guilty

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teneva il bicchiere in mano, osservando la chiara e piena luna di quel sabato sera, portandosi poi il liquido amarognolo alla bocca.
ne ingoiò il contenuto, velocemente, senza pensare.

quella bevuta solitaria e tranquilla, che serviva sostanzialmente a rimuginare sui propri errori e ad aumentare la sua frustrazione, fu interrotta dal bussare insistente alla porta.

chi diamine può mai essere a quest'ora?

si alzò dopo qualche secondo, innervosito da quel picchiettio aggressivo che non voleva cessare.

<<e che cazzo arrivo!>>
sbraitò, arrivando poi davanti alla porta e aprendola con poca delicatezza.

<<oi, Changbin, sei appena tornato? l'ho saputo da mio fratello, che ha visto le luci della tua casa accese mentre tornava a casa!>>

non ci credo, ma che cazzo vuole adesso?

<<Jisung non è il momento vattene via.>> gli disse, roteando gli occhi e cercando di chiudere la porta, volendo tornare alla sua festa alcolica e solitaria all'insegna dell' autocommiserazione.

prima che potesse riuscirci peró, il piccoletto si intrufolò velocemente all'interno della casa.

<<wow... sono davvero contento tu sia tornato...>> si guardò intorno <<ma Rachel? dove si trova?>>
gli chiese, con fare festoso, ignorando l'atteggiamento sgorbutico dell'amico, non trovando la figura della donna.

<<ha deciso di rimanere a casa di sua zia per un po' di giorni, dato che non la vedeva da un po' di tempo, e casa sua si trovava sul tragitto per tornare a casa.>> disse, controvoglia.

<<ooh, capisco!>>

<<e quindi? La sorella di Rachel è più bella ancora? Insomma, chi è la più bella tra le sorelle?>>
Changbin fece un'espressione strana, distogliendo lo sguardo da lui e stringendo le labbra, non riuscendo ad immaginare nella mente un altro volto se non quello di Felix.

<<hai rotto, Jisung. che cazzo ti importa ora? vattene fuori dai coglioni e basta.>>

<<calmati ok? sono venuto a fare un saluto e... non vedevo l'ora di sapere se lo hai visto al matrimonio!>>

Changbin sbuffò.
<<ma chi?>>

<<ma come ma chi?! Felix ovvio!>>

<<certo che l'ho visto, quello era il matrimonio di sua sorella.>>
disse con poca attenzione nella voce, cercando di distrarsi mettendo a posto alcuna spazzatura presente sul piccolo e disordinato tavolino dove stava bevendo, facendo muovere velocemente le mani sulla sua superficie, nervose.

Jisung si avvicinò, sedendosi per terra, davanti al tavolino, e facendo cenno a Changbin di riempire l'unico bicchiere che era disponibile.

<<e alloooora? come se la passa?>>
disse, ingurgitando poi tutto il contenuto del bicchiere.

il moro smise di maneggiare le varie bottiglie sul tavolo, fissando il vuoto.

gli venne improvvisamente in mente l'immagine delle braccia rovinate del ragazzo.

pelle increspata, occhiaie, bocca screpolata.
nessuno avrebbe mai descritto il ragazzo con tali parole, eppure nella testa di Changbin quegli aspetti erano rimasti così impressi.

più dei capelli come il grano, lentiggini e le labbra particolari.

tutti lo avrebbero descritto così, convinti di riassumerlo al meglio.

eppure basterebbe avvicinarti di poco a lui per notare quelle piccolezze, senza fermarsi al colore dei suoi capelli, per renderti conto che non stesse poi così bene.

<<se la passa bene.>>
Riassunse poi.

appoggiò una bottiglia sul bancone della cucina, sbattendola sul ripiano, provocando un forte rumore che fece sussultare Jisung.

<<benissimo.>>

l'altro corrucciò le sopracciglia, guardandolo in maniera confusa.
<<caaapisco... beh... versami ancora, grazie.>>
allungò il bicchiere vicino al viso di Changbin, con un sorrisone a trentadue denti, aspettando dell'altro alcool nel proprio bicchiere.

lo accontentò, prestando però poca attenzione e facendo rovesciare un po' del liquido sulle vesti dell'amico.

ora era visibilmente frustrato anche per gli occhi poco attenti di Jisung.
<<Changbin!>>

<<scusa, scusa.>>

iniziò a pulirsi con uno straccio.
<<ma mi dici che ti prende stasera?>>

<<nulla, nulla. non volevo.>> si accasciò su una sedia, prendendosi la testa tra le mani.
<<senti... ora te ne puoi andare, non- non è serata.>>

Jisung si alzò, andando vicino all'amico, mettendogli una mano sulla schiena, che venne prontamente spostata aggressivamente da Changbin, facendolo cadere.

<<Changbin ma che cazzo hai??>>
disse alzandosi, e l'altro fece lo stesso.

<<niente ho detto, ti dico solo di->>

<<è successo qualcosa a quel matrimonio, non è vero?>> gridò, guardando Changbin, quasi supplicandolo con gli occhi di dirgli qualcosa.

notò che assunse un'espressione strana.

<<aspetta, non dirmi che..>> si coprì la bocca in maniera buffa, indicando il collo dell'altro, che si coprì per l'ennesima volta, inutilmente.
<<la sorella di Rachel è più bella, non è vero? Te ne sei innamorato! Ecco perché sei così arrabbiato!>>
gridò, toccandosi il viso con entrambe le mani, teatralmente.

Assunse dall'espressione distrutta di Changbin che avesse colpito nel segno.
si accasciò a terra, coprendosi il viso, stordito dall'alcol e da tutte le cazzate che sparava Jisung che lo stavano sommergendo.

<<non ci credo... ti sei fatto un'altra dama australiana?>>

Changbin alzò lo sguardo su di lui.

<<sei un coglione. Ma la realtà è che io lo sono il doppio.>>

Princess ~changlix~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora