|LUKE|
Mi sentivo soffocare dentro a quella stanza enorme, nonostante la temperatura fosse come il grigio delle pareti: fredda. Avrei voluto essere dappertutto tranne che in quel posto, seduto su una poltrona ad osservare in continuazione l'orologio. Aveva detto di presentarmi solo, alle tre del pomeriggio, ed eccomi lì, in attesa. Odiavo aspettare. L'uomo che dovevo incontrare entrò nell'ufficio alle tre e mezza, mi alzai e lo osservai posizionarsi davanti a me. Aveva l'aria dura di sempre dipinta sul volto e qualche ruga in più.
-Luke, sei venuto.- Mi strinse la mano. La sua era una stretta forte, segno di quanto fosse sicuro di sè. Avrei tanto voluto sputargli in faccia. Il signor West mi fecce cenno di accomodarmi e andò a sedersi dietro alla scrivania di legno lucido. Aspettai che cominciasse lui a parlare, perchè avevo il timore che se avessi aperto io bocca, la mia saliva gli sarebbe finita dritta in un occhio.
-Marcie mi ha detto che siete tornati insieme.- Mi squadrò come per cercare conferma, ma io non feci nulla, mi limitai a fissarlo. -Vedo che hai seguito il mio consiglio, ragazzo.- Fece una risata roca e si poggiò allo schienale della sua poltrona nera di pelle.
-Più che consiglio, direi minaccia.- Ringhiai io.
-No, non devi vederla così. In fondo ti sto solo facendo un favore.- I miei pugni morivano dalla voglia di finire sulla sua faccia.
-Cosa ne pensa Marcie di tutto questo?- Gli chiesi, consapevole di non voler realmente ascoltare la risposta.
-Oh, lei non sa nulla e non deve saperlo. Voglio solo il bene per mia nipote, e anche se tu non sei il meglio, vuole te. E poi diciamocelo, hai talento come pochi.- Si accese una sigaretta e mi squadrò.
-'Fanculo! Parlerò con i ragazzi e cambieremo etichetta, non sarai più il nostro manager e non potrai più obbligarmi a stare con Marcie!- Ero incazzato nero, furioso.
-Luke, ti ricordo che hai firmato un contratto. Lo sai che posso distruggervi la carriera, pensi te lo perdoneranno mai i ragazzi? Ti diranno che sei un coglione egoista se brucerai il loro unico modo di emergere, e forse un po' lo sei, perché si tratta anche del tuo lavoro, del tuo futuro. - Aveva ragione, non potevo fare nulla se non accettare il compromesso. Dovevo aspettare solo due anni. Due anni e sarebbe scaduto il contratto e io sarei stato libero, libero di cambiare etichetta, libero da Marcie, libero di poter stare con chi mi pareva. Ero stato così idiota a firmare quel contratto, un anno prima. Idiota e ingenuo. Quando Marcie mi aveva presentato lo zio, famoso manager della River Records, ero così elettrizzato e potevo vedere i miei sogni realizzarsi. Ora, invece mi ritrovavo bloccato nell'infelicità, a dover stare con una ragazza che non amavo. E mi faceva stare male, lei meritava qualcuno che l'apprezzasse davvero. Ciò che più mi faceva sentire un verme, però, era il fatto che ero stato a letto con April lo stesso giorno in cui ero tornato con Marcie. Volevo prendermi a pugni da solo per quello che avevo fatto ad entrambe, ma non ero riuscito a fermarmi. Quella notte era stato praticamente impossibile resistere a quelle curve morbide e delicate e provocanti. Non riuscivo a cancellare dalla mia testa le sue urla di piacere e la sua pelle calda contro il mio corpo. E il fatto che una notte sola con lei valeva più di mille scopate con Marcie, non era d'aiuto.
-Tu fai un favore a me e io ne faccio uno a te. Tu stai con mia nipote e io realizzo il sogno tuo e dei tuoi amici. E' così che funziona. Ti ho fatto venire qui per ringraziarti e per assicurarmi che fosse tutto chiaro.- continuò.
-Tutto chiaro.- Dissi, poi me ne andai via. Via dal grigio e dal freddo.
Camminavo da solo, testa bassa e mani in tasca. Mi sentivo messo in angolo, frustrato e incazzato, ma soprattutto impotente. Chiusi gli occhi forte e ripensai alla notte passata con April e nella mia mente si compose una canzone:
Don't talk, let me think it over.
How we gonna fix this?
How we gonna undo all the pain?
Tell me, is it even worth it?
Looking through a straight line,
Taking back the time we can't replace.
All the crossed wires, just making us tired,
is it too late to bring us back to life?
When I close my eyes and try to sleep,
I fall apart, I find it hard to breathe.
You're the reason, the only reason.
Even though my dizzy head is numb,
I swear my heart is never giving up, you're the reason,
The only reason.
" Non parlare, fammici pensare, come sistemeremo questo? Come annulleremo tutto il dolore? Dimmi, almeno ne vale la pena? guardare lungo una linea retta, riprendersi tutto il tempo che non possiamo sostituire, tutti i fili intrecciati ci rendono stanchi e basta. E' troppo tardi per noi per tornare in vita? Quando chiudo gli occhi e cerco di dormire, cado a pezzi, trovo difficile respirare. Tu sei la ragione, l'unica ragione. Anche se la mia stupida testa è annebbiata, giuro che il mio cuore non si arrenderà mai. Tu sei la ragione, l'unica ragione."
Avrei trovato una soluzione. Per April, per Marcie, per me.
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Ecco a voi il primo capitolo dal punto di vista di Luke!! Vi è piaciuto? :) c'è The Only Reason *-* aww
Cooomunque, leggete FLAWLESS di aira0218 :)
Byeee <3
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Come find me - Luke Hemmings
FanfictionApril, scaricata dal padre, si trasferisce dalla madre in Australia, dove fa subito nuove amicizie ma trova anche qualcosa di più: Luke, l'amore. L'amore che arriva inaspettato e cattivo. L'amore fatto di baci rubati, di promesse sussurrate e care...