CAPITOLO 51: La famiglia Hopper (parte 2)

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ELIAS

"Mamma..." dico incredulo con la gola secca e il battito accelerato. "Mio piccolo Elias..." mi risponde con le braccia aperte, qualche lacrima gli solca il viso, cadendo delicatamente giù dalle guance. Mi butto ad abbracciarla, senza pensarci due volte; mi è mancato tutto di lei. Il suo affetto materno, il suo respiro tra i miei capelli mentre mi stringe, la sicurezza che mi dà, il suo profumo. Mi mancava mia madre.

"Dopo tutti questi anni non ho smesso mai di crederci, sapevo che in un modo o nell'altro mi avresti ritrovata" dice sorridendo, è invecchiata un po' dall'ultima volta che l'ho vista, ma è sempre bellissima. Appena sciogliamo l'abbraccio guarda Aelita con dolcezza. "Aelita, sei cresciuta davvero tanto, e sei bellissima, proprio come tua madre. Le somigli sai?" Le dice avvicinandosi e sfiorandole una ciocca di capelli.

"Mamma, sai dove Tyron tiene prigionieri lo zio Waldo e la zia Anthea?" chiedo guardandola riflettere sulla risposta. "Conoscendo Tyron, dopo l'ultimo aiuto che vi hanno dato facendosi malauguratamente beccare, li avrà confinati il più lontano possibile dalle uscite e dal supercomputer, seguitemi." Ci dice uscendo dalla stanza. "Lei sa come orientarsi in mezzo a questo marasma di corridoi confusionari?" chiede Yumi stupefatta. "Quando ci abiti per 18 anni, finisci per farci l'abitudine. Non credo di conoscerti, tu saresti...?" le chiede mia madre tranquilla.

"Mi scusi, non mi sono presentata. Mi chiamo Yumi, sono un'amica di suo figlio e di sua nipote, il nostro gruppo però è molto più allargato di così" spiega sorridendo la mora. "In frangenti come questi le presentazioni passano in secondo luogo, e ti prego... non darmi del lei, mi fa sentire più vecchia di quanto non sia già, chiamami Meghan" dice ridendo. Mi è mancata anche la sua bellissima risata.

"Ok, siamo quasi arrivati, dobbiamo sorpassare solo quella miriade di soldati che ci sbarrano la strada" dice a metà tra l'ironico e il preoccupato. "Non preoccuparti zia, sappiamo gestirli, ormai lo facciamo da tanto" dice Aelita creando un campo Energetico. "Lyoko funziona bene, ma so difendermi anche da sola" dice, estraendo una pistola da una tasca interna del camice, stupendo tutti.

"So quanto quel pazzo psicopatico di Tyron sia pericoloso, perciò ne ho rubata una dall'armeria tempo fa, e so anche usarla bene" qualcosa nella sua voce è cambiato, è decisamente rancorosa. Sfido chiunque a biasimarla. alla fine ha un conto in sospeso con quel megalomane da internare. Scruto i soldati silenti, sono 10 a testa.

Vedo mia madre sparare, riparata da uno dei muri, e colpire le gambe degli uomini armati, mentre noi pensiamo ai Ninja, combattiamo in sincronia perfetta, siamo tutti e tre motivati a chiudere la faccenda il prima possibile. Nel giro di qualche secondo sono tutti KO, uno di loro tenta di rialzarsi ma mia madre lo colpisce alla tempia con il calcio della pistola e lo mette a nanna. "Ricordami di non far mai arrabbiare zia" mi dice Aelita con un sorriso preoccupato.

"E tu ricordalo a me" le faccio il verso, altrettanto preoccupato ma comunque ridendo. Usiamo l'ironia per sdrammatizzare il tutto, tra noi due funziona così.

"Ragazzi ho ripreso il controllo, i genitori di Aelita sono in fondo al corridoio, sfondate la porta e li troverete" la voce di Einstein ci avverte, ma non sono sicuro sia lui. "Come sappiamo che sei il vero Jeremy?" chiedo. "Quei due zucconi del tuo ragazzo e di Ulrich sono gli unici rimasti a proteggere l'accesso al Cortex, mi serve Yumi sul posto per aiutarli. Se non ti dispiace il sottoscritto ci tiene alle vostre pellacce".

"Ragazzo ha detto?" mi chiede mia madre con un sorrisetto furbo, È accanto a me ed ha sentito tutto tramite l'auricolare virtuale posizionato nell'orecchio di ogni spettro, e nel mentre credo di avere tutte le tonalità e sfumature di rosso sul viso. "Ok, poco tatto e pessimo tempismo, è proprio il nostro Einstein. Vi lascio alle faccende di famiglia. Buona fortuna" sentenzia Yumi ridendo, prima di svanire e tornare sul Cortex. "Poi ne parliamo..." insiste mia madre ridendo.

Non rispondo e alzando gli occhi al cielo uso la falce per tagliare in due la porta, per poi scardinarla definitivamente. Due scienziati ci guardano spaventati, poi riconoscono me, Meghan e Aelita. Quelli sono proprio i miei zii, anche loro un po' più vecchi di come li ricordassi, ma sempre con la loro inconfondibile grinta. Ora è il turno di mia cugina riabbracciare i suoi genitori, dopo una vita passata a cercarli.

"Detesto rompere le uova nel paniere, ma devo farlo. I Ninja ci sono alle costole e non ci mollano, dobbiamo trovare il supercomputer e distruggerlo, per poi farvi scappare. Jeremy vi indirizzerà sulla strada giusta per arrivare a casa di Yumi. Ah comunque ciao zietti, mi siete mancati" dico facendoli girare verso di me, sorridenti. "Fai strada Elias" zia Anthea non vede l'ora di lasciare questa gabbia di matti infernale.

"Dobbiamo svoltare due volte a destra e al primo bivio giriamo a sinistra. Poi saremo arrivati. Aelita, ci aspetta un caloroso benvenuto. Facciamo piazza pulita e dimostriamo chi sono gli Hopper" dico sdoppiando la falce e dandole una delle due parti, mentre nell'altra mano faccio apparire una sfera, vedendo lei fare lo stesso.

Arrivati a destinazione, come volevasi dimostrare Tyron sta smanettando sul computer, mentre quelli che ad occhio e croce sono 30 ninja lo proteggono. Metto a posto la falce e creo una barriera di energia che come raggio d'azione prende metà stanza, seguito da mia cugina. In poco i ninja sono tutti sistemati, e Tyron è spalle al muro, con una pistola puntata contro mia madre.

"Non potete rovinare tutto questo, non ve lo permetterò. Anni di duro lavoro mandati a puttane da dei ragazzini? No grazie, il mio è uno dei più grandi imperi terroristici informatici che sia mai esistito" Dice sparando qualche colpo di pistola, che paro facilmente con uno scudo energetico.

"No, ti sbagli Tyron, il tuo è solo l'operato di un folle destinato a cadere. Sei potente dietro la tastiera, ma rintracciata la tua base sconfiggerti è una cosa facile come poche. Non ti aspettavi il nostro arrivo e ti abbiamo preso alla sprovvista, senza uomini e indifeso. Sei solo patetico, mi fai pena" sputa amaramente mia cugina con un tono che usa poche volte.

Crea un campo energetico enorme, e minaccia di usarlo sul supercomputer. Prima che Tyron possa sparare ancora o avvicinarsi troppo, corro verso di lui e lo colpisco alla testa con il bordo della falce, stendendolo. Inserisco velocemente il contro virus che Jeremy mi manda. In pochi secondi il supercomputer emette scariche elettriche e va in tilt, facendo uscire XANA, che senza poteri striscia nel supercomputer della fabbrica.

Aelita lancia tutto il suo potere sul supercomputer, che esplode poco dopo facendo tremare l'intero edificio. Iniziano a crollare blocchi di cemento, le mura si crepano e le luci lampeggiano. Prima che me ne renda conto un grosso pezzo di soffitto si sgretola, minacciando di cadere sul corpo di Tyron, inerme a terra.

"Non guardate!" Urlo facendo girare tutti. Sentiamo solo un rumore sordo e disgustoso, mentre uno schizzo rosso si imprime sul muro di fianco a noi. Mentre usciamo non posso fare a meno di girarmi, e per un solo istante, Tyron giace a terra, in una pozza di sangue e il cranio spappolato dal blocco di cemento. Vorrei dire che mi dispiace, ma mentirei; Ha avuto ciò che si meritava...

Con l'ausilio di Jeremy riusciamo a raggiungere un parcheggio sotto terra, con una macchina parcheggiata. "Uscite con la macchina, impostate le coordinate che Jeremy ci ha dato e tra 10 ore circa, sarete a casa. Noi vi aspetteremo, e tutto ciò sarà già finito. Prima però dobbiamo raggiungere i nostri amici e fermare XANA".

"Va bene, buona fortuna. Oh ragazzi..." Zio Franz ci guarda, interrompendosi a metà frase. Noi li guardiamo sorridere. "Siamo così fieri di voi" dice a nome di tutti e tre, Li salutiamo prima di vederli partire, e subito dopo Jeremy ci teletrasporta nel Cortex.

Usciamo appena in tempo per vedere il tutto crollare. Ulrich è l'unico superstite dell'attacco dei mostri e dei Ninja, e con il minimo dei punti vita. Ancora una volta tutto si gretola, ma più velocemente. La cosa ci rende il ritorno a casa più difficile. Per un pelo riusciamo a volare, con Ulrich attaccato alle nostre braccia, nel campo d'azione della Skid, per poi tornare a casa definitivamente.

Meno uno, ora manca solo XANA; preso o tardi anche lui commetterà un passo falso, e allora...Anche quel maledetto virus sarà solo un brutto ricordo.

Code Lyoko: the last warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora