Capitolo 47

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| LUKE |

Mi asciugai le lacrime codarde e inutili dal viso, mi sollevai da per terra e andai a sciacquarmi il volto. Gettai l'asciugamano in un angolino del bagno, e fissai la mia figura riflessa nello specchio. Il mio volto pallido, a eccezione degli occhi rossi, era fermo in una smorfia di dolore e disgusto. Mi odiai. Mi odiai perché April non mi amava. Altrimenti perché stava per baciare un altro ragazzo? Un ragazzo che non ero io. Tirai un pugno contro il vetro freddo, che incrinò la mia immagine, crepandola, raffigurando come realmente fossi all'interno: rotto, a pezzi, composto da mille e più schegge affilate. La mia mano cominciò a sanguinare, macchiando l'acqua che scorreva e i miei vestiti. Sollevai lo sguardo: un'altra figura distrutta era riflessa nello specchio, gli occhi più rossi dei miei.

-Come sei entrata?- Dissi, afferrando gli angoli del lavandino così forte che potei vedere le nocche diventare bianche, nonostante il sangue.

-Non hai chiuso a chiave.- La sua voce incrinata tremava quasi quanto le sue mani. Le sfuggì un singhiozzo e io chiusi gli occhi forte, per non vederla in quel modo, per non vederla e basta. -Luke, ti prego, non l'avrei mai baciato, lo giuro.-

-Vattene.- Fu tutto ciò che riuscii a dire. Sentii i suoi passi farsi sempre più vicini, e aprii gli occhi solo quando April prese la mia mano sanguinante tra le sue. La ritrassi di colpo, perché il suo tocco bruciava più delle ferite.

-Tu davvero pensi che dopo tutto quello che abbiamo passato, tutto quello che abbiamo ottenuto, io rovinerei tutto così?- Disse, vidi il suo volto, sconvolto dalle lacrime, trasformarsi in incredulo e rabbioso. -Chi credi che sia? Una puttana qualsiasi che salta addosso al primo che capita?- Mi urlò contro.

-Io non credo nulla, sono le azioni che parlano. Vattene, vattene e basta!- Urlai a mia volta. Lei scosse la testa, poi mi spintonò.

-Non vado da nessuna parte!- Mi spinse ancora, senza farmi spostare di un millimetro. -Non l'ho baciato!- Disse tra i singhiozzi.

-Perché stai con me? Puoi smetterla di fare la fidanzatina in pena ora che ricordo tutto, puoi andare con chi ti pare!- lei si bloccò.

-Ricordi tutto?- Chiese sorpresa, ma poi la rabbia tornò sul suo volto. -Se ricordi tutto, allora come puoi dire una cosa del genere? Come puoi pensare che io voglia stare con qualcuno che non sei tu? Come?!- Cominciò a prendermi a pugni il petto. Le bloccai le mani e guardai i suoi occhi che supplicavano comprensione, mentre lei cercava di liberarsi dalla mia stretta.

-Cosa vuoi da me, April?- Sussurrai.

-Lo sai cosa voglio da te, lo sai che ti amo!- Disse, esasperata.

-E allora perché eri con lui? perché te ne sei andata dall'ospedale senza neanche salutarmi?- La mia voce era piatta, mentre cercavo di capire. Ne avevo bisogno.

-È solo che non ce la facevo più a vederti in quello stato. Non ricordavi nemmeno chi fossi, Luke! Uscire con Andrew non era in programma, lo so che può suonarti falso, ma non era nemmeno un appuntamento! Non per me, per lo meno. L'ho incontrato e mi ha proposto di passare del tempo assieme, come amici, Luke, solo amici. Ho accettato perché se fossi tornata a casa, avrei pianto fino ad addormentarmi, avrei sofferto da sola. E non potevo, capisci? Non un'altra notte!- Rivelò tutto d'un fiato, bloccando i singhiozzi. I suoi occhi trapelavano sincerità e paura, paura di non farcela nemmeno questa volta, di non farcela più. Le afferrai il volto tra le mani, perché io lo sapevo, lo sentivo, che avevo torto, che non mi avrebbe mai tradito. Ero certo che lo avrebbe respinto. Perché April apparteneva a me, solo a me, e lei lo sapeva, lo accettava, lo voleva. Voleva essere per me quello che io ero per lei. Ed era così: lei era il mio tutto, lo ricordavo. Poggiai con forza le mie labbra avide sulle sue, dolci e timorose. La presi dai fianchi e la sollevai, poggiandola contro le piastrelle fredde del bagno, e lei mi strinse la vita con le sue gambe lunghe e salde. Noi eravamo tutto insieme, ma nulla separati. Per questo, nel preciso momento in cui le nostre labbra si erano toccate, noi diventammo passione e tenerezza allo stesso momento, dolore e piacere, amore e paura.

-Ti amo.- Mormorò tra le mie labbra salate, a causa delle sue lacrime.

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Okay piango T.T spero vi piaccia il capitolo, a me questo piace particolarmente, non chiedetemi perché, non lo so D: <3

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora