Capitolo 4 - Parte 2

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Zulema


Ho appena iniziato la radioterapia e già la detesto, mi sembra che il tempo non passi mai.

Non ho mai sofferto di claustrofobia, ma in questo tubo mi sento soffocare.

Quando esco il medico mi fissa.

"Tutto bene?" mi chiede.

"Sì, perché?"

"È normale che si senta un po' strana, viene a prenderla qualcuno?"

"Mia moglie, voleva venire già prima, ma le ho chiesto di lasciar stare."

"Come mai?"

"Non voglio che mi veda così."

"Capisco, stia seduta qui per un po', poi quando arriva sua moglie potrà andare a casa. Non si alzi bruscamente, mi raccomando, se ha bisogno mi chiami."

Quando arriva Maca torniamo a casa.

Nel pomeriggio le chiedo di portare fuori Yasmin, sono distrutta e non voglio che mi vedano così, soprattutto la bambina.

Loro escono e io invito a casa Ismael, è tanto tempo che non lo vedo.

Ci abbracciamo a lungo.

"Zule, come stai?"

"Macarena te lo ha detto, vero?"

"Sì, ha paura che tu non chieda aiuto."

"Io non ho bisogno di aiuto."

"A quanto pare ha ragione."

"Non ho voglia di parlare di questo, raccontami qualcosa di te."

"I miei problemi sono così stupidi in confronto."

"Ismael, mi conosci da anni ormai. Raccontami tutto, ho bisogno di distrarmi."

"Io e Olivia ci stiamo lasciando, almeno credo."

"Cazzo, cos'è successo?"

"Lei è sempre in ospedale, non ci vediamo mai e quando siamo insieme litighiamo."

"Perché non provi a dedicarti a qualcosa anche tu? Qualcosa che ti piaccia davvero."

"L'unica cosa che so fare, l'unica cosa che mi fa sentire vivo è..."

"Il rischio? Il pericolo? L'adrenalina? Fare rapine, ad esempio?"

"Esatto, proprio così."

Conosco Ismael da sempre, da quando eravamo due ragazzini.

È un amico, un vero amico.

Ed è più simile a me di quanto voglia far credere, è sempre stato così.

"Pensi che sia possibile? Reprimere la nostra vera natura?" gli chiedo.

"Dobbiamo farlo, soprattutto tu, per Yasmin."

Annuisco, so che ha ragione.

"Olivia lavora tanto perché è un chirurgo, è un ottimo chirurgo, ha salvato la vita a Macarena. Cercate di risolvere le cose, secondo me potete farlo."

Più tardi saluto Ismael e chiudo la porta.

Rimango a casa da sola.

Non proprio da sola.

Aisha.

Perché continuo a vederla?

Non ha senso, lei è morta.

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora