Capitolo 60

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Avevo detto a mio padre di mettere in moto la macchina, ma lui non mi aveva dato retta. Avevo il volto tra le mani e il cuore fuori dal petto, per quanto correva. Mi mise una mano sulla spalla e quando parlò, capii che stava cercando di trattenenere le lacrime.

-Te lo ripeto April, so di averti messo in una posizione scomoda...- fece una pausa, io alzai lo sguardo su di lui e lo vidi asciugarsi gli occhi. -...Ma non devi venire per forza. Sei ancora in tempo per tornare indietro.-

-E io ti ripeto che verrò con te, papà. Sarà dura ma ce la farai, ce la farai con me. Okay?- Lui annuì e mi prese tra le braccia, stringendomi forte.

Quando ci staccammo dal nostro abbraccio disperato, mio padre mise in moto la macchina, ed io cercai di sistemarmi meglio sul sedile.

Fu allora che lo vidi, con le linee del corpo sbiadite per le mie lacrime, ma che avrei riconosciuto anche dietro ad un muro.

Non sapevo se stesse correndo verso di me, sapevo solo che avevo conosciuto l'amore e lo stavo lasciando qui, senza una spiegazione, senza sapere se l'avrei mai più rivisto. E non mi importò più del fatto che mi aveva trattata male, del fatto che mi aveva lasciata o del fatto che aveva contribuito a distruggermi.

Tutto quello che volevo era un ultimo bacio.

Per questo scesi dalla macchina e corsi a mia volta verso di lui, nonostante le gambe deboli ed il respiro corto.

Ci fermammo uno ad un passo dall'altra, entrambi senza fiato.

Io senza sperare, lui senza speranza.

Un secondo ci guardavamo, quello dopo eravamo stretti in un abbraccio più forte delle catene d'acciaio.

-Non te ne andare.- Sussurrò tra i miei capelli. Io presi un respiro forte prima di rispondere, inalando forse per l'ultima volta l'odore della felicità.

-Devo.- Lui mi strinse più forte, scuotendo la testa.

-No. No, ti prego, resta.- Tremò contro di me ed io chiusi gli occhi forte e strinsi a pugno le mani sul suo petto.

-Non posso, Luke.-

-Si che puoi!- Mi staccò da sè e mi prese il volto tra le mani, avvicinando la mia fronte alla sua.

-No, Mio padre ha bisogno di me!-

-E quando ne avevi tu, lui dov'era? Anche io ho bisogno di te, April!- Una lacrima che non era la mia, cadde tra noi. -Anche io.- Sussurrò di nuovo.

-Non quanto lui! È malato, ha un tumore.- Mi fermai per vedere la sua razione, ed era proprio come me l'aspettavo: i suoi occhi azzurrissimi e bagnati erano sgranati e la sua bocca schiusa.

-Cosa? Non.. Dio mio!- Tolse le mani dal mio viso e mi avvolse tra le sue braccia forti, ancora una volta, per l'ultima volta. -Mi dispiace io... Non ne avevo idea. Quanto è grave?-

-Ha il 40% di possibilità di farcela.- Mormorai, la voce attutita dalla lana del suo maglione nero, scuro come il mio animo. -Ed io voglio stargli vicino. Voglio combattere con lui la sua battaglia. Voglio che vinca, e non posso starmene con le mani in mano e aspettare e basta, capisci?-Dissi con voce tremante, ma più sicura che mai.

-Sì.- Disse poi. -Tornerai?-

-Non lo so.- Cominciai a singhiozzare nuovamente, consapevole dell'insieme di ultime volte che erano quegli attimi con Luke. Piangeva anche lui, sentivo le sue lacrime bagnarmi la nuca, ed il suo petto singhiozzare come il mio.

Ed ogni lacrima era una paura, ogni paura un pugno allo stomaco.

-Giurami che non è un addio!- Mi pregò. Ma io non potevo illuderlo, non potevo sapere come sarebbe andata.

-Non posso!- Scossi la testa.

-Giuramelo!- Alzò la voce rotta, e io mi staccai dal suo abbraccio, e gli misi le braccia al collo.

-Lo sai che non posso.- Lo guardai negli occhi tristi.

-Non posso perderti, April. Sei tutta la mia vita, tutto quello che ho sempre cercato! E ora che vai via, io.. Non vivo solo a pensarti lontana, figuriamoci se lo sei davvero!- Si scostò da me e si mise le mani tra i capelli biondi. -Io ti amo e ti prometto che un giorno staremo di nuovo insieme, appena avrò la possibilità di andare via da qui ti verrò a cercare, ovunque tu sia, ti troverò e ti sposerò!- Mi prese il mento tra le dita e mi sollevo il viso -È una promessa! Quindi okay, puoi anche non giurarmi niente, puoi anche dirmi che in questo posto di merda non ci metterai più piede, tanto verrò a cercarti io, tanto staremo ovunque vorrai!-

Poi poggiò le labbra sulle mie.

Avide, salate, giuste.

Intrecciò le dita nei miei capelli e li tirò piano, ed io mi aggrappai alle sue spalle, mentre filtravo a pieno quella sensazione che ti svuota di tutto il male, che ti toglie il respiro e che ti fa sentire come il mondo ruoti nella giusta direzione.

Ma il mondo va al contrario e di giusto in lui non c'é nulla, quindi mi staccai da Luke, sentendomi come un albero sradicato dal suo terreno.

-Mi dispiace.- Gli accarezzai una guancia e con l'altra mano mi asciugai il viso.-Ti amo. Lo farò per sempre.-

Così, mi girai.

Mi voltai verso un futuro tempestato di dubbi e terrore, lasciando Luke nel più dolce passato.

-Non è un addio!- Mi urlò disperato, ma io non mi guardai indietro.

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Okay mi viene da piangere, boh, spero non mi odiate :/ ho scritto di fretta, quindi se c'é qualche errore ditemelo :) seguite le mie storie anche su instagram: Ourfall

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora