ZulemaÈ arrivata l'ambulanza, seguita dalla polizia. Hanno interrogato me e mia nipote e abbiamo spiegato che ci siamo solo difese, che siamo state vittime di un delitto passionale messo in atto da quei due uomini. Anche la piccola Zulema ha testimoniato contro suo padre, sostenendo ciò che ho detto io.
Dopo un po' ci hanno lasciate andare e siamo corse all'ospedale, dove hanno portato Maca.
Ho scoperto che nello stesso ospedale sono ricoverati i nostri amici, che non sono morti.
Rajab si è rotto molte ossa e ha più o meno tutto il corpo ingessato, ma non è in pericolo di vita. Ismael è quello che ne è uscito meglio, almeno fisicamente. Olivia era alla guida della macchina e si è fatta molto male. Hanno avuto un incidente di cui non ho capito bene la dinamica, so solo che non è stato un incidente.
E Macarena. Macarena è in sala operatoria da ore. È rimasta cosciente per un po', cosciente per modo di dire. Continuava a delirare, a dire cose senza senso, a parlare con i suoi genitori. In un momento di lucidità si è resa conto di essere all'ospedale e ha chiesto esplicitamente di essere operata da Olivia, che però non può farlo per ovvie ragioni.
La questione sembra essersi conclusa, quindi Farah sta tornando in Marocco con Yasmin.
Da un lato ho bisogno di riabbracciare la mia piccolina, dall'altro non so cosa ne sarà di sua madre e non voglio darle brutte notizie. Solo il pensiero mi uccide, letteralmente.
Il mio telefono inizia a squillare a raffica. Prima mi chiama Román, che è preoccupato perché non ha più sentito sua sorella. A lui non posso mentire, quindi gli dico la verità.
"Prendo il primo aereo." risponde, chiudendo così la chiamata.
Poi mi telefona la psicoterapeuta di Macarena, dicendomi che non si è presentata agli ultimi appuntamenti e che l'aveva vista agitata. A lei dico che si trova in ospedale per un problema di salute e che le farò sapere il prima possibile.
Basta, sono esausta, ora non voglio più sentire nessuno. Chiudo gli occhi e cerco di respirare, ma è difficile farlo senza mia moglie.
Mi sento inutile di fronte a tutto questo, non posso fare niente per salvarla. Adesso posso solo aspettare che qualcuno mi dica cosa ne sarà di lei, di me, di noi.
Mi sembra di impazzire, non potrei mai vivere senza di lei, però la verità è che non sono io a decidere come andrà. Posso piangere, urlare, impazzire per il dolore e insultare questi medici che ancora non mi hanno dato sue notizie, ma questo non cambierebbe nulla.
Non c'è niente che io possa fare per riportarla qui da me, posso solo sperare che lei abbia più vite dei gatti e ce la faccia anche questa volta.
"Cosa guardi?" le chiedo.
"Una serie tv che si chiama Grey's Anatomy, davvero non la conosci?"
"Io non guardo serie tv."
"Dovresti farlo."
La donna sullo schermo dice a quello che suppongo sia suo marito che può morire in pace, che ce la faranno anche senza di lui. Si vede che ha il cuore a pezzi e il suo è un gesto di puro altruismo, come se stesse cercando di dirgli: "Puoi smettere di soffrire, ti lascio libero di andare".
L'attrice è davvero brava, niente da dire in merito, ma questa serie è un po' troppo triste per i miei gusti.
"Bionda, tu che piacere provi nel guardare queste cose deprimenti? Direi che abbiamo avuto abbastanza tragedie nella vita reale, no?"
"Mi fanno riflettere."
"E piangere, a quanto vedo."
Ha gli occhi pieni di lacrime mentre mangia i popcorn, sembra un tenerissimo criceto triste.
Inizio a ridere, lei mi fulmina con lo sguardo.
"Che vuoi, Zulema? Perché non te ne vai?"
"Sei davvero buffa, piangi per la morte di un personaggio finto. Sai quanti soldi avrà preso quel tizio per recitare la parte del cadavere?"
"Sei senza cuore."
Le do un rapido bacio sulla fronte.
"E tu hai un cuore troppo grande."
Non so perché sto pensando a questo adesso, o forse sì.
Dopo aver visto quell'episodio, Macarena ne ha parlato per tre ore.
"Ha fatto bene lei a staccare la spina, anche se odio tutto ciò." mi dice.
"È solo una serie."
"Hanno ucciso il mio personaggio preferito."
"Il tuo personaggio preferito di una serie finta."
"Quanto rompi, lasciami soffrire in pace."
"Vai a soffrire da un'altra parte."
"Sei davvero una stronza." risponde, ridendo e tirandomi il cuscino in faccia.
"Perché non ti fai un profilo Instagram e scrivi all'attore? Magari ti conferma che è vivo, così torni nel mondo reale."
"Uno, un tizio famoso non mi considererà mai. Due, non sono mica scema."
"Ho i miei dubbi su questo."
"Comunque la tematica è molto profonda, ad esempio se io stessi morendo e..."
"Ma che discorso allegro, io avrei preferito scopare. Non ti va?"
"Sì, ma prima mi ascolti."
"Ai tuoi ordini, bionda."
"Se io stessi morendo, non voglio continuare a soffrire. Non voglio soffrire inutilmente, voglio stare in pace. Non significa arrendersi, vuol dire accettare l'evidenza ed essere liberi. Tu sai quanto sia importante per noi la libertà."
"Se non la smetti con questi discorsi ti uccido adesso, così facciamo prima."
"Ah sì? Vuoi uccidermi?"
"Non ho mai desiderato altro." le sussurro all'orecchio.
Sì, noi ci eccitiamo in questo modo.
Saremmo due pazze psicopatiche, però non importa. In fondo, ora stiamo solo scherzando.
È finita l'epoca in cui cercavamo di farci fuori a vicenda. Adesso voglio solo amarla, sempre.
"Zia? Zia stai bene?"
Mia nipote mi chiama, risvegliandomi da quei flashback. Mi sorride, con compassione, ma so che anche lei sta molto male.
È appena rimasta orfana del tutto e so che i suoi genitori erano degli stronzi, ma erano pur sempre i suoi genitori.
"Sto bene, o almeno credo. Tu?"
"Sì, anche io... Cioè... Starò bene... Staremo bene..."
Ma io non ne sono così sicura.
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I hate u, I love u
FanficMacarena è riuscita a scappare e vive in Marocco, pronta a iniziare una nuova avventura: diventare mamma. Dovrebbe essere il momento più felice della sua vita, ma le manca qualcosa: lei... Zulema, la sua nemica storica con la quale però ultimamente...