Capitolo 43

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| APRIL |

Luke mi afferrò il polso e mi fece voltare verso lui. I dieci centimetri di distanza tra il mio viso e il suo erano così tanti, ma neanche lontanamente abbastanza. Ignorai il fremito che mi percosse tutto il corpo appena la mano calda di Luke aveva toccato la mia pelle e mi costrinsi a guardarlo negli occhi, mascherando il misto d'eccitazione e di amore che provavo ad averlo così vicino.

-Scherzavo.- sussurrò. -Resta con me, resta più che puoi.- Disse, afferrandosi il labbro ancora gonfio dall'incidente, tra i denti. Lo osservai per un attimo fare quel gesto che gli avevo visto fare così tante volte da quando lo avevo conosciuto, desiderando di baciarlo più di qualunque altra cosa. Come se avessi la testa sott'acqua e la sua bocca fosse la mia bombola d'ossigeno. Era sempre così, con lui. Non potevo farci nulla.

-Resto.- Mormorai io, ancora rapita da quegli occhi color cielo che avevo imparato ad amare sin dal primo giorno in cui lo avevo visto, seduto su quei gradini col suo sorriso dolce e allo stesso tempo stupido, ma anche furbo. L'attrazione che sentivo era troppo forte, troppo pressante, e l'unica cosa che seppi fare, l'unica che volevo fare, era avvicinarmi di più. Feci un piccolo passo, cancellando quasi del tutto la distanza tra noi. Le nostre labbra si sfiorarono, senza baciarsi, e le sue mani corsero dal mio viso ai miei fianchi, stringendosi attorno ad essi. Chiusi gli occhi e sorrisi, quando sentii gli angoli della sua bocca sollevarsi contro le mie labbra. Gli portai le braccia al collo e socchiusi la bocca, accogliendo la sua, morbida e calda. Stavo così bene stretta tra le sue braccia forti, ed ero così presa dalle sue labbra dolci che mi erano mancate troppo. Abbassai una mano ad accarezzargli la mascella e poi feci scendere le dita sul suo petto mentre lottavo e faticavo contro il mio cuore per contenere le emozioni.

Qualcuno si schiarì la gola.

Staccai di malavoglia le mie labbra da quelle di Luke e mi voltai lentamente verso la porta. Mia madre era sull'uscio della porta, stretta nel suo camicie da infermiera e con un sopracciglio inarcato.

-Mi dispiace interrompervi...- Un sorriso malizioso fece capolino sul suo viso e i suoi occhi scuri, così uguali ai miei, mi derisero. -April, posso parlarti un minuto?- La vergogna di essere stata beccata s'impossessò di me e abbassai lo sguardo, prima di annuire.

-Certo mamma, arrivo.- dissi, scoccando un'ultima occhiata a Luke, prima di seguire mia madre.

Una volta fuori dalla stanza di Luke, mia madre mi guardò senza smettere di sorridere.

-Quando avevi intenzione di dirmelo?!- Chiese, metà offesa, metà compiaciuta. Feci spallucce e lei scosse la testa. -Avrei dovuto immaginarlo!-

-Mamma...-

-Perché non me l'hai detto prima?- Disse, interrompendomi. -Cioè, l'avevo intuito quando sei arrivata qui in lacrime, ma ho visto come vi baciavate!-

-Mamma ti prego smettila!- Mi coprii il viso con le mani e continuai: -Lui non...-

-Probabilmente è colpa mia se non me ne hai parlato, lavoro troppo!- sbuffò, interrompendomi di nuovo.

-Lui non si ricorda di me!- Dissi tutto d'un fiato, serrando gli occhi per non far vedere la frustrazione e il dolore nel mio sguardo.

-Oh...- La sentii sussurrare. Poco dopo sentii le sue braccia strette attorno a me, mentre lacrime calde cominciarono a rotolarmi giù per il viso. Mia madre prese ad accarezzarmi i capelli, proprio come faceva una volta, quando ero solo una bambina e piangevo tra le sue braccia perché avevo paura dei mostri sotto al letto.

-Ho paura mamma! E se non si ricorderà più di me?- Dissi tra i singhiozzi, e lei sospirò, prima di rispondermi.

-Lo farà.- mi prese dalle spalle e mi allontanò da lei così che potessi vedere il suo sguardo risoluto. -E se non lo farà, tu lo aiuterai a costruirsi nuovi ricordi.-

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Ciao :3

Visto che siete stati troppo asfghjkhfg e mi avete regalato +12k visualizzazioni in un giorno solo, ho aggiornato oggi e non domani come avevo programmato, quindi amatemi perché io vi amo già <3

Come find me - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora