CAPITOLO 19: a Mather love

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JEREMY

Vedo Anthea arrivare qualche secondo dopo quanto detto della mia amica.

"Sei uno degli amici di Aelita? Se lei mi ha chiesto tanto deve esserci una valida ragione, cosa vi serve?" mi chiede dolcemente ma ansiosa. "Ho bisogno di sapere tutto quello che sa sui progetti della Green Phoenix, e soprattutto se c'è modo di arrivare a voi" chiedo senza sprecare tempo prezioso. "Per ciò che mi è stato riferito si sono alleati con XANA per entrare nei data base di tutto il mondo, vogliono immettere un virus, come agisce non so ancora, ma so che se questo colpo va a segno potranno controllare qualsiasi tecnologia contaminata e arrivare facilmente dove vorranno, è in fase di progettazione e sia io che Waldo stiamo cercando di mettere i bastoni tra le ruote il più possibile senza farci scoprire"

mi spiega velocemente, so che non ha molto tempo, perciò mi limito a chiedere lo stretto necessario. "Bene, ah una cosa, lei l'ultima volta ha parlato con un ragazzo, ricorda" lei risponde subito "Certo, Elias, mi ricordo..." "Noi lo abbiamo trovato a vagare qui, nei pressi della torre, ha perso i ricordi, di lui sappiamo solo che possiede il codice Cortex, ma..."

"Bene, allora il piano ha funzionato, lo abbiamo liberato noi dalla stasi, in più devi sapere che..." "Cosa?" chiedo prima che una sirena inizia a suonare "Lui è -interferenza- di Aelita, lui..." la comunicazione salta, e un ninja mi si para davanti. Non faccio nessuna resistenza, sarebbe inutile...torno a casa pensando alle ultime parole di Anthea.

AELITA

Jeremy esce dallo scanner tutto trafelato e con una faccia piena di dubbi. Sale con l'ascensore e inizia a parlare "Ho attaccato il ripetitore, ma quella è l'unica notizia buona che ho" dice frastornato. "Che intendi" chiedo; "Tua madre ha detto che stanno creando un virus che mira a infettare più tecnologie possibili, controllandole" dice serio. Cavolo questa non ci voleva...

"Ha detto altro, magari su come trovarla?" chiedo speranzosa "No, ma gli ho spiegato quello che è successo all'inizio ed era felice di sapere che Elias era sano e salvo con noi, e che sono stati lei Franz Hopper a trasferirlo sul Cortex; gli ho chiesto se sapesse altro su di lui e mi ha risposto con un "lui è,..di Aelita", ma c'è stata un'interferenza, quindi non so cosa volesse dire; poi è saltato tutto. Inoltre dobbiamo ancora capire cosa volesse l'ultima volta da Mister Puck" Elias guarda stupito Jeremy, poi riflette e si rivolge a me:

"Aelita, pensaci intensamente, c'è qualcosa che riguardi Mister Puck quando sei scappata, qualcosa che non hai pensato fosse utile, o una frase che non capivi..." mi sforzo nel pensarci, poi improvvisamente spalanco gli occhi e esclamo "Certo che c'è, mio padre prima di portarci a Lyoko, mentre eravamo nello scanner mi ha chiesto se mi ricordavo dove avessi nascosto il pupazzo, lì per lì non ho capito ma ora..." "potemmo provare, tu ricordi dove l'avevi nascosto?" mi chiede Yumi, speranzosa. "Certo che lo ricordo" dico, andando in ascensore più veloce possibile, seguita da tutti.

Appena usciti mi dirigo come una fionda verso l'Hermitage, se il mio sospetto è giusto, troveremo qualcosa. Salgo le scale fino ad arrivare in quella che un tempo è stata la mia cameretta. "Era qui" dico indicando il buco nel muro. "Ma certo, eravamo tutti qui quando l'hai trovato" mi ricorda Ulrich. "Già, ora non c'è, visto che lo avete preso, però..." Elias fruga lì dentro e prende un grosso diario abbastanza rovinato; "...questo non lo avevate notato a quanto pare" dice sventolandolo per togliere lo strato di polvere e poi passandomelo.

"Non ci credo, questo...non può essere" mi blocco nel dire la frase senza nemmeno riuscire ad articolarla, pensavo fosse perso ma mio padre lo aveva nascosto per precauzione; Infondo non era di certo un uomo sprovveduto Waldo Schaeffer. "Ragazzi, questo è il diario di mio padre! Quello cartaceo però" dico sfogliandolo. Qualcosa cade dal retro. William la prende e me la porge "Credo sia stata scattata prima della tua nascita" mi dice. Questa foto... è stata scatta qualche mese prima della mia nascita; ci sono mio padre e mia madre, con il pancione, abbracciati; entrambi sorridono, con la mia casa in svizzera come sfondo.

"Credo che chi abbia scattato la foto fosse la stessa persona che ha spento tutto dopo avervi virtualizzato a Lyoko" ipotizza Odd. "Perciò chiunque ci abbia aiutati a scappare era certamente un amico dei miei, e quasi sicuramente conosce i genitori di Elias" dico dando man forte alla tesi del biondo. "Dici? -mi risponde proprio il castano- io ormai ho perso le speranze" guarda a terra con sguardo triste; "Hey, guarda me, non ho smesso un secondo di sperare ed ecco che scopro che i miei genitori sono vivi, perciò vedrai che riusciremo a trovarli, nel frattempo noi ti staremo vicino" dico abbracciandolo.

"Spero di riuscire almeno a riacquistare i miei ricordi" "Troveremo un modo anche per quello, ma ora andiamo a casa a divertirci, l'estate sta per finire" fa spallucce Yumi "Oh, a proposito...qui abbiamo un problemino..." ci ricorda lo stesso Elias "Io non ho né un cellulare, ne vestiti per l'inverno e cosa più importante: non ho un identità visto che non sappiamo nemmeno il mio cognome" dice grattandosi la testa "Beh, per i primi due non c'è problema e per l'identità... io posso creare documenti falsi come con Aelita quando è arrivata qui sulla terra; nell'eventualità che qualcuno venga qui diremo che sei il cugino di Ulrich, alla fine vi somigliate abbastanza. Per quanto riguarda la casa..." spiega Jeremy.

Prontamente Yumi interviene "Tranquillo, mio padre ha detto che potremmo stare qui quanto vorremo, anche per Natale, non ostante né io né Ulrich lo festeggiamo, ho chiesto ai miei di lasciarcela per stare insieme e divertirci" ci dice tranquilla la mia migliore amica. "Beh, pensare a Natale ora... è un po' presto, senza contare Halloween, ma comunque credo che un annetto insieme lo passeremo" dice William.

"Oh, a proposito di festenon sappiamo quando sia il suo compleanno" ci fa notare Laura "Ah beh, allorala sceglieremo noi una data, e sarà una festa a sorpresa" dico divertita,ripensando che anche il mio inizialmente lo avevano inventato. "Ok ok, ma perora voglio solo dormire, perciò torniamo a casa va bene" ci dice Odd,abbracciando Elias e stropicciandogli scherzosamente i capelli; ormai siamoabituati al suo rovinare momenti belli, spesso per via della sua fame o del suosonno, ma prima o poi questo vizio glielo farò togliere, sia pure a suon dischiaffi.

Code Lyoko: the last warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora