CAPITOLO 27: Una strana lettera

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ODD

"Hey Ulrich, svegliati" dico alzandomi dal letto e dando colpi a quello sopra il mio. Ulrich si muove facendo dei versi, ma non dà una risposta concreta. Lo colpisco ancora, e solo così il castano mi chiede "Mh... ma che ore sono?" "sono le 11, muovi il culo e alzati" gli dico per svegliarlo, peccato che invece di alzarsi abbia deciso di fare la stella cadente buttandosi su di me come un sacco di patate. Odio i letti a castello, li ho sempre odiati.

Mi alzo un po' dolorante, e scendo le scale fino ad arrivare in cucina, dove mi preparo una tazza di caffè e una brioche con la nutella per riprendermi un po'. Abbiamo iniziato ieri la terza settimana di settembre, perciò il pigiama leggero è ritornato. Non vedo l'ora che inizino ottobre e novembre, con qualche bel piumone sotto cui dormire, anche se mi mancherà l'estate.

"Odd, che hai...sembra tu abbia passato una giornata senza cibo" mi canzona Yumi, sotto risata degli altri, tutti svegli. Ne approfitto e tiro una frecciatina "No, e che quel lumacone del tuo fidanzato mi è caduto addosso" dico sorridendo mentre la giapponese arrossisce e spara uno dei soliti "siamo solo amici noi" "certo come se qualcuno qui ci credesse" dico andando verso il bagno per sciacquarmi la faccia e riprendermi un po'.

Nel mentre noto con la coda dell'occhio una lettera per terra, che scopro essere destinata ad Aelita, una volta presa. Non c'è mittente, perciò non so dire di chi sia, ma rientro in cucina. "Hey principessa, credo tu abbia un ammiratore segreto, attento Einstein" dico mentre il genio mi tira un'occhiataccia che ignoro totalmente. Aelita apre la busta e dopo aver letto velocemente spalanca gli occhi. "Questa è una lettera di mia madre" dice girandola e rivelando un foglio con le ormai conosciute iniziali A.S.

Il resto del foglio è pieno di codici binari che non provo nemmeno a decifrare "Ma certo, non potendosi fidare della tecnologia ha preferito fare le cose alla vecchia maniera; Se questi codici sono quello che penso, doveri riuscire in un mesetto a mandarvi nella base della Green Phoenix, o per lo meno, se parto da questi codici, mi riuscirà facile trovare il resto" ci dice Einstein felice come una pasqua.

"Vuoi dire che se completi l'anti-virus potremmo dire addio a XANA e alla Green Phoenix una volta per tutte" esclama entusiasta Laura "Ehi, calma! L'anti-virus per XANA è ancora ad un punto di stallo, perciò se lavorassi giorno e notte dovrei finirlo per metà novembre, corna facendo che qualcosa vada storto" Io, Willy ed Ulrich ci guardiamo e facciamo un gesto decisamente più sconcio delle corna, ma pur sempre efficace contro la sfiga, sotto lo sguardo disgustato delle ragazze e quello sconsolato di Einstein. Elias si limita ad un umile Face Palm, ma lo fa con un sorrisino divertito, la cosa mi piace...

"Stavo dicendo... che pure ultimando l'anti-virus e decriptando questi codici entro due mesi minimo, c'è un altro problema; I genitori di Aelita e in più i ricordi di Elias sono ancora da recuperare" "No Jeremy, qui hai sbagliato una cosa" a parlare è lo stesso Elias "Se tu riesci a decriptare i codici di Anthea e distruggere il supercomputer del Cortex possiamo spegnere tutto; Se Anthea mi conosce potrebbe aiutarmi lei con i miei genitori" dice sorridendo il mio amico "Beh, ma i tuoi ricordi..."

"Jeremy, ora ascoltami" lui si avvicina con passo sicuro e sguardo serio ad Einstein "Se riusciremo a tirare fuori i genitori di Aelita e sconfiggere XANA prima di recuperare i miei ricordi devi spegnere lo stesso tutto" ora tutti lo guardiamo dubbiosi "Se ho fortuna posso ricominciare una vita con l'aiuto di Anthea, e se i miei genitori sono vivi mi aiuteranno a ricordare" "Ah ma non c'è bisogno di rinunciare a così tanto, ho ultimato ieri la chiave digitale per i tuoi ricordi" dice Jeremy sorridendo. Elias ha una faccia scioccata e felice allo stesso tempo.

Lo abbraccia senza lasciargli modo di respirare "Hey attento Elias, se lo stringi un po' più forte, spaghetto scotto com'è, potresti spezzarlo." Dice Ulrich alle mie spalle. "Bene, ora... ho iniziato a darmi alla cucina italiana, perciò vi va una carbonara?" ci chiede Elias;

Oh di bene in meglio. Io vengo dall'Italia, o meglio dal Nord Italia, ma ho visitato tutte le città più importanti, soprattutto nel Sud Italia, ovviamente ho mangiato anche i piatti più conosciuti e la carbonara è il mio piatto preferito, secondo solo alla pasta al forno.

WILLIAM

Odd ha fatto il bis, e il tris... fino ad arrivare a quattro piatti di carbonara... "dove la metti tutta la roba che mangi io non ne ho idea" chiedo al biondo, che per tutta risposta guarda il cavallo dei suoi pantaloni, per poi tornare a guardare me con un a faccia da schiaffi e un ghigno perverso. Dovevo ricordarmi che con Odd Della Robbia e meglio non chiedere. "Allora Jeremy, quando potremo ridare i ricordi ad Elias?" chiede Yumi mettendo in bocca una polpetta; (Elias è un po' come le nonne, tende a farti ingrassare di qualche chilo ogni volta che mangi)

"Semplicemente basterà aspettare una torre attiva al Cortex, così avremo la certezza che una volta disattivata nessuno potrà intaccare il nostro piano; poi entreremo velocemente nel nucleo, Lì vi manderò la chiave digitale e potrete inserirla nella sua firma digitale, lui entrerà di nuovo nella torre e usando il codice terra dovrebbe tornare qui avendo i suoi ricordi" mi spiega tra un boccone e l'altro Einstein.

"Capisco, ma credo debbano essere solo poche persone ad andare con lui, riusciranno a passare più facilmente" suggerisco. "Ottima idea, ma ora, direi che è il caso di sparecchiare." Dice Yumi alzandosi, effettivamente nessuno a parte Odd sta più mangiando.

Finiamo di sparecchiare velocemente, e questa volta è il turno Laura di lavare i piatti. Mi siedo tra Ulrich, Odd ed Elias, mentre Yumi ha deciso di fare una doccia, e i due piccioncini stanno lavorando a non so quale programma o roba informatica che solo a guardarla mi fa venire il mal di testa.

"Hey, non ti vedo molto felice, eppure quella di Jeremy è una notiziona" scherzo dando una leggera spallata ad Elias "No no, sono felicissimo, ma stavo pensando ai miei genitori; non so dove siano, né se siano vivi, magari sono molto lontani, o magari mi hanno semplicemente dimenticato" dice queste parole con tristezza e paura ma tenta comunque di farmi un sorriso sereno, sorriso che però risulta malinconico.

"Tu ti rattristi troppo facilmente, e questo il vero problema... devi imparare ad allontanare i brutti pensieri e provare a pensare sempre positivo" Odd dice queste parole abbracciandolo; a volte sa essere anche intelligente, e me ne sorprendo. "Effettivamente hai ragione, ma sono fatto così, non posso farci nulla" Elias fa spallucce mentre si gratta la nuca.

"Ehy, ora che ci penso... sembri il Chihuahua di mia nonna quando piangi." Ok, ritiro quello che ho appena pensato su Odd, è un completo disastro... "E tu una bertuccia ammaestrata quando ridi e un maiale quando mangi" gli rifà il verso uno sconsolato Ulrich;

"non so come tu abbia passato tutti gli anni in camera con lui al Kadic" do corda al Tedesco giusto per far ridere Elias, riuscendoci. "Comunque sia noi riusciremo a trovarli, stanne certo" gli dico, consapevole di aver migliorato il suo umore almeno un po'.

Code Lyoko: the last warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora