Capitolo 17

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Riuscire a dire di no a Cheryl era un'impresa bella e buona. Naturalmente io fallii.

Ero buttata sul letto, la testa penzoloni e i capelli che toccavano terra, mentre il sangue mi andava al cervello e Cheryl contemplava il mio guardaroba. Calum l'aveva invitata a vedere le prove del gruppo, e lei di conseguenza, aveva ritenuto necessario far partecipare anche me. Senza ovviamente considerare i miei voleri. Giuro, avevo provato in tutti i modi a dirle che non mi andava, ma lei fece di tutto per ignorare le mie suppliche. Io ero già pronta e lei stava provando un mio top nero di pizzo, che io non mettevo quasi mai, quando mi disse qualcosa che attirò la mia attenzione.
-Cal dice che Luke si comporta in modo strano.- Andò davanti allo specchio e la vidi inarcare un sopracciglio, mentre osservava la mia reazione nel riflesso.

-Strano in che modo?-  

-Dice che gli sembra tormentato da qualcosa. E poi ha lasciato Marcie.- Con una mano spostò da una spalla i capelli biondissimi, poi si passò il lucidalabbra -Ne sai qualcosa, sigorina?- Disse maliziosa e sorrise. Ripensai a Luke, nel momento in cui mi disse che aveva detto a Marcie che di lei non le importava nulla.

-No, perchè?- Mentii. Lei si voltò verso di me e si mise le mani sui fianchi, poi fece una giravolta.

-Allora, come sto?- Disse, lasciando così cadere il discorso.

Quando arrivammo davanti alla villetta di Calum, Cheryl era un pezzo di legno. Emanava nervosismo e ansia da tutti i pori.

-Andiamo Cher, è solo una prova!- Le dissi per incoraggiarla.

-E se mi bacia? Oddio credo proprio che lo farà.- E subito mi resi conto di essere felice di non essere al suo posto: il primo bacio che Luke mi aveva dato era stato così inaspettato, che non avevo avuto il tempo di provare ansia o paura o nervosismo. 

-Qual è il problema se ti bacia?- Le chiesi.

-Nessuno, è solo che mi piace e io... non lo so!- Poi mi guardò e scoppiammo entrambe a ridere. Quando ci calmammo lei prese un bel respiro e cominciammo ad avanzare alla porta. Ci aprì Michael, che dopo un attimo di smarrimento ci accolse con un abbraccio.

-Non sapevo sareste venute!- Ci disse, e ci fece strada giù per le scale, finche ci ritrovammo in quello che sembrava un garage. C'erano scaffali un po' ovunque, semi-coperti da teli bianchi. Al centro della stanza c'erano delle chitarre poggiate per terra e tre aste con tre microfoni, un po' più dietro, sulla sinistra, c'era Ashton con la sua batteria, che ci sorrise e si alzò per venire a salutarci. Stavamo parlando della nuova tinta viola di Mike, quando fecero il loro ingresso nella stanza Calum e Luke. Cal strinse Cheryl e la sollevò, mentre lei si aggrappava al suo collo, poi strinse me in un abbraccio frettoloso. Luke mi fece un cenno di saluto con la testa, poi si voltò, ma io lo vidi lo stesso: un sorriso era affiorato sul suo volto. Si sistemarono ognuno al proprio posto. 

-Tre, Due, Uno.- Disse Ash, e prese a suonare la batteria facendo delle facce stranissime e troppo buffe e i suoi capelli volavano a destra e a manca. Inutile dire che scoppiai a ridere subito. Lui se ne accorse e si mise a ridere anche lui, così tanto che dovette fermarsi. Si fermarono anche gli altri.

-Perchè state ridendo?- Disse Michael sorridendo sorpreso.

-Cosa ci siamo persi?- Parlò Calum, anche lui divertito.

-E' che è troppo buffo Ash! Scusate, davvero.- Riuscii a dire tra le risate, contagiando anche tutti gli altri. Tutti, tranne Luke, che fissava il vuoto davanti a se. Quando ripresero a suonare cercai di non guardare Ashton, perchè altrimenti avrei riso ancora e ancora e ancora. Cercai anche di non guardare Luke, ma fu impossibile non osservarlo quando cominciò a cantare lui. Alzò lo sguardo su di me e non lo abbassò più.

I can feel you watching,

Even when you're far away from me,

I can feel you touching,

Even when yo're nowhere to be seen.

Everytime I see you,

Suddenly my heart begins to race.

Everytime I leave,

I don't know why,

My heart begins to break,

So tell me where you're hiding your vodoo doll, 'cause I can't control myself.

I don't wanna stay, wanna run away, but i'm trapped under your spell.

"Posso sentire il tuo sguardo anche quando sei lontana da me, posso sentire il tuo tocco anche quando sei dove non ti posso vedere. Ogni volta che ti guardo, improvvisamente, il mio cuore inizia a correre. Ogni volta che me ne vado, non so perché, il mio cuore inizia a rompersi. Quindi dimmi dove nascondi la tua bambolina Vodoo, perchè non riesco a controllarmi. Non voglio restare, voglio scappare, ma sono intrappolato sotto al tuo incantesimo." 

Quando finirono la canzone, per ironia della sorte, il mio cuore improvvisamente, si mise a correre. Così veloce e così forte, che pensai volesse uscire fuori dal mio petto. Ero io quella che non riusciva a controllarsi, lui nascondeva la mia bambola Vodoo. In quell'istante realizzai che tutta la situazione mi stava sfuggendo dalle mani, e capii che dovevo tenermi alla larga da lui. Non importava quanto invece volessi stargli accanto. Dopo qualche altra canzone, salimmo tutti al piano superiore a mangiucchiare patatine e schifezze varie. Mi avvicinai ad Ashton, che era seduto ad un'estremità del tavolo in legno, che occupava metà della cucina,  intento ad immergere la mano dentro alla ciotola piena di caramelle gommose che aveva difronte a sè. 

-Secondo te, i capelli di Mike sono viola o fuxia?- Lui scoppiò immediatamente a ridere e continuammo a discuterne finche non si avvicinò Cheryl.

-Ehy April, rimango da Cal a cena, pensi di trovare un passaggio?- Arrivò Luke e sollevò dalla ciotola un serpente di gomma. Rispose Ashton al posto mio.

-La posso portare io.- Poi mi guardò e mi sorrise.

-Non esiste. Torna con me.- Disse Luke e io sussultai per il tono che aveva usato. Anche Ashton era sorpreso, perchè sgranò gli occhi. 

-No!- Dissi io, dovevo stargli lontana per un po' e così non andava proprio. Mi guardò e poi abbassò la testa e la scosse.

-Dobbiamo parlare.- Disse con un tono che non ammetteva repliche.

A metà strada non aveva ancora aperto bocca, quindi ci pensai io.

-Allora, di cosa dobbiamo parlare?- 

-Sei una credulona.- Rise. 

-E tu uno stronzo! Non ci posso credere! Perchè l'hai fatto?- Alzò le spalle e continuò a guardare la strada, senza degnarmi di una spiegazione. Ero rossa dalla rabbia, ero furiosa. Presi a mangiarmi le unghie, mentre la frustrazione s'impossessava di me. Quando se ne accorse mi prese la mano e me la strinse, così forte che tutta la rabbia e quello che avevo provato prima si dissolsero in un millesimo di secondo.

-Non chiedermi nulla, perchè non ho risposte neanche per me.- Sussurrò.

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Oookay raga lo so questo capitolo fa schifo T.T perdonatemi ma c'è Vodoo Doll *-* 

Quando posso pubblico altro, Alla prossima belle <3

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora