Capitolo 4

23.8K 1.1K 42
                                    

Mia madre allentò la stretta su di me e rivolse lo sguardo oltre le mie spalle.

-Oh Calum, sei stato davvero gentile ad aiutarla!- Quindi il cretino ha un nome, bene. Nonostante non avesse fatto altro che ridere di me mi sembrò un bravo ragazzo, però. Mia madre gli fece cenno di entrare e gli chiese di posare la valigia in qualche angolo. Feci per entrare anche io ma lei mi puntò un dito sul petto.

-Alt! tu con quelle scarpe non ci entri qua dentro, non dopo tre ore di pulizia sfrenata.- cogliendo la minaccia nei suoi occhi mi sfilai rassegnata le vans ancora sporche dai piedi e le lasciai fuori, vicino all'uscio, intimandole di lavarmele al più presto. Calum ci lasciò e mia madre mi mostrò l'appartamento, che non era grandissimo ma neanche piccolo, considerando che ci avremmo vissuto in due persone. Era accogliente e moderno, la mia stanza era carina, a parte il colore delle pareti rosa confetto, ovviamente. Mentre disfavo la valigia mia madre aprì di colpo la porta della mia nuova camera, facendomi quasi venire un infarto.

-Volevo farti conoscere qualcuno.- Il luccichio nei suoi occhi non diceva niente di buono.

-Chi mamma?- risposi scocciata.

-Vieni con me!- Mi afferrò da un polso e mi trascinò con sé fuori dall'appartamento. Mi resi conto di essere scalza solo quando i miei piedi toccarono il freddo marmo del pianerottolo. Mamma mi trascinò nelle scale, un piano più sotto ci ritrovammo davanti ad una porta come la nostra, suonò insistentemente il campanello finché una donna dai capelli rossi e crespi ci aprì.

-Cristine, ciao! Lei dev'essere April, ti somiglia tantissimo! Prego, entrate.- Si spostò lasciandoci libero passaggio e ci ritrovammo in un soggiorno ampio come il nostro, solo diversamente arredato.

-April, lei è la mia amica jillian.- smisi di ascoltarle quando i miei occhi puntarono il divano vicino alla parete color arancio, dove il ragazzo biondo, intento a fissare lo schermo del suo iphone, era seduto. Alzò gli occhi disinteressati su di me solo un attimo, distrattamente, per poi riportarli su quel l'aggeggio tra le sue mani.

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora