nella inoltrata campagna, intanto, due ragazzi, che sembravano non avere proprio nulla da condividere tra di loro, osservavano il cielo quasi senza stelle della Corea.
con la differenza che uno si trovasse seduto su una sedia proprio fuori la piccola casetta di legno, mentre l'altro era seduto sul letto, con lo sguardo rivolto al di fuori della piccola finestra nella stanza nella quale si trovava.annoiato, il ragazzo infortunato decise di raggiungere l'altro, zoppicando e cercando appiglio in qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro, mugolando dal dolore.
arrivò fuori, e finalmente potè appoggiare la sua gamba dolorante, sedendosi sulla sedia che si trovava vicino a quella sulla quale era seduto Seungmin.
ci si lanciò sopra con poca leggerezza, producendo un rumore che fece distogliere lo sguardo assorto del ragazzo dal cielo, per puntarlo sulla figura di Hyunjin spaparanzata sulla sedia.<<mi hai fatto spaventare, idiota.>>
<<scusa se non riesco a stare in piedi, sua altezza.>>
Seungmin sbuffò, trovando parecchio irritante quel nomignolo con il quale quel nobile si era abituato a chiamarlo.
sapeva che era un espediente per prendersi gioco costantemente del suo ceto sociale.
<<vedi di riposarti e smetterla di camminare avanti e indietro, e vedrai che andrà meglio. non ricordi che ti ha detto il medico?><<bla, bla, bla. solo questo ricordo. mi annoio qui, cos'è che non capisci?>>
Seungmin si passò una mano sul viso, esasperato dal comportamento così infantile di quel ragazzo di ormai 24 anni.
<<dico sul serio, come fai a vivere così?>>
chiese nella disperazione Hyunjin.Seungmin non capì quell'affermazione.
<<così come?>> lo guardò confuso.
cosa intendeva?<<così... poveramente. dico, come fai a... divertirti?>>
<<perchè? posso fare ciò che voglio per divertirmi! tu come ti diverti a casa tua? fammi qualche esempio.>>
<<beh, innanzitutto, vado spesso a cavalcare con alcuni amici, nel bosco.>>
Seungmin strinse le labbra.
<<no, questo proprio non possiamo farlo.>>
disse, ricordando improvvisamente a Hyunjin della sua cavalla smarrita e facendolo lamentare per l'ennesima volta.<<lo so che ti manca, ok? dimmi cosa fai di altro, magari possiamo farlo anche qui.>> cercò di tirarlo su di morale, non perché gli importasse, ma per cercare di fargli chiudere la bocca.
l'altro alzò gli occhi al cielo, pensando.
<<mhh... ah, si! solitamente vado a banchetti a casa di amici nobili, e organizziamo balli dove posso incontrare tante belle donne!>>Seungmin si fermò a pensare a qualcosa più simile possibile a quelle attività.
<<beh... se hai voglia, ti posso portare in paese, potremmo mangiare in un'osteria, magari quando la tua gamba migliora io->><<no! voglio andarci subito! non ne posso più del tuo pesce con le patate! voglio mangiare un daechang!>>
Seungmin strabuzzò gli occhi.
<<sei pazzo per caso? costa troppo, quella dove voglio andare io è un'osteria, sai che cosa vuol dire?>>l'altro distolse lo sguardo, puntandolo sulle proprie mani.
<<...no.>><<ah? come fai a non sapere cosa sia?>>
<<ti ricordo che io ho la cuoca personale! hai idea di cosa significhi?>>
<<e allora perché Changbin non la ha? pensavo fosse ricco anche lui! e la sua casa, non è chissà quanto grande!>>
Hyunjin roteò gli occhi.
<<lo sai? quello è solo un briciolo di quello che potrebbe avere, eppure pur di rimanere vicino a voi pezzenti e avere più libertà, ha preferito vivere in quel buco. che stolto, davvero non lo capisco. e in più, adesso anche io sono bloccato qui con un poveraccio come te.>>davvero non ne capiva il motivo. quel luogo era circondato da campi e da pezzenti poveri, qual era il motivo per il quale volesse vivere lì?
solo qualche settimana passate in quel posto e a Hyunjin già faceva male la testa.<<sai una cosa? sempre meglio di quel covo di voi ricchi stronzi, che siete convinti di essere chissà chi, mentre vi crogiolate nel vostro stupido denaro! preferisco mille volte essere povero e lottare ogni giorno per ottenere qualcosa piuttosto che nascere già infiocchettato nella mia culla di velluto!>> sbottò Seungmin.
lo chiamava spesso pezzente, e più il tempo passava più aveva imparato a farsene una ragione. quella volta però, gli aveva dato particolarmente fastidio, perché aveva anche osato criticare Changbin e le sue scelte.
Hyunjin stette zitto, e Seungmin per un momento pensò di essere riuscito finalmente a farlo tacere.
fu quando lo sentì iniziare a ridere a crepapelle che capì che quel discorso che aveva fatto non lo aveva nemmeno ascoltato.
strinse i pugni, guardandosi i piedi.
<<lo sai che i soldi non sono tutto?>>
disse tutto d'un fiato.il nobile continuò a ridere imperterrito, dopo aver sentito quell'affermazione così assurda.
cercò di fermarsi, per poter rispondergli.
<<ah no? allora per quale motivo io sarei vestito con abiti pregiati e tu, poveraccio, con quelle vesti così ruvide, se non contassero niente?>>poveraccio.
ancora mai gli aveva rivolto la parola chiamandolo con il suo nome, ancora lo guardava dall'alto in basso.
anche se, ora come ora, tutto ciò che li differenziava, erano solamente alcune vesti preziose estremamente sporche e rovinate.indossarle ancora gli dava anche solo l'impressione di essere più importante di lui, perché la verità era che ormai si sentiva così impotente, così... inutile, povero.
era stato spogliato di qualsiasi cosa avesse, ed era rimasto bloccato in quel posto così sperduto e squallido.la verità era che non aveva più nulla di quello che aveva prima, se non quelle vesti sporche, e non aveva intenzione di perdere l'ultima parvenza di ricchezza che gli era rimasta.
<<mh mh, e dimmi... sei felice?>>
Hyunjin corrucciò le sopracciglia.
che razza di domande mi fa?
<<certo che lo sono!>> affermò, ridacchiando.
dopo quella affermazione, calò un silenzio imbarazzante tra i due.
Hyunjin è sempre stato felice... no? i soldi potevano risolvere qualsiasi cosa, giusto?si, è sempre è stato così.
<<e...tu?>>
Seungmin si girò per guardarlo.
<<cosa?>><<sei... come dire...felice?>>
il castano guardò il suo volto.
quella fu la prima volta nella quale il ragazzo sembrava leggermente meno sicuro del solito.
nei suoi occhi poteva vedere una leggera confusione, ed erano come ansiosi di conoscere la risposta alla sua domanda.come per cercare...conforto?
sorrise quasi impercettibilmente, abbassando la testa.
era successo di nuovo.
quel maledetto nobile arrogante era riuscito ancora una volta a farlo intenerire.
eppure ci provava, a rimanere distaccato, ma quegli occhioni e quel labbrino sporgente lo facevano cedere ogni volta.si alzò dalla sedia, sbuffando, un po' anche per sfuggire a quello sguardo così tenero, e a passo spedito si diresse verso il retro della casa.
<<hey, dove vai?>> chiese Hyunjin, cercando di alzarsi, con scarsi risultati, dato che il suo ginocchio cedette al primo appoggio sul suolo.
si girò quindi, aspettando che il ragazzo tornasse.lo vide arrivare, trascinando uno strano oggetto.
una...carriola?
<<bene, vuoi andare a questa osteria o no?>>
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Princess ~changlix~
Fanfiction∙ 𝗲 𝘀𝗲 𝗙𝗲𝗹𝗶𝘅 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮? ∙ ---------------------------------------------------------------- tra finti matrimoni, bugie, falsi amori e macabre verità, Seo Changbin, di famiglia nobile i...