Capitolo 23 - Parte 1

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Macarena


È bellissimo, è bellissimo fare di nuovo l'amore con lei.

Il mio inguine contro il suo, ci strusciamo con una passione così travolgente che quasi mi sembra di impazzire.

"Zulema..." ansimo.

Non smette di guardarmi negli occhi, nemmeno per un secondo, facendomi perdere ancora di più il controllo.

Scopiamo con foga, come se volessimo recuperare tutti i giorni in cui siamo state separate e farlo ci aiuta a buttare fuori la tensione di questo periodo.

Non mi trattengo, gemo, urlo, mi lascio andare godendomi i numerosi orgasmi che Zulema continua a provocarmi.

Lei come sempre ha più resistenza di me, ma vederla ansimare e sentirla bagnata per merito mio mi rende tanto felice.

"Cazzo, Zulema..."

"Cosa?"

"Mi era mancato tutto questo..."

"Anche a me bionda."

Devo essere sincera, a me non preoccupa troppo la situazione che si è presentata ultimamente.

Per quanto una madre possa essere stronza, non penso arriverebbe a tanto.

È vero, si sta parlando di una madre che ha venduto sua figlia, che l'ha fatta violentare, che le ha tolto la sua bambina. È veramente una persona di merda, su questo non c'è dubbio, però non riesco a credere che potrebbe farci del male, non avrebbe senso.

Perché dovrebbe farlo? Per soldi? Per i diamanti che Zulema le ha rubato per salvarmi? Per pura cattiveria?

Non lo so, non sono convinta.

Guardo Zulema, lei è così preoccupata, è preoccupata soprattutto per me e per Yasmin. Non voglio che stia così, dobbiamo lasciarci il passato alle spalle e andare avanti. Dobbiamo essere felici, ce lo meritiamo.


I giorni seguenti passano senza problemi, anzi tra me e Zulema va di nuovo tutto bene, forse anche meglio di prima.

Ho sentito Aisha, per dirle che le cose si sono risolte, che ho ripreso la mia relazione e sta andando bene. Volevo uscire con lei, magari presentarle Zulema, non voglio essere quel tipo di amica che sparisce quando si fidanza o torna con l'ex. Aisha però mi ha detto di godermi la mia relazione e di pensare solo a quello, poi avremo occasione di vederci e divertirci insieme.

Io e Zulema siamo molto agitate in questo periodo, forse dobbiamo solo imparare a stare tranquille, ma non è semplice dopo tutto ciò che abbiamo passato. È come se avessimo paura che, da un momento all'altro, possa succedere di nuovo qualcosa che manderà a puttane la nostra vita.

Non siamo abituate ad avere una vita normale e forse io e lei abbiamo bisogno di emozioni forti per sentirci vive, però abbiamo sofferto davvero troppo. Adesso basta, meritiamo un po' di pace.

Oggi è una giornata soleggiata, passiamo la mattinata in giardino con Yasmin, che diventa ogni giorno sempre più grande e sempre più bella. Al pomeriggio viene Farah a casa, così io e Zulema usciamo un po', ne abbiamo davvero bisogno.

"Bionda, guido io."

"Perché?"

"Perché tu guidi di merda."

"Chi guidava il camper mentre tu dormivi sul retro? Sempre io e ti ricordo che guidare un camper non è come guidare una macchina, ma molto più difficile, quindi direi che me la cavo meglio di te."

"Come vuoi, ma non conosci la strada."

"E va bene, guida tu."

In macchina litighiamo più o meno quindici volte per la scelta della musica e alla fine spegniamo la radio, non essendo arrivate a un accordo. È tipico di noi, nessuna delle due molla mai la presa, vogliamo sempre averla vinta, ma non importa, è quasi divertente discutere con lei per queste piccole cose e farla arrabbiare.

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora