per tutta la giornata passando tra l'addestrare Jeongguk e il suo ammontare di lavoro cospicuo. Aveva quasi considerato di cancellare l'appuntamento al bar, se non fosse per il fatto che Tae si era dato così tanto da fare, e Serendipity era un bar sofisticato in cui non andavano mai, e ha veramente bisogno che qualcuno blocchi il suo turbinio di emozioni.
Non che quella persona fosse mai stata una drammatica come Tae.
"Lo sembra!" dice Taehyung, sbattendo la mano sul bancone. "Come osa venire e rubare il lavoro al nostro Jiminie? Che perfido! Dovrei duellare con lui all'alba per questo insulto. È ingiusto, non è vero?"
Il barista si trova d'accordo con lui, come lo ha fatto per qualsiasi cosa che Taehyung dice, perché Taehyung ha continuato a sbattere le palpebre come un cerbiatto smarrito dal momento in cui sono entrati. Gli passa un altro paio di drink facendo l'occhiolino, mormorando "Dalla casa," e Taehyung lo ringrazia con una risatina.
"Non ci credo che tu stia cercando di andare a letto con uno nel mezzo della mia crisi," si lamenta Jimin mentre il barista se ne va per fare il suo lavoro.
"Riuscendo, vorrai dire," dice Taehyung. "Il tipo è appeso al mio dito. Mi ha già dato il suo numero due volte. Ma stiamo parlando di te! Che cosa farai?"
"Il mio lavoro, penso," dice Jimin, rassegnato. "Non ho altra scelta."
"Potresti licenziarti."
"E poi chi andrebbe a fare la spesa per te?" chiede Jimin, sorridendo sul bancone mentre Taehyung lo pizzica.
"Ti faccio ottenere così tanti drink gratis che siamo praticamente pari," dice Taehyung. Si abbassa per baciare Jimin sulla fronte, passando la sua mano tra i suoi capelli. "Ma seriamente. Potresti licenziarti. Sei veramente bravo nel tuo lavoro. Ci sono altre compagnie che fanno... cose da ufficio."
Jimin ride leggermente, chiudendo gli occhi. Taehyung non ha idea di cosa lui faccia, e gliene importa ancora di meno, ma gli vuole bene ed è piacevole. Tae è piacevole.
"Non dormire," dice severamente. "Ti ho detto che non ti porto a casa. Dai, appoggiati alla mia spalla. Questo dovrebbe creare un bel quadretto per 'sto tipo. Cerca di apparire più sessualmente soddisfatto e meno esausto a causa del lavoro, ok?"
"Non voglio essere i tuoi preliminari," si lamenta Jimin, ma Taehyung lo sta già manovrando con una forza sorprendente, e prima che se ne possa accorgere si ritrovano del cibo davanti a loro, anche se non servono cibo nel bar, e Jimin deve ammettere che si sente meglio assorbendo zuccheri. Poi si alza, la stanza gira un po' di meno, e Taehyung lo guarda affettuosamente.
"Scusami se sono un tale peso 'sta sera," dice Jimin. "Ci saremo dovuti divertire."
"Io mi sto divertendo un sacco," dice Taehyung. "Inoltre, non è colpa tua. La colpa è dei tuoi capi, e quello stupido novellino. Jeon Jeongguk."
"Fanculo Jeon Jeongguk," ringhia Jimin, di riflesso, "Non sa nemmeno come usare Excel!"
Taehyung lo guarda stupito. "Si è laureato da una delle migliori università di business e non sa come usare Excel? Io so come usare Excel, e sono un idiota."
"Non sei un idiota," dice Jimin. "Sei geniale. Ok, sa come aprirlo, ma non conosce nessuna delle funzioni utili. Non sa nemmeno far ruotare una tabella! Come puoi far capo una persona che non sa far ruotare le cose!?"
"Scioccante," dice Taehyung, ma la sua voce era divertita, e Jimin gli fa la linguaccia. "Scusa, ma mi stai perdendo. Fidati di me, sono arrabbiato anche io, ma forse potremmo essere arrabbiati un po' più in generale?"
Jimin sospira. "È solo che mi ci vorrà un'infinità per formarlo, e ho già tante cose da fare. E volevo veramente quel lavoro."
"Lo so, tesoro," dice Taehyung. "Vuoi che lo sfidi a duello?"
"No," dice Jimin, col broncio. "Probabilmente finiresti con l'andare a letto con lui o cose, e sai che non puoi farlo con le persone con cui lavoro."
"Aspetta, è carino?" chiede Taehyung.
"Ti interessa saperlo?" chiede Jimin, e Taehyung fa il finto offeso finché Jimin non cede. "Beh, penso che lo sia. Non lo so. È tipo un adolescente. Deve avere almeno tre anni in meno rispetto a noi."
"Che distanza insormontabile," dice Taehyung sussultando. "Tre anni interi."
"Stai zitto!" dice Jimin. Contorce la faccia cercando di ricordarsi. Ha passato la maggior parte della sua giornata con Jeongguk, ma è stato arrabbiato, e distratto da tutte le sue altre priorità, e non riusciva a rammentare la sua faccia. Solo una generale espressione di giovinezza. "È abbastanza figo. Almeno, indossa un abito che lo fa apparire figo."
"Beh, dal lato positivo, quindi," dice Taehyung. "Puoi sempre immaginartelo nudo quando ti arrabbi troppo per avere a che fare con lui."
"Posso dire con certezza che non immaginerò mai Jeongguk nudo in tutta la mia vita," dice Jimin risolutamente, "Ora parlami del nuovo ruolo per cui hai fatto un'audizione. Per favore. Tornerò a quell'inferno di lavoro troppo presto e ho bisogno di una distrazione."
Taehyung fa un gande sorriso e lo guida attraverso un copione disorientante, reso ancora più disorientante dalla maniera vaga di Taehyung di ricordare le cose, ma sembra qualche tipo di film storico europeo che spiega la sua nuova ossessione per i duelli con la spada. Per quando tornano a casa, cantando le canzoni di pirati in canone, Jimin pensa che non avrebbe mai avuto il morale più elevato di ora.
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Nemesis: Love - Jikook (traduzione)
FanfictionPark Jimin lavora duro, e tutti lo sanno. Piace al suo capo, i suoi colleghi lo adorano, e sa che è solo una questione di tempo prima che ottenga una promozione dal livello delle scrivanie per qualcosa di migliore. Tutto quello che deve fare è padro...