Capitolo 12.1: Sorprese Inaspettate

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"Che ne pensi di Miele?" dice un ragazzo il cui nome è, incredibilmente, Terremoto, ed è appoggiato al tavolo accanto a Jimin. "È un bel soprannome."

Jimin arriccia il naso e Jeongguk lo fa a sua volta. "Il miele è dolce. Jimin non è dolce."

"Sì, sono spietato", dice Jimin, sorridendo, e Jeongguk ride d'accordo.

"Più spietato di quanto fossi prima, almeno", dice. Proprio quella mattina Jimin aveva rimandato a Minho un lavoro che necessitava di aggiustamenti piuttosto che farlo da solo, e da allora Jeongguk si era comportato come un genitore orgoglioso al momento del diploma.

"Sì, ma vedi", dice Terremoto, battendosi il dito sulla tempia, "questa è la cosa intelligente. È il soprannome di un soprannome. Tormentatore di miele. Una piccola cosa carina che sembra dolce fino a quando non ti fa a pezzi."

Le sopracciglia di Jeongguk si sollevano interessate. "Adeguato, almeno."

"Hey!" dice Jimin. "Non è giusto."

"Dillo alla ragazza che hai appena fatto piangere facendole il culo a freccette", dice Jeongguk. "Hai fatto una danza della vittoria dopo averla stracciata. Brutale."

Terremoto scoppia a ridere e inizia a emulare Jimin, girando in cerchio con le mani in aria, quindi iniziando a fare uno strano tipo di movimento che Jimin non ha mai fatto in vita sua. Ma Jimin non ha tempo da perdere per farlo smettere, cercando invece la ragazza preoccupato. "Ha davvero pianto?"

"No," dice Jeongguk, sorridendo quando Jimin lo fissa. "Dio, hai il cuore così tenero."

"Meglio un cuore tenero che un cuore duro", dice Jimin. "Mio padre dice così."

"Questo spiega molto", dice Jeongguk. "Ma immagino che Miele sia escluso?"

Jimin riflette, poi alza le spalle. "Non è il peggiore, ma preferirei comunque essere solo me stesso."

"Bel tentativo", dice Jeongguk a Terremoto, che accetta gentilmente la sua sconfitta mentre si allontana, provando ancora la danza della vittoria. Jeongguk si sporge in avanti, stringendo le dita, e dice: "Quindi sono curioso. Perché sei così contrario a un soprannome? È solo a causa di quegli stronzi nella tua scuola, o cosa?"

Jimin scuote la testa. "Mi hanno decisamente rovinato Chimmy, ma in realtà è a causa di Tae. Tende a soprannominare le persone quando non meritano nomi veri, quindi immagino che mi faccia sentire meno reale averne uno".

"Avrei dovuto sapere che fa cose del genere. Che tipo di nomi usa? Presumo che non siano attrezzi elettrici."

Jimin pensa. "Beh, c'è una signora nel nostro condominio che si chiama Spandex Blu, perché è quello che indossa sempre in lavanderia. E c'è un autista dell'autobus maleducato sul nostro percorso, è Rabbia Stradale. E il ragazzo con cui Tae sta uscendo in questo momento, si chiama Sei Stelle."

"Sei stelle?" dice Jeongguk. "Questo è strano. Che cosa significa?"

Jimin si blocca. "Um, è perché ha comprato a Tae una stella al loro primo appuntamento e gli ha dato il suo nome. Ed è alto un metro e ottanta." (6 piedi)

Jeongguk scoppia a ridere, con il suo modo dolce e spumeggiante, e Jimin si sente sciogliere mentre alza un sopracciglio curioso.

"Bro, non posso credere che sia una cosa reale", dice Jeongguk, scuotendo la testa. "Conosco un ragazzo che lo faceva come mossa. Non per davvero, però. Aveva un modello sul suo computer, e compilava il nome, lo stampava e lo dava alla persona interessata. Ci aveva creato un'intera routine attorno. Sarebbe insopportabile se sapesse di aver lanciato una legittima tattica da rimorchio".

Nemesis: Love - Jikook (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora