Ci sono mani che ti restano addosso.
Profumi che ti camminano dentro.
Occhi che ti rubano tutto.
Silenzi che ti tolgono il respiro.Non ti azzardare a paragonarmi a lui, le aveva detto digrignando i denti, eppure quella tensione nervosa di rivalità e antagonismo che gli leggeva negli occhi felini, non riusciva proprio a distoglierla da quella voglia incalzante di aizzarlo ancora.
Ne sentiva un bisogno malsano, perché non comprendeva fino a che punto lui sarebbe potuto arrivare, e volle spingerlo oltre il suo limite.
E perché sentiva che con lui avrebbe potuto sfogarsi, contro quel destino immondo.
Che in qualche universo distorto e lontano dalla realtà, lui l'avrebbe persino capita.Le parole strariparono fuori dalle cicatrici ispessite che rimbombavano ancora dentro il petto di Estelle, e andarono a infrangersi come lame taglienti sulla carne già provata del diretto interessato.
«Per quelli come voi, l'amore è un potere da esercitare su qualcun altro.»Fece una pausa, osservando il suo sguardo incupirsi di una nube tossica e minacciosa, e abbassarsi ancora una volta verso il vuoto abissale di un precipizio di emozioni sfrenate.
Lo stomaco di Harry si aggrovigliò nel vederla ancora così sofferente, ancora così esposta ai suoi tormenti, e decise di non rispondere a quella provocazione letale.
«Vuoi davvero sapere che fine abbiamo fatto? Guardaci, Harry.»Li stava ponendo sullo stesso piano, e questa era una cosa che lui non riusciva davvero a tollerare, ma cercò di convincersi che lei fosse accecata da un evento traumatico che aveva appena vissuto sulla pelle.
Ma Estelle continuò con un altro affondo, preciso, chirurgico, affilato.
«Se tu sei qui, è solo perché io sono l'unica, l'unica, che non puoi avere.»Harry mantenne la presa salda sul polso fino di lei, e la fece arretrare andandole incontro, fin quando non fu costretta a finire con la schiena dritta contro la parete.
La guardava con aria ferma e indecifrabile, quegli occhi incantatori erano incrollabili e sembravano scavarle a fondo e immergersi negli abissi della sua anima, inerpicarsi in quelle zone che teneva ingabbiate e chiuse a chiave negli alveoli più remoti della psiche, nascosti alla sua stessa coscienza.Era una scena che la intimidiva, perché gli occhi di Harry erano così laceranti che la spogliavano di qualsiasi autodifesa, ma non la spaventava, e si rese conto di come la presa di Harry fosse più delicata di quella che aveva usato Logan, di come i suoi gesti fossero più lenti e più cadenzati, di come la stesse accompagnando senza mai forzarla.
Di come si sentisse al sicuro nonostante lui le stesse mandando un segnale di sfida.Il busto di Harry era leggermente piegato verso di lei, ma l'unico contatto fisico che manteneva saldo era la stretta del suo polso nella propria mano, che teneva appoggiato contro il muro, all'altezza della testa di lei. Per il resto, non osava sfiorarla.
«Se io sono qui, è per dimostrarti che niente, niente, potrà mai tenermi lontano da te, al di fuori di te stessa.»Aveva parlato lentamente, con voce profonda e penetrante, che la avvolse in una strana sensazione di quiete soffusa ed agitazione spasmodica, allo stesso momento.
«Mi hai messa letteralmente spalle al muro, non mi pare di poter scegliere.»
Sciorinò una risposta pronta, che suonò tremendamente vuota e superficiale in confronto a quello che lui le aveva detto, ma si sentì come una preda in trappola, e si compiacque del solo fatto di essere riuscita a ribattere senza che le cedessero prima le ginocchia.«Dimmi di andarmene, e io me ne andrò seduta stante.» La sfidò lui, sapeva di risultare tagliente ed ostico, ma rimase
risoluto nelle proprie affermazioni.
«Vattene.» Rispose lei immediatamente, senza alcun indugio. E per un attimo lo desiderò davvero.
Harry abbassò lo sguardo, come sconfitto, ma per il resto non si mosse di un centimetro.
Poi lo sollevò ancora una volta, e la sua espressione era nuovamente fiera.
«Ripetilo.»
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𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖 𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒎𝒆
Romance"Se potessi rivivere un solo giorno della mia vita, sarebbe sempre lo stesso, in loop, senza interruzioni, e non avrei alcun dubbio. Le tue mani su di me, la farina, noi due che balliamo in cucina, il tuo sapore mischiato al vino rosso. Quella vogl...