63. Birds fly in different directions

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Mi chiedo sempre dove sei.
Mi chiedo sempre se da qualche parte ci sei ancora.
Se qualcuno, prima o poi, si ricorderà di noi e verrà a cercarci.

Se qualcuno, prima o poi, si ricorderà di noi e verrà a cercarci

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30 Dicembre 2018 - Holmes Chapel

Inspira.
Espira.
Inspira.
Espira.

Lascia che il soffio vitale penetri nelle tue ossa e poi getta fuori il respiro lentamente, mentre schiudi le ciglia inumidite e assapori l'ambiente che ti circonda.

Sei solo tu e una cassetta della posta in un piccolo giardino che è il tuo incanto e la tua dannazione. La staccionata bianca che ti é così familiare, che superavi ogni volta che tornavi da scuola e quel vialetto che prosegue dietro l'albero di albicocco e arriva fino al retro della tua villetta su tre piani.
Ricordi?

È passato un sacco di tempo dall'ultima volta che eri qui. Eppure era solo un istante fa. Ma a volte il potere della memoria può dilatare la percezione del tempo che passa, ampliandolo con un ritmo ipnotico meravigliosamente irreale.
Se ti gira un pochino la testa, è perché il tuo mondo ha girato solo attorno ad essa, per un lasso di tempo che alla tua percezione è durato un'infinità.

Eppure, qui sono passati solamente una manciata di minuti, ed è tutto esattamente come ricordavi, anche se sei stata via per un po'.
La gelida umidità di brina che in questo momento ti sembra quasi tepore, al ricordo di quell'ultimo bacio quasi rubato che tu hai ricambiato con tutta la disperazione del tuo essere spezzata a metà. 
Quel ghiaccio granuloso sopra il manto d'erba ha la forma di aghi di cristallo eppure non ti ferisce, ti accarezza come le mani che hanno percorso ancora una volta i tuoi fianchi.

Non volevo che lui se ne andasse.

Estelle chiuse gli occhi, prima di riaprirli ancora una volta sui suoi piedi nudi inumiditi dall'erba che cresceva nel terriccio fangoso.
Tremò al pensiero del ricordo di tutto ciò che era stato mentre un sole spento e un raggio fioco e quasi gelido andava a illuminare timidamente il suo corpo perlaceo.

La mancanza scottava di nuovo e lei si leccò le labbra per riafferrare qualche piccola particella del sapore di lui.
L'aveva baciata solamente due giorni prima mentre lei gli chiedeva con lo sguardo di non andarsene: qualche istante prima le aveva detto che niente avrebbe potuto tenerlo lontano da lei al di fuori di se stessa, e poi era partito per andare dall'altra parte del mondo senza nemmeno avvertirla. Non aveva senso, era un comportamento che avrebbe messo in atto lei all'inizio della loro storia.

"Non me ne sarei andato, senza pensare a te."
Lo aveva detto al telefono con voce bassa e profonda, con l'intensità che solo lui sapeva mettere in quelle frasi brevi che diventavano sprazzi di vernice arcobaleno su una parete opaca.

Non aveva ancora ingoiato il suo ultimo addio a Sunken City e non avrebbe potuto sopportarne un altro ancora, ma in fondo si chiese se bastasse un bacio sull'onda di un momento per poter dire che loro due fossero in qualche modo tornati loro, quelli di una volta.
Harry aveva spaccato il naso a Logan qualche minuto prima ed era evidente che fossero entrambi in preda ad un'agitazione palpabile e ad incostanti rimasugli di adrenalina.

𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖 𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora