flashback
il cielo era soleggiato, l'acqua del fiume scorreva, cristallina. quel suono cullava la quiete del bosco, insieme al canto lieve degli uccelli.
un ragazzo in quella giornata era intento, come di consueto, a pescare i pesci con la sua rete. quel lavoro occupava la maggior parte delle sue giornate, dato che il commercio del pesce era l'unico espediente che provvedeva al suo sostentamento e a quello della sua famiglia.il suo cane uscì dalla piccola casetta in legno e lo raggiunse, scodinzolando e correndo verso la sua direzione, travolgendolo, facendolo finire dritto nell'acqua.
<<che cavolo, Ana!>> imprecò, alzandosi e guardandosi le vesti, completamente zuppi.
il setter lo guardava contento, non smettendo di scodinzolare, con la lingua penzolante e uno sguardo euforico.Seungmin lo perdonò, sospirando, non contento di non essere in grado di resistere alla sua tenerezza.
la contentezza e l'euforia della cagnetta furono interrotte da uno sguardo attento, che si puntò in un punto non definito del bosco, dopo aver fiutato qualcosa nell'aria.
cominciò ad abbaiare, fiutando poi il terreno, iniziando a camminare, fino ad addentrarsi nel bosco.
Seungmin iniziò a correre, cercando di non perdere di vista la cagnolina, che correva decisa tra gli alberi.<<Ana! Ana dove vai?>> cercava di chiamarla, ma nulla avrebbe fermato il suo fiuto, che la stava guidando verso un punto preciso.
cavolo. e adesso che combina?
il ragazzo continuava a non capire, finché il suo sguardo incontrò qualcosa, tra le fronde degli alberi e l'erba incolta.
socchiuse gli occhi, cercando di mettere a fuoco la figura sfocata che vedeva.la sua vista era pessima.
vedeva una figura blu, che spiccava tra il colore verde dell'erba.
avvicinatosi abbastanza, capì che si trattasse di una persona.si mise a correre ancora più veloce, preoccupato, raggiungendo ben presto il cane che annusava la figura stesa a terra, appurando fosse un uomo.
Seungmin si accovacciò preoccupato, girando il viso del ragazzo per poterlo identificare.
tu?
chioma lunga e bruna, labbra carnose, neo sotto l'occhio sinistro.
era il nobile, l'amico di Changbin, che si era fermato al fiume qualche mese prima.
lo guardò con sguardo severo e corrucciato, passandosi una mano tra i capelli nervoso, indeciso sul da farsi.allora.. innanzitutto, è vivo?
controllò il battito cardiaco avvicinando l'orecchio al suo petto, constatando che batteva ancora.
si, purtroppo.
spostò lo sguardo sul suo viso, apprendendo che aveva un grosso ematoma sulla tempia destra. spostò i capelli dal viso per controllare meglio, e vide che aveva anche un enorme taglio lungo la guancia, con il sangue ormai seccato.
cazzo che schifo.
si alzò in piedi, guardando con confusione il corpo steso per terra, con le braccia incrociate al petto, non sapendo cosa fare.
fece per girarsi e andarsene, pensando che prima o poi si sarebbe svegliato da solo e che quello non era affatto affar suo, quando il cane cominciò ad abbaiargli contro.
si girò, guardandola negli occhi, che sembravano supplicarlo.<<che vuoi tu adesso? questo qui è un coglione!>> disse al cane, che abbaiò in risposta.
caspita, da quando adesso capisce quello che dico?
continuava a supplicarlo con quegli occhioni neri e luccicanti, tanto che Seungmin non poté più resistere.
<<e va bene! lo aiuto, ok. sei contenta?>>
si portò il braccio del ragazzo sulle spalle, per poi con fatica tirarlo su, iniziando a trascinarlo verso casa sua, che era a pochi minuti di camminata da quel punto.
la cagnolina intanto, li seguiva, zappettando soddisfatta.arrivarono finalmente nella piccola casetta di legno, e Seungmin buttò il ragazzo sul suo letto, in maniera per nulla delicata, imprecando per l'altezza esagerata del ragazzo e di quanto fosse pesante.
<<cazzo quanto pesi.>> gli disse, guardandolo con una smorfia esausta, anche se lui non avrebbe potuto sentirlo.
sbuffò, avvicinandosi al suo viso, controllando le ferite che aveva, scostandogli dal volto i capelli che gli intralciavano la vista.da quanto era rimasto lì? cosa era successo?
controvoglia andò a riempire un secchio d'acqua dal fiume, prendendo poi una spugnetta.
una volta entrato in casa tirò a sè una sedia, in maniera poco delicata, e si sedette vicino al ragazzo.
gli passò la spugnetta bagnata sul volto, pulendolo dal sangue e dalla terra, passando poi a sciacquare le braccia.gli alzò la elegante e costosa veste, passando anche su gambe, pancia e petto.
una volta lavato, disinfettò le ferite come meglio potè, fasciandole poi con alcune bende.finito il tutto, incrociò le braccia al petto, alzandosi e guardando la sua figura priva di sensi.
sono stato fin troppo gentile con te.
sbuffò, sistemando poi il vistoso cappello che indossava il ragazzo su una sedia, così come la sua borsa che trovò vicino al suo corpo, nel bosco.
probabilmente era lì da quando aveva fatto visita ai due sposi, ovvero il giorno prima.
sarà caduto da cavallo, infatti, non trovandolo vicino al corpo del ragazzo, doveva essere fuggito.benissimo. è anche rimasto a piedi.
si passò una mano sotto le narici, tirando su col naso, per poi sedersi vicino al letto, in attesa del risveglio del bello addormentato nel bosco.
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Princess ~changlix~
Fanfiction∙ 𝗲 𝘀𝗲 𝗙𝗲𝗹𝗶𝘅 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮? ∙ ---------------------------------------------------------------- tra finti matrimoni, bugie, falsi amori e macabre verità, Seo Changbin, di famiglia nobile i...