Capitolo 5.1: Desiderio di Morte

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"Ho bisogno di fotocopie."

Jimin gira sulla sedia, guardando Jisoo che sta ancora cercando di trattenere le risate. A lui fa di sicuro piacere che la sua guerra continua con Jeongguk diverta qualcuno. È stata una settimana da quando Jeongguk ha annunciato che sarebbe stato lo Yoda più alto e cattivo di Jimin, ma Jimin si sente più annegare in una palude che diventare un Jedi manageriale. Litigano per la maggior parte del tempo, costantemente, e ultimamente Jeongguk ha iniziato a infastidirlo con incarichi stupidi a tutte le ore del giorno.

Quindi a Jisoo può anche divertirsi, ma lui non si sente particolarmente felice, e la faccia di Jeongguk è tutto tranne che compiaciuta quando tiene in mano una pila di fogli.

"Non sai come usare la fotocopiatrice?" chiede Jimin, giusto per essere maleducato. "È abbastanza complicata."

"Sono sicuro che lo sia," dice Jeongguk. Appoggia la pila di fogli sulla scrivania di Jimin. "Dieci copie, per favore, ordinate e pinzate."

"L'assistente di Yoongi può farlo per te."

"Di sicuro può. Ma lo sto dicendo a te. Portameli in ufficio."

Jeongguk gira i tacchi, sorridendo ampiamente a Jisoo e al resto dei colleghi di Jimin mentre lo fa. Jisoo sghignazza a volume più alto, aspettando che Jeongguk sia fuori dalla portata d'orecchio prima di dire, "Mannaggia, ti odia."

"Il sentimento è reciproco," borbotta Jimin. "Perché devo fare io le sue stupide fotocopie? Non è ancora l'amministratore delegato."

"Vuoi che le faccia io?" chiede Jisoo.

Jimin le sorride, toccato. "No, grazie. Stringo i denti. Si fa prima a fare le cose che a lamentarsi, come dice mio padre."

Quindi lo fa, cercando di renderlo più positivo e anche di considerarlo come un'attività per la pulizia della mente. La stanza delle fotocopie è un bel posto, organizzato e pieno di cancelleria da ufficio che segretamente adora, e almeno è silenziosa. Fa le fotocopie, impila i fogli ordinatamente e li pinza assieme con un ritmo sostenuto. A volte pensa che sarebbe stato contento di lavorare in una catena di assemblaggio, solo facendo una mansione e vederla passare a qualcun altro prima di ricominciare da capo.

Ha quasi finito quanto Yoongi entra, sorprendendolo con un saluto.

"Oh, salve signor Min," dice Jimin. "Come sta?"

"Bene," dice Yoongi. "Cosa stai facendo?"

"Sto solo facendo delle fotocopie."

Yoongi prende in mano la pila di fogli, c'è qualcosa di curioso nella sua aura. "Ho dato questi a Jeongguk."

Jimin si ferma un attimo, poi continua. "Li ha delegati a me."

"Capisco," dice Yoongi, ma non è chiaro che cosa capisca. "Come sta andando il valoro con lui?"

"Lui è molto organizzato," dice Jimin, che è vero. "E impara velocemente. È riuscito a mantenerci in pista e lavoriamo entrambi duramente. Penso che riusciremo ad ottenere un risultato di cui tutti saranno soddisfatti."

Yoongi annuisce. "Raccomanderesti che lui mantenesse la sua posizione? Se si presentasse l'opportunità di renderla permanente?"

Tutto è un test, Jimin ora lo sa, e Yoongi non lo ha mai testato prima d'ora ma deduce che c'è sempre una prima volta. Si prende un minuto per pensare prima di parlare. "Non penso che lui vorrebbe che la posizione rimanesse permanente."

"Una risposta molto diplomatica, ma non è quello che ho chiesto," dice Yoongi.

Jimin si prepara. "Allora sì. Se potessimo tenerlo, dovremmo. È bravo, e possiamo sempre usare persone brave."

Il viso di Yoongi non cambia per niente, e Jimin si chiede se lui spenni le persone durante i giochi di carte nei weekend. Jimin non scommetterebbe nemmeno un dollaro contro di lui. Non che gli venga richiesto, perché Yoongi se ne va con un saluto imperscrutabile, e Jimin può tornare a completare il suo umile compito.

Nemesis: Love - Jikook (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora