Capitolo 23 - Parte 2

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Zulema


Mi fa malissimo la testa.

Non ricordo nulla.

Dove sono?

Cos'è successo?

"Zulema? Stai bene? Rispondi, ti prego!"

È la voce di Macarena, sembra disperata.

Ora ricordo, i freni si sono rotti e noi ci siamo schiantate. Ho girato di proposito per finire in questo dirupo, magari non è stata un'idea geniale, ma non sarei comunque riuscita a prendere la curva e se ci avessi provato probabilmente ci saremmo ribaltate, rischiando ancora di più, molto di più.

Prima di arrivare alla curva ho detto a Maca che la amo, poteva essere l'ultima volta in cui avevo la possibilità di farlo. In fondo, la mia è stata comunque una mossa rischiosa e avremmo potuto morire entrambe.

Mi tocco la testa, sto sanguinando, ma penso sia normale dopo lo schianto. Mi sento un po' stordita, però sto bene, poteva andare molto peggio di così.

"Sì, sto bene... Tu?" le rispondo.

"Anche io, ho solo colpito le costole che mi erano appena guarite, ma credo non sia successo nulla..."

"Scendiamo dalla macchina, non si sa mai..."

Una volta uscite ci sediamo a terra, esauste e ferite, anche se non gravemente. Macarena si è fatta male all'addome, io ho sbattuto forte la testa, ma siamo state fortunate.

"Zule, stai sanguinando tantissimo..."

"Non preoccuparti, non mi sono fatta nulla..." le dico.

Mi tocco nuovamente la testa, non smette di sanguinare, ma non mi agito troppo. In fondo mi sento bene, credo che me ne accorgerei se avessi un trauma cranico o qualcosa di simile. Oppure no, so che certi traumi si sentono dopo un po' di tempo, ma in ogni caso andremo a farci vedere all'ospedale o da un medico, quindi sono abbastanza tranquilla.

"Non è vero, guarda la tua testa..." mi dice, spaventata.

"Intendo nulla di grave, fidati."

"Sarà..."

"Stai tranquilla, andrà tutto bene. Ora chiamo Ismael che ci verrà a prendere, ci facciamo vedere per sicurezza e andiamo a casa. Non è successo niente, solo un brutto spavento." le dico.

Prendo il cellulare e digito il numero di Ismael.

Cazzo.

Non prende.

Ovviamente, mi sembrava facile, sarebbe stato troppo bello per essere vero.

Ora cosa facciamo?

"Bionda, qui il telefono non prende..."

"Quindi?"

"Quindi ora vado un po' più su e vedo se riesco a chiamare, oppure guardo se c'è qualcuno che possa aiutarci."

"Ti accompagno..."

Dopo aver detto così e aver tentato di alzarsi, Macarena si china, tenendosi all'altezza delle costole.

"Cazzo, mi fanno di nuovo male le costole, ero appena guarita..."

"Tranquilla, è normale se hai sbattuto lì. Rimani un attimo qui, torno subito."

"Va bene..."

Faccio la salita, faticando un po'. Mi fa male la testa e mi sento stordita, ma arrivo in cima, sulla strada.

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora