Capitolo 54

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| APRIL |

Mi ero quasi addormentata, quando sentii il campanello di casa suonare. Voltai la testa e lanciai un'occhiata alla sveglia poggiata sul comodino: era mezzanotte.

Mi alzai dal letto e mi infilai la maglia dei Nirvana di Luke, quella che gli rubavo sempre e che gli restituivo solo quando il suo odore si esauriva, per poi riprendermela due giorni dopo.

Percorsi il corridoio cercando di sistemare i capelli spettinati, e quando arrivai alla porta l'aprii sbadigliando.

Luke non mi diede nemmeno il tempo di chiedergli cosa ci facesse da me a quell'ora, che incollò la sua bocca alla mia in un bacio avido e veloce. Fece un passo in avanti facendone fare uno indietro a me, con un calcio chiuse la porta e poi mi mise le mani sui fianchi e mi sollevò. Io strinsi le gambe attorno alla sua vita e lui ci girò, sbattendomi contro la porta. Staccò le sue calde labbra dalle mie e le portò più in giu, sul collo.

-Dimmi che tua madre ha il turno all'ospedale. Dimmi che ci siamo solo noi. Dimmi che mi amerai come non mai, stanotte.- Mi disse in mezzo a baci e morsi.

-Stanotte esistiamo solo io e te.- Gli ansimai in un orecchio, mentre lui faceva correre la sua mano sotto la maglietta che indossavo, e il suo palmo freddo contro la mia pelle calda mi fece rabbrividire.

Si portò indietro, staccandomi dalla porta e mi mise a terra, mi afferrò il viso e ci guardammo per qualche secondo. Aveva il viso stanco e sembrava consumato. Come se qualcosa lo stesse corrodendo.

-Che succede?- Allungai una mano e la lasciai sul suo petto. Lui la strinse con la sua.

-Niente.- Mi sorrise e si abbassò a lasciarmi un bacio sul naso.

-Luke, se c'é qualcosa che non...-

-Tranquilla, April- Mi interruppe -non è niente Andiamo a letto.- Con le dita ancora incrociate alle mie mi guidò nella mia camera da letto. Sali sul materasso e si sdraiò, poi tirò anche me giu con lui. Appoggiai la testa sul suo petto e lui prese ad accarezzarmi i capelli. Rimanemmo così per non so quanto tempo, immobili come statue, eppure frenetici come un vulcano in eruzione. Era cosi tra noi: i nostri cuori sembravano voler scoppiare da un momento all'altro. E lo sentivo rimbombare contro il mio orecchio, il suo battito accellerato, che mi cullava.

Poi, scoppiarono.

Le nostre bocche si incontrarono ancora, vogliose e prepotenti, in una guerra a chi ama di più.

Salii cavalcioni su di lui, ma lui capovolse subito la situazione, bloccandomi tra sè e il materasso. Mi afferrò le gambe e le incrociò attorno ai suoi fianchi, incatenandoci. Riuscii a respirare solo quando staccò le labbra dalle mie per togliersi la maglietta, poi ritornò a baciarmi e io tornai nell'apnea più dolce.

Nel giro di due minuti ci ritrovammo entrambi nudi e completi, persi l'uno per l'altra.

Non si può spiegare, ma quella notte, io e Luke, diventammo una cosa sola.

Non si può spiegare, si può solo provare.

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Ehilàà capitolo un pò alla caz.. scusate. Boh volevo dirvi che amo tutti i vostri commenti, soprattutto quelli stupidi, mi faccio un sacco di risate haha!

Vabbuò ora vado perché sono le due di notte e ancora non ho chiuso occhio, ciaaaaaao :**

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora