CAPITOLO 50: La famiglia Hopper (parte 1)

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WILLIAM

Sono arrivati gli inizi di maggio, e Jeremy ha ultimato sia il virus che il Teletrasporto; siamo tutti tesi. "Jeremy ripetimi come agirà il virus" chiede Yumi cercando di non far trasparire l'agitazione che l'attanaglia, ma non riuscendoci.

"Non appena sarete nel Cortex, tre di voi resteranno nel nucleo, e immetteranno il virus, o meglio, un programma che inizierà ad agire lentamente, senza destare sospetti o allarmi. Gli altri tre verranno teletrasportati nella base della Green Phoenix, dove raggiungeranno il supercomputer e daranno accesso al virus, e subito dopo troveranno i genitori di Aelita e la mamma di Elias. In questo modo XANA sarà costretto a uscire da dove è rintanato, poiché il suo nascondiglio sarà un ambiente inabitabile. Nel mentre avvierò il primo antivirus che ho creato, che distruggerà eventuali Replike, con l'aiuto di uno di voi nel settore 5. XANA proverà a scappare ancora nella rete, ma non ci riuscirà perché non appena entrerà dentro Lyoko, in nuovo antivirus lo braccherà e catturerà in pochi istanti, bloccandolo nel nostro supercomputer. Se proverà ad uscire da esso o a liberarsi, il mio programma prenderà l'energia e la userà per potenziarsi. In sintesi? La Green Phoenix sarà KO per sempre e XANA intrappolato a Lyoko, dove potrà al massimo inviare dei mostri, ma non attivare torri o scappare"

Siamo nella mia Jeep, e oltre alla voce di Jeremy, l'unico rumore che sentiamo è quello del vento e delle ruote sulla strada. Siamo arrivati velocemente alla fabbrica, e siamo già in posizione sugli scanner. "Ok, i primi tre saranno quelli che andranno nel cuore del Cortex, poi quelli che andranno nella base come spettri, e per ultimo chi mi aiuterà dal settore 5" ci dice Jeremy, intimandoci a dividerci i compiti tra noi.

"Ok, Odd, Ulrich ed io resteremo di guardia al cuore" dico guardando i due ragazzi dietro di me, che annuiscono convinti. "Allora io andrò al settore 5 per aiutare Jeremy. Credo che Aelita e Elias si meritino di vedere i loro genitori dopo tutta questa attesa. Yumi andrà con loro per aiutarli" dice la mia ragazza abbracciando i due cugini dubito dopo. "Ok, allora è deciso. Will, Odd e Ulrich siete i primi".

AELITA

Atterro sul suolo metallico del Cortex, ci siamo tutti tranne Laura. "Ok Jeremy, mandaci i veicoli" dice Yumi guardando in alto. In poco arrivano tutti e tre i veicoli. Io salgo con la mia amica sul suo Overwing, William è aggrappato al retro dell'Overbike di Ulrich, che è seduto davanti a lui e guida, ed Elias è aggrappato al petto del suo ragazzo, sul Overboard.

In poco tempo arriviamo al Nucleo, non senza essere accolti da una decina di Ninja. Scendiamo dai veicoli, e ci lanciamo nel combattimento. Ulrich, Willy ed Elias ci fanno da barriera con le loro armi corpo a corpo, mentre io, Odd e Aelita colpiamo da lontano. Centro un Ninja e lo mando KO devirtualizzandolo, e vedo fare lo stesso a ogni uno dei miei amici.

Ne sono rimasti solo 4, ma non ci rendono certo le cose facili; Ulrich viene buttato a terra con un calcio e le sciabole gli scivolano dalle mani. Prontamente mi lancio su una di esse e l'afferro, parando il colpo destinato al mio amico, e subito dopo lanciando un campo energetico. Gli sfioro un braccio, ma basta a distrarlo il tempo necessario per trapassarlo con l'arma. Lancio la sciabola al proprietario, che si è rialzato

"A questi altri pensateci voi, noi andiamo a salvare la mia famiglia" dico ai ragazzi, mentre afferro Yumi per un braccio e volo verso la piattaforma iniziale, seguita da Elias. "Vai Jeremy" urla Yumi, e subito dopo sento il mio corpo digitale scomporsi velocemente e ricomporsi sotto forma di spettro, così come succede ai miei amici. "Jeremy, sai dirci dove siamo?" chiedo guardandomi intorno.

Siamo sperduti in una stanza enorme, ed una porta d'acciaio massiccio si frappone tra noi e la base della Green Phoenix. "Vi ho trovati! Siete in un bunker, esattamente a 5 km di profondità, sottoterra, a metà tra la Francia e l'Italia!" Esclama stupito Einstein. "Quindi per tutto questo tempo i miei genitori sono stati così vicini e non l'ho mai saputo?" chiedo, frustrata ma comunque felice.

"Aelita, ora resta calma, dobbiamo trovare il supercomputer di Tyron e farlo saltare in aria, poi cercheremo i tuoi." Mi dice Yumi mettendomi una mano sulla spalla per consolarmi. "Giusto, andiamo" dico annuendo; prendo un respiro e uso la sintesi sul pannello di controllo della porta, che si apre poco dopo. "Hey Einstein, sai guidarci in questo labirinto di Dedalo sotterraneo?" chiede Elias, mentre corriamo nel corridoio dritto di fronte a noi.

"Svoltate al primo corridoio a sinistra, poi tenete sempre la desta, fino a quando non vi ritroverete ad un bivio. Tyron ha scoperto il piano di Anthea e Waldo, e li tiene prigionieri nella cella che potete raggiungere dalla porta a destra. Voi andrete a sinistra, al supercomputer, poi ritornerete sui vostri passi e libererete i genitori di Aelita. Se uscirete dalla porta blindata alle loro spalle, vi condurrò alla prima porta di emergenza con un parcheggio e una rampa d'uscita. Dovrebbe esserci qualche macchina corazzata o forse una Jeep".

Mi fermo di scatto quando Jeremy finisce di parlare, in lontananza vedo il bivio di cui parlava. "Tu come fai a sapere che i miei sono stati catturati" chiedo sospettosa. Nessuna risposta. "Jeremy parla, sto iniziando a pensare che Tyron si sia intromesso e stia parlando con la tua voce" dico in tono accusatorio.

"Piccola mocciosa, sempre sveglia e attenta ai particolari eh? Ho tagliato la comunicazione con il vostro amico appena siete entrati. Vi ho messo alle calcagna tutti i miei uomini armati e i miei ninja. Non arriverete mai a Waldo e Anthea, né tanto meno al mio supercomputer, razza di impiccioni". La voce di Tyron suona aspra e piena di odio. "Presto, di qua" ci urla una donna dai capelli a caschetto e rossi, magra e slanciata.

È la stessa che ha visto Jeremy quando è stato in missione su Lyoko. Sembra preoccupata, e ci guarda impaurita. "Cosa state aspettando? Muovetevi" ci intima ancora più in ansia. Sento i passi degli uomini di Tyron da un lato, e la voce di quella donna dall'altro. Qualcosa nel mio istinto, non so cosa, mi spinge a fidarmi di quella donna. Corro verso di lei e i miei amici mi seguono a ruota; svoltiamo al primo angolo e ci rifugiamo in una stanza. Rimaniamo in silenzio, mentre i passi si fanno sempre più lontani.

La scienziata, che fino a quel momento aveva il fiato corto e irregolare, riprese a respirare normalmente. "C'è mancato poco, per fortuna state tutti bene" ci sorride lei un po' stanca, ma evidentemente felice. "Perché ci stai aiutando" chiede Elias avvicinandosi a lei un po' titubante. "Non potevo non aiutare mio figlio, mia nipote e la loro amica" dice lei con gli occhi lucidi, sul punto di piangere.

"Aspetta un attimo..." dico sorpresa "Zia Meghan?" chiedo felice come una pasqua. Ma qualcuno qui è molto più felice di me.

"Mamma..."

"Ciao, mio piccolo Elias..."

Code Lyoko: the last warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora