Capitolo 35

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| APRIL |

Luke mise in moto la macchina e si allontanò piano dalla scuola. Mentre guidava continuava a girarsi verso di me, guardandomi come se potessi scomparire da un minuto all'altro, come se non ci credesse che fossi proprio lì, al suo fianco. Quando scendemmo dalla macchina mi prese per mano, e mi accompagnò fino al pianerottolo dove abitavo. Infilai la chiave nella porta, senza aprirla, e mi voltai verso di lui, che mi si era avvicinato.. 

-April...- Sussurrò nel mio orecchio, e il suo fiato caldo mi solleticò la pelle, provocandomi.

-Luke...- Risposi io, a voce ancora più bassa della sua, se possibile. Allungò una mano sul mio viso, spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Poi abbassò le braccia e mi strinse delicatamente i fianchi. Prese a sfiorarmi le labbra con le sue, senza però baciarmi, e una scia di brividi percorse la mia schiena. Mi aggrappai alle sue spalle, portando la testa all'indietro, permettendogli così di baciarmi il collo. Mi diede un piccolo morso e quando io gemetti, lo fece di nuovo, più forte. Mi passò la lingua dove era rimasto il segno dei suoi denti, poi alzò la testa sfregando la sua guancia ruvida per la leggera barba, contro la mia. Il suo tocco mi incendiava e mi confondeva. Poggiò la fronte contro la mia e sospirò.

-C'è qualcuno in casa?- Mi chiese. E io scossi la testa più volte.

-No.- Mormorai. E lui aumentò la stretta sui miei fianchi e finalmente poggiò le sue labbra sulle mie, avidamente. Un attimo dopo mi ritrvai con la schiena contro la porta, senza via d'uscita tra il legno freddo e il suo corpo caldo. Mi prese le mani e se le portò dietro al collo, poi mi afferrò dalle cosce, sollevandomi. con una mano girò la chiave ancora nella toppa, spalancando la porta, che richiuse subito dopo essere entrati, con un calcio. Mi mollò sul tavolo, si tolse il cappotto e lo gettò da un lato, mentre io facevo lo stesso, poi mi afferrò dal bacino e mi avvicinò al suo corpo, facendomi perfettamente sentire quanto fosse eccitato. Rise, senza staccare la bocca dalla mia, e mi sbottonò la camicetta, facendomi saltare un bottone. Io presi la sua maglia dall'orlo e gliela sollevai sulla testa. Con un calcio mi levai le scarpe, e poi appoggiai i palmi sul legno del tavolo, spostando tutto il mio peso sulle braccia, sollevandomi in modo tale che Luke riuscisse a levarmi i leggins che indossavo. Spostai una mano sui suoi capelli, intrecciando le sue ciocche bionde tra le mie dita, e con l'altra mano gli abbassai la cerniera dei jeans, facendolo rimanere solo in boxer. Lui prese a mordicchiarmi il lobo e a stringermi un seno, mentre io ansimavo tra le sue braccia. Le sue mani andavano sempre più a sud e si fermarono nell'interno coscia. Mi stuzzicò, tracciando con un dito l'orlo degli slip e poi con un dito, me li spostò da un lato. Mi mise una mano sulla spalla e mi fece distendere completamente sul tavolo, salì anche lui e si posizionò sopra di me, mi guardò negli occhi mentre si toglieva di dosso i boxer e mi sollevava una coscia. Mi afferrò i polsi e li tenne stretti un una sola mano, sopra la mia testa, bloccandomi. Fece un sorriso sghembo, prima di entrarmi dentro e riempirmi il corpo e l'anima. Mentre ci muovevamo all'unisono e respiravamo veloce, lui mi disse qualcosa che mi fece tremare il cuore.

-Mi hai rubato l'anima. Mi hai rubato la ragione.-

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Ciao bellii!! Lo so che è corto e fa schifo non uccidetemi vi prego :') è solo che non riuscivo a concentrarmi :O 

Se vi va andate a leggere le storie di -5secondsof1D e quella di xlukessmilesx

PS: Siccome sono una curiosona, di dove siete? come avete conosciuto i 5sos?

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora