34. Times Square can't shine as bright as you

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Così fu quell'amore
Dal mancato finale
Così splendido e vero
Da potervi ingannare

Aveva visto Harry, tirato a lucido nei suoi colori freddi e regali, uscire di casa poco prima dell'ora di cena, e dalla sua espressione un po' crucciata non sembrava affatto contento della piega che avesse preso quella giornata, e lei non poté di ...

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Aveva visto Harry, tirato a lucido nei suoi colori freddi e regali, uscire di casa poco prima dell'ora di cena, e dalla sua espressione un po' crucciata non sembrava affatto contento della piega che avesse preso quella giornata, e lei non poté di certo biasimarlo.

Per evitare di passare la notte di San Silvestro chiusa in casa, da sola, aveva deciso all'ultimo momento di unirsi ad alcune colleghe, anche se in realtà temeva che avrebbe dovuto passare la serata a rispondere ad una valanga di domande su quella copertina, e su Harry, e quella voglia crescente di mettersi a letto per svegliarsi il mese successivo, in quel momento le sembrava l'unica cosa sensata che potesse suggerirsi di seguire.
Ma le serviva più che altro una scusa con lui, per mostrargli di avere un'alternativa, e quindi si forzò ad accettare.

«Sei sicura che non vuoi venire?»
Le aveva detto prima di stamparle un bacio a fior di labbra.
Lo vedeva perfettamente, che si era un po' forzato, ma probabilmente non aveva voglia di farle pesare ulteriormente la cosa.

«Ti chiamo a mezzanotte.»
Non era sembrato particolarmente rincuorato da quella frase, ma la lasciò andare, come faceva sempre.
Lui la lasciava sempre libera, perché non poteva farne a meno.

Qualche timido fiocco di neve attecchiva alla vetrata del salone, o forse era semplicemente brina, o nevischio talmente sottile che non riusciva a distinguere i fiocchi nel cielo, ed Estelle arrampicava le dita sulla finestra lasciando che si creasse sul vetro un alone appannato attorno alle sue dita bollenti.
New York era quasi illuminata a giorno, per quante luci fossero accese e brillassero di tutto il fulgore di quei festeggiamenti esagerati.
Esagerati come era tutto, in quella città: inclusa la sua pubblica umiliazione.





«Ma cos'è stasera, San Silvestro o San Valentino?» Esclamò Harry guardandosi attorno, seduto al tavolo della cena e riferendosi a Jeffrey, che era appena tornato a sedersi accanto a lui dopo aver passato diverso tempo a brindare, occhi negli occhi con Grethel e braccio attorno alla vita di lei.
«Da quando in qua ti senti a disagio in mezzo alle altre coppie?»

Jeffrey aveva ragione. Non era mai stato il tipo che si metteva ad osservare le coppiette felici che lo circondavano, semplicemente perché non era quello che anelava o invidiava: non gli era mai pesato essere solo, e aveva sempre focalizzato il suo interesse verso le ragazze single e sexy.
E New York pullulava di quel tipo di facili prede, soprattutto in serate come quella di Capodanno, perché era sempre un momento di bilanci per tutti, e la maggior parte di loro volevano solo divertirsi, pensare poco e concludere in bellezza, lasciandosi l'ennesimo anno deludente alle spalle.

𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖 𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora